Iveco Eurocargo

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Iveco Eurocargo

Eurocargo prima serie del 2002
Descrizione generale
Costruttore bandiera  Iveco
Tipo Autocarro
P.T.T. veicolo combinato fino a 18 t
Produzione dal 1991
Sostituisce Iveco Zeta
Altre caratteristiche
Altro
Concorrenti Avia D90/D120
DAF 45/55/DAF LF
Nissan Atleon/Nissan NT500
Renault Midlum/Renault Trucks D
MAN L2000 / MAN TGL
Mercedes-Benz Atego
Volvo FL
КamAZ-4308
МАZ-4370
МАZ-4371
МАZ-4471
КrAZ-5401

L'Iveco Eurocargo è un autocarro prodotto da Iveco a partire dal 1991, per trasporto merci di medie dimensioni. Ha vinto il premio International Truck of the Year nel 1992[1] e successivamente nel 2016 con la nuova versione presentata nel 2015. Viene prodotto in Italia (nello stabilimento di Brescia ex Officine Meccaniche), in Brasile, in Argentina e in Sudafrica. In passato è stato assemblato anche in Gran Bretagna e Spagna.

Prima generazione (1991-2002)[modifica | modifica wikitesto]

Per sostituire la gamma Fiat-OM con un mezzo adeguato ai tempi si è deciso di realizzare un autocarro medio su un disegno modulare con un gran numero di versioni e varianti. La famiglia di veicoli Iveco Eurocargo prima generazione è stata disegnata da Giorgetto Giugiaro della società Italdesign.[2]

La prima generazione consentiva 540 versioni base e 4462 configurazioni totali.[3] Più tardi, il loro numero è aumentato ulteriormente. Il peso massimo lordo era di 6-15 tonnellate, e per i modelli prodotti a Langley (in Gran Bretagna) fino a 17 tonnellate. Erano disponibili modelli di 4x2 e 4x4 (PTT 10 e 14 tonnellate).

I motori Iveco disponibili erano tre, in diverse gamme di potenza:

  • serie 8040, 4 cilindri, alesaggio e corsa 104x115mm, 3908 cm³, 85-100 kW, 116-136 CV
  • serie 8060, 6 cilindri, alesaggio e corsa 104x115mm, 5861 cm³, 105-130-152-167 kW, 143-177-207-227 CV
  • serie 8360, 6 cilindri, alesaggio e corsa 112x130mm, 7685 cm³, 175-196 kW, 239-266 CV

Inoltre erano disponibili 4 tipi di cabine: standard (lunghezza 1.535 millimetri), letto allungato (2115 mm), letto aumentato (1535 mm) e doppia cabina. Le versioni 6-10 tonnellate di PTT sono stati dotati di freni a disco su tutte le ruote, assistita idraulicamente. I modelli più pesanti hanno freni a tamburo posteriori. Usavano quattro tipi di sospensioni: molle a balestra paraboliche, molle a balestra semi-ellittiche, molle paraboliche nella parte anteriore e airbag posteriori (nei modelli più leggeri), sospensioni pneumatiche (per la distribuzione urbana). Nell'ottobre del 1997 vi sono stati degli aggiornamenti (indicato MY97 o Model Year 1997), incentrati sulla cabina e sull'impianto frenante. Al tempo stesso termina la produzione a Langley, chiudendo l'impianto locale. La produzione rimane concentrata a Brescia.[4]

Seconda generazione (2002-2008)[modifica | modifica wikitesto]

La seconda generazione della serie, ovvero il modello 2003 (MY 2003), è stata disegnata da Bertone.[5]

È stato prodotto a Brescia in Italia, a Sete Lagoas in Brasile (da gennaio 2005 in poi) e in a Ferreyra in Argentina, e assemblati anche in Venezuela. La seconda generazione consisteva in circa 300 modelli di base e vengono ridotte le varianti possibili a più di 3000.[6] Il peso massimo lordo variava da 6 a 18 tonnellate. Erano disponibili modelli di 4x2 e 4x4 (PTT 10 e 14 tonnellate). I motori Iveco Tector sono stati utilizzati in molte varianti, tra le quali: R4, 3920 cm³, 95-125 kW (129-170 CV); R6, 5880 cm³, 134-202 kW (182-275 CV). Usavano 4 tipi di cabine: Standard Time (MLC), letto estesa (MLL, con uno o due letti a castello), letto aumentato e Crew estesa (MLD, per i modelli da 7,5 t a 15 t) per il conducente e sei passeggeri. Tutte le versioni 6-10 GVW ton sono dotate di freni a disco su tutte le ruote, assistita idraulicamente. I modelli più pesanti hanno freni a tamburo posteriori. Le sospensioni sono le stesse disponibili sulla prima serie.[7]

Nel 2004 e nel 2006 vi sono stati degli aggiornamenti, soprattutto alla gamma motori Tector 4 e 6 con l'adeguamento ai requisiti delle norme sulle emissioni Euro 4 ed Euro 5 (con SCR). In occasione dell'aggiornamento la loro potenza massima è stata aumentata di circa 10-20 CV. Autotelai per autobus Euromidi sono stati prodotti presso lo stabilimento di Barcellona.

Terza generazione (2008-2015)[modifica | modifica wikitesto]

Eurocargo terza serie del 2013

A metà del 2008 è stato modernizzato l'Eurocargo. Le principali modifiche sono visibili nella progettazione e nello styling della cabina. Iveco ha sostituito tutti i modelli di trasmissione propri con nuove versioni provenienti dal produttore tedesco ZF con un numero simile di rapporti (5, 6, 9). Le versioni a 6 velocità del cambio ZF sono disponibili anche con cambio automatico o manuale (sequenziale) Eurotronic. Per pubblicizzare l'aggiornamento (MY 2008) vengono realizzate versioni speciali All Blacks. Sono caratterizzate da vernice nera ed altri dettagli in questo colore. Le versioni in altri colori sono spesso decorate all'esterno e all'interno della cabina con riferimenti alla graphic art Maori.[8]

I motori fanno parte della famiglia Tector, prodotti da Fiat Powertrain Technologies (FPT). Motori a 4 cilindri di cilindrata 3900 cm³ hanno potenze da 140 a 182 CV. Motori a 6 cilindri di cilindrata 5900 cm³ hanno potenze da 217 a 299 CV. Tutti i motori sono conformi Euro 5 con SCR. Il veicolo, al concorso Truck of the Year 2009, si è classificato al secondo posto.

Nel novembre 2013 i motori vengono riomologati secondo la normativa Euro 6.[9]

Quarta generazione (dal 2015)[modifica | modifica wikitesto]

Eurocargo quarta serie

Il 15 settembre 2015 è stata presentata una nuova versione dell'Eurocargo. Il mezzo viene prodotto presso lo stabilimento di Brescia. La forma delle nuove prese d'aria e la nuova calandra disegnano quello che è stato definito dalla stampa "sorriso".[10] Le principali innovazioni di questo modello riguardano il design interno ed esterno: è presente una tastiera dotata di nuovi comandi utilizzabili durante la guida, un airbag integrato nel volante, dispositivi elettronici di serie per l'assistenza alla guida come LDWS, EVSC, AEBS, ACC, luci Daytime Running Lights (DRL) a LED. Eurocargo 2015 adotta il sistema HI-SCR, un "flap" sullo scarico che trattiene i gas caldi per portare rapidamente il sistema in temperatura, i sistemi EcoSwitch ed EcoRoll. Il mezzo è disponibile anche nella versione Natural Power a metano. I motori sono il Tector 5 diesel quattro cilindri da 4,5 litri e il Tector 7 diesel sei cilindri da 6,7 litri, sette livelli di potenza da 160 a 320 cavalli, con coppia massima fino a 1.100 Nm. È disponibile una motorizzazione CNG con 750 Nm di coppia e 204 cavalli di potenza. I propulsori sono abbinati a cambi manuali (a 6 e 9 rapporti), automatizzati (a 6 e 12 rapporti) e automatici con convertitore di coppia. Le sospensioni pneumatiche sono gestite da un sistema ECAS e il sistema frenante è idropneumatico sulla gamma 6-10 t e completamente pneumatico sulla gamma 11-19 t. Questo mezzo ha vinto il premio International Truck of the Year 2016.[11]

Il 21 luglio 2021 lo stabilimento di Brescia ha raggiunto il traguardo di 600 mila Eurocargo prodotti.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L’IVECO REAGISCE ALLA CRISI E PRESENTA I NUOVI CAMION, su ricerca.repubblica.it, 29 aprile 1992. URL consultato il 24 aprile 2022.
  2. ^ Con “Eurocargo” Iveco rilancia. In cabina il tocco di Giugiaro (PDF), su archivio.unita.news, 15 alrile 1991. URL consultato il 29 maggio 2022.
  3. ^ Eurocargo in 540 versioni, su archiviolastampa.it, 14 febbraio 1992. URL consultato il 25 aprile 2022.
  4. ^ La Iveco abbandona l'Inghilterra, su ricerca.repubblica.it, 1º marzo 1997. URL consultato il 25 aprile 2022.
  5. ^ Bertone/Iveco Eurocargo, esteticamente razionale, su autodesignmagazine.com, 20 agosto 2003. URL consultato il 25 aprile 2022.
  6. ^ Quinta generazione per Eurocargo Iveco, su archiviolastampa.it, 14 maggio 2003. URL consultato il 25 aprile 2022.
  7. ^ Cabine firmate, grande comfort Eurocargo è il camion dei futuro, su archiviolastampa.it, 10 luglio 2003. URL consultato il 25 aprile 2022.
  8. ^ Eurocargo and All Blacks. Built the same way. (PDF), su iveco.com. URL consultato il 25 aprile 2022.
  9. ^ (EN) New Eurocargo Euro VI. Perfect for every situation, su iveco.com, 28 novembre 2013. URL consultato il 25 aprile 2022.
  10. ^ Iveco investe 30 milioni di euro per crescere col nuovo Eurocargo, su lastampa.it, La Stampa, 17 settembre 2015. URL consultato il 26 aprile 2022.
  11. ^ (EN) The New Eurocargo, The Truck the City Likes, is the “International Truck of the Year 2016”, su iveco.com, 18 novembre 2015. URL consultato il 25 aprile 2022.
  12. ^ (EN) IVECO celebrates the 600,000th Eurocargo built at its iconic Brescia plant, su iveco.com, 21 luglio 2021. URL consultato il 25 aprile 2022.

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