Ma l'amore no (brano musicale)

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Ma l'amore no
ArtistaAlida Valli
Lina Termini
Autore/iGiovanni D'Anzi e Michele Galdieri
Generecanzone italiana
slow
Esecuzioni notevoliMilly, Lina Termini, Natalino Otto, Caterina Valente, Iva Zanicchi, Mina, Ornella Vanoni, Gigliola Cinquetti, Fabio Lepore, Antonella Ruggiero, Riki Maiocchi, Christian De Sica, Mike Patton, Alida Valli, Stefano Bollani
Data1942

Ma l'amore no è un brano musicale italiano del 1942, scritto da Giovanni D'Anzi e Michele Galdieri.

Il brano fu cantato per la prima volta da Alida Valli nel film Stasera niente di nuovo, diretto da Mario Mattoli. Alcuni mesi dopo l'uscita del film, la canzone fu incisa da Lina Termini nel 78 giri Ma l'amore no/La porta chiusa dalla Cetra (1943).[1] La versione di Alberto Rabagliati, registrata con l'orchestra di Pippo Barzizza e il Trio Aurora, pubblicata subito dopo, fu all'epoca la più venduta e la più ascoltata.[2]

Nonostante l'esterofilia di quegli anni e le numerose canzoni dai ritmi esotici e con spiccati accenti jazz, il brano, di gusto abbastanza classico, divenne ben presto uno dei leitmotiv musicali italiani degli anni quaranta, insieme a Ti parlerò d'amor di Wanda Osiris.[3]

Incisioni ed interpretazioni[modifica | modifica wikitesto]

Mina incise il brano nell'album del 1969 I discorsi.

Ornella Vanoni ripropose Ma l'amore no nel 1986 con l'arrangiamento e la partecipazione di Lee Konitz nell'album Ornella &...

Fabio Lepore incide il brano nell'album Pausa Caffè del 2012

Antonella Ruggiero propone il brano in occasione del concerto all'Auditorium Gen. S. Florio di L'Aquila (AQ), accompagnata dall'Orchestra sinfonica Abruzzese arrangiata e diretta da Francesco Santucci. La registrazione dal vivo è contenuta nell'album "Quando facevo la cantante" (2018) - CD3 "La canzone d'autore".

Nel cinema[modifica | modifica wikitesto]

Dopo Stasera niente di nuovo, il brano ha fatto parte della colonna sonora di altri film:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ scheda su Il discobolo.net
  2. ^ Franco Zanetti, Federico Pistone, Eiar Eiar Alalà. Canzoni alla radio 1922-1944, Baldini+Castoldi, Milano, 2024, pp. 306-308. ISBN 9791254941256
  3. ^ Roberto Caselli, Storia della canzone italiana, Hoepli, 2018

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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