István Dobi

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István Dobi

Primo ministro della Repubblica Ungherese
Durata mandato10 dicembre 1948 –
20 agosto 1949
PresidenteÁrpád Szakasits
PredecessoreLajos Dinnyés
Successorese stesso come presidente del consiglio dei ministri

Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Popolare d'Ungheria
Durata mandato20 agosto 1949 –
14 agosto 1952
PresidenteÁrpád Szakasits
Sándor Rónai
Predecessorecarica istituita
SuccessoreMátyás Rákosi

Presidente del Consiglio presidenziale della Repubblica Popolare d'Ungheria
Durata mandato14 agosto 1952 –
13 aprile 1967
Capo del governoMátyás Rákosi
Imre Nagy
András Hegedüs
Imre Nagy
János Kádár
Ferenc Münnich
János Kádár
Gyula Kállai
PredecessoreSándor Rónai
SuccessorePál Losonczi

Ministro dell'Agricoltura della Repubblica Ungherese
Durata mandato23 febbraio 1946 –
20 novembre 1946
Capo del governoFerenc Nagy
PredecessoreBéla Kovács
SuccessoreKároly Bárányos

Durata mandato16 aprile 1948 –
10 dicembre 1948
Capo del governoLajos Dinnyés
PredecessoreÁrpád Szabó
SuccessoreIstván Csala

Dati generali
Partito politicoPartito dei Piccoli Proprietari Indipendenti
(1916-1949)

Partito Socialista Operaio Ungherese
(1959-1968)

István Dobi (Szőny, 31 dicembre 1898Budapest, 24 novembre 1968) è stato un politico ungherese, primo ministro dal 1948 al 1952. Dopo aver avuto contatti con il movimento contadino, nel 1919 sostenne l'effimera Repubblica sovietica d'Ungheria e per questo, dopo il suo fallimento, venne incarcerato. Dopo il suo rilascio, fu attivista del partito socialdemocratico e venne più volte arrestato durante il regime dell'ammiraglio Miklós Horthy. Durante la seconda guerra mondiale fu tra i leader della resistenza anti-nazista ungherese e dopo il 1945 divenne esponente di spicco del partito dei proprietari.

Dopo aver ricoperto la carica di ministro dell'Agricoltura nel primo governo di coalizione post-conflitto, nel dicembre 1948 fu nominato primo ministro. Allineato su posizioni sempre più filo-comuniste e filo-sovietiche, dopo la fine del suo governo il 14 agosto 1952, ricoprì la carica di presidente del consiglio presidenziale dal 1952 fino all'aprile 1967. In quella veste si adoperò per la repressione della rivoluzione del 1956.

Nel 1962 venne insignito del premio Lenin per la pace.

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