Slava Ukraïni!

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Monumento dell'Indipendenza a Charkiv

Gloria all'Ucraina! (in ucraino Слава Україні!?, Slava Ukraïni!) è un saluto nazionale ucraino.[1] È spesso accompagnato dalla risposta Gloria agli eroi! (in ucraino Героям слава!?, Herojam slava!).

Secondo gli storici ucraini il saluto apparve per la prima volta all'inizio del XX secolo in diverse varianti e tra le formazioni militari durante la guerra d'indipendenza ucraina dal 1917 al 1921, per poi essere adottato dai gruppi nazionalisti ucraini.[2] Nel 2018 è divenuto il saluto ufficiale delle forze armate ucraine.[3] È divenuto di notorietà internazionale durante l'Invasione russa dell'Ucraina del 2022.[4][5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Una frase simile a "gloria all'Ucraina" era usata almeno dai tempi dello scrittore patriottico ucraino Taras Ševčenko, che nella sua poesia A Osnov'janenko (До Основ'яненка; 1840, nella versione del 1860) scriveva:[6]

«Наша дума, наша пісня

Не вмре, не загине...

От де, люде, наша слава,

Слава України!»

La prima menzione nota della frase "Gloria all'Ucraina!" con la risposta "Gloria in tutto il mondo!" (По всій землі слава) è associata alla comunità studentesca ucraina di Charkiv tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo.[7]

XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Monumento risalente alla seconda guerra mondiale in memoria dei combattenti dell'organizzazione paramilitare nazionalista ucraina[8] dell'UPA con la scritta "Gloria all'Ucraina! Gloria agli eroi!", nel luogo del massacro di Janowa Dolina, Bazaltove, Ucraina

Secondo diversi storici ucraini, la frase Slava Ukraïni! apparve per la prima volta in diverse formazioni militari durante la guerra d'indipendenza ucraina (dal 1917 al 1921), per poi diventare parte del lessico dei nazionalisti ucraini negli anni '20.[2]

Secondo lo storico Frank Golczewski, invece, la prima organizzazione ad adottare il motto sarebbe stata la Lega dei Nazionalisti Ucraini (LUN),[9] che successivamente divenne cofondatrice dell'OUN, l'Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini.

La risposta al saluto Herojam slava! apparve negli anni '30 tra i membri dell'OUN e dell'Esercito Insurrezionale Ucraino (UPA), i quali iniziarono a usare questo motto per commemorare i veterani della guerra sovietico-ucraina avvenuta tra il 1918 e il 1921, tra cui il leader dell'OUN Jevhen Oleksijovyč Konovalec'. Nell'aprile del 1941 "Gloria all'Ucraina! Gloria agli eroi!" divenne il saluto ufficiale dell'OUN-B, guidato da Stepan Bandera,[10] e veniva accompagnato dal saluto fascista.[11][12][13]

La popolarità di Slava Ukraïni! Herojam slava! crebbe negli anni '40 e '50, quando la forza paramilitare OUN/UPA combatté contro l'Armata Rossa nell'Ucraina occidentale. "Gloria agli eroi!" fu utilizzato anche dai cosacchi del Kuban' nel 1944.[14]

Alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90 il saluto iniziò ad essere recitato durante raduni e manifestazioni. Dopo che l'Ucraina dichiarò l'indipendenza nel 1991, la frase "Gloria all'Ucraina" divenne un diffuso slogan patriottico. Nel 1995 il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton citò la frase nel suo discorso a Kiev, insieme a "God bless America".[15]

Nel XXI secolo[modifica | modifica wikitesto]

La frase ha riacquisito popolarità durante la rivoluzione ucraina del 2014, diventandone uno dei simboli.[16]

Il 10 luglio 2018, tifosi ucraini invasero la pagina Facebook della FIFA con oltre 158 000 commenti, la maggior parte dei quali proclamavano "Gloria all'Ucraina", dopo che questa aveva multato l'assistente allenatore della Croazia per aver usato il medesimo slogan dopo la vittoria della Croazia in una partita del campionato mondiale di calcio 2018. La Russia affermò che il canto aveva connotazioni ultranazionaliste, poiché reso popolare da gruppi del periodo della seconda guerra mondiale, come l'Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini, che collaborarono con i nazisti.[17] La Federazione calcistica dell'Ucraina affermò invece in una dichiarazione che "Gloria all'Ucraina è un saluto comunemente usato in Ucraina [...] (e) non deve essere interpretato come un atto di aggressione o provocazione".[18]

Il 9 agosto 2018 il presidente ucraino Petro Oleksijovyč Porošenko annunciò che Gloria all'Ucraina sarebbe diventato il saluto ufficiale delle forze armate ucraine, in sostituzione di Ciao compagni (in ucraino Вітаю товариші?, Vitaju tovaryši).[19] Il saluto fu quindi utilizzato durante la parata del Giorno dell'Indipendenza di Kiev il 24 agosto 2018,[20] e il parlamento ucraino in seguito approvò il disegno di legge presidenziale in merito (in prima lettura) il 6 settembre e il 4 ottobre 2018.[3][21] Il parlamento ufficializzò inoltre Gloria all'Ucraina come saluto del Servizio di sicurezza dell'Ucraina.[22]

La canzone Glory to Hong Kong, utilizzata nelle proteste a Hong Kong del 2019-2020, è ispirata a questo slogan.[23] Ciò è stato accolto in modo molto negativo nella Cina continentale, con i cinesi che hanno accusato l'Ucraina di ingerenza negli affari di Hong Kong per ordine degli Stati Uniti, seppur non venendo censurato dal Great Firewall del governo cinese.[24][25]

Invasione russa dell'Ucraina[modifica | modifica wikitesto]

La frase è diventata molto popolare tra i soldati ucraini e i loro sostenitori durante la guerra russo-ucraina in seguito all'invasione russa dell'Ucraina.[26][27] Sempre in tale periodo, lo slogan è stato utilizzato da manifestanti di tutto il mondo in solidarietà con l'Ucraina, accompagnando varie richieste alle ambasciate russe e ai governi nazionali competenti come l'esclusione della Russia dallo SWIFT e la chiusura dello spazio aereo sull'Ucraina.[28] Il compositore norvegese Marcus Paus ha composto un pezzo che ha pubblicato il 27 febbraio 2022 con il titolo "Slava Ukraïni!".[29]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

In Unione Sovietica il saluto Slava Ukraïni! era proibito, oggetto di una campagna di propaganda decennale che colpì i nazionalisti ucraini che lo usavano,[16] i quali venivano soprannominati "nazionalisti borghesi ucraini", "banderisti" e "scagnozzi nazisti" dalle autorità sovietiche.[16] La Russia contemporanea ha seguito la medesima tendenza ed il saluto è stato definito uno slogan fascista,[26] in particolare durante la guerra russo-ucraina.

Il 7 settembre 2018, la nazionale di calcio ucraina indossò delle divise che riportavano il saluto durante una partita della UEFA Nations League contro la Repubblica Ceca.[30] La frase tuttavia fu ritenuta "troppo politica e militaristica" dalla UEFA, che ordinò alla Federcalcio ucraina di rimuoverla.[senza fonte]

Durante il campionato mondiale di calcio 2018, quando la Croazia batté la Russia, il giocatore croato Domagoj Vida ha postato un video su Instagram gridando lo slogan. La FIFA ha ammonito Vida per aver violato le norme sull'imparzialità politica.[31]

In occasione del campionato europeo di calcio del 2021 la nazionale ucraina indossò una maglietta con le scritte «Glory to Ukraine!» e «Glory to the Heroes!» e con l'immagine dei confini ucraini che comprendevano la penisola di Crimea che era già stata annessa dalla Russia, e questo suscitò le critiche del governo russo per voce di Marija Zacharova.[32]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Condé Nast, Iryna Guley: «Gloria all'Ucraina, il saluto per riconoscerci», su Vanity Fair Italia, 27 febbraio 2022. URL consultato il 28 febbraio 2022.
  2. ^ a b (EN) “Glory to Ukraine!”: Who and when was the slogan created?, in Istorychna Pravda, 4 ottobre 2018. URL consultato il 1º giugno 2022.
  3. ^ a b (EN) Ukraine's parliament approves new army, police greeting, in UNIAN, 4 ottobre 2018. URL consultato il 23 dicembre 2022 (archiviato il 9 novembre 2021).
  4. ^ (EN) Speech by President von der Leyen at the European Parliament Plenary on the Russian aggression against Ukraine, su Commissione europea, 1º marzo 2022. URL consultato il 23 dicembre 2022.
  5. ^ (EN) ‘Slava Ukraini’: Zelenskyy becomes Congress’ great unifier, in Associated Press, 16 marzo 2022.
  6. ^ До Основ’яненка. Тарас Шевченко. Повне зібрання творів. Том. 1., su litopys.org.ua. URL consultato il 28 febbraio 2022.
  7. ^ Хто і коли вигадав гасло “Слава Україні!”, su Історична правда. URL consultato il 28 febbraio 2022.
    «Юзич Юрій. Хто і коли вигадав гасло «Слава Україні!» [Електронний ресурс] // Історична правда. — 4 October 2018. — Режим доступу:»
  8. ^ Simone Attilio Bellezza, TRIDENTE CONTRO FALCE E MARTELLO: GLI USI DELLA STORIA NELL’UCRAINA POST-SOVIETICA, in Limes, 16 aprile 2014.
  9. ^ Frank Golczewski, Deutsche und Ukrainer 1914-1939, 2010, ISBN 9783506763730.
  10. ^ Ivan Katchanovski (2004). "The Politics of World War II in Contemporary Ukraine". The Journal of Slavic Military Studies. p. 214.
  11. ^ Rossolinski Grzegorz, Stepan Bandera: The Life and Afterlife of a Ukrainian Nationalist: Fascism, Genocide, and Cult, 2014, ISBN 9783838266848.
    «the OUN reprinted the resolutions of the Second Great Congress of the OUN in Cracow in April 1941. According to the original resolutions, the OUN adopted a fascist salute, consisting of raising the right arm "slightly to the right, slightly above the peak of the head," while saying "Glory to Ukraine" (Slava Ukraïni!), and answering "Glory to the Heroes" (Heroiam Slava!)»
  12. ^ (EN) Ivan Katchanovski, The Politics of World War II in Contemporary Ukraine, in Journal of Slavic Military Studies, vol. 27, n. 2, 2014, p. 214, DOI:10.1080/13518046.2013.844493.
    «The greeting ‘Slava Ukraini’ (Glory to Ukraine) and a fascist-style hand salute were modeled by the OUN on a basis of similar greetings and salutes by other fascist and semi-fascist parties in Germany (the National Socialist German Workers Party led by Adolf Hitler), Italy (the National Fascist Party led by Benito Mussolini), and Croatia (Ustasha led by Ante Pavelic)»
  13. ^ (EN) John-Paul Himka, The Organization of Ukrainian Nationalists and the Ukrainian Insurgent Army: Unwelcome Elements of an Identity Project, in Ab Imperio, 4/2010, p. 87, DOI:10.1353/imp.2010.0101.
  14. ^ (UK) Родом з України, su tyzhden.ua. URL consultato il 28 febbraio 2022.
  15. ^ Douglas Jehl, Thousands Turn Out to Cheer Clinton in Ukraine, in The New York Times, 13 maggio 1995. URL consultato il 10 luglio 2018.
  16. ^ a b c (EN) New 'Glory to Ukraine' army chant invokes nationalist past, in Deutsche Welle, 24 agosto 2018. URL consultato il 23 dicembre 2022.
  17. ^ (EN) World Cup 2018 Gets Political: The Nazi and anti-Russian Roots of 'Glory to Ukraine', in Haaretz, 15 luglio 2018.
  18. ^ (EN) Angry Ukraine Fans Deluge FIFA's Facebook Page With Posts, in The New York Times. URL consultato l'11 luglio 2018.
  19. ^ PRESIDENT OF UKRAINE Official website, https://web.archive.org/web/20190422013557/https://www.president.gov.ua/en/news/prezident-slova-slava-ukrayini-geroyam-slava-budut-oficijnim-48938. URL consultato l'11 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2019).
  20. ^ (EN) Ukraine's Independence Day military parade in Kyiv, in The Ukrainian Week . URL consultato il 23 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
  21. ^ Verkhovna Rada approves military salute ‘Glory to Ukraine!’, 112 Ukraine (6 settembre 2018
  22. ^ (EN) Rada approves salute 'Glory to Ukraine' in Ukrainian army, in Interfax-Ukraine, 4 ottobre 2018. URL consultato il 23 dicembre 2022.
  23. ^ (EN) Hong Kong Protesters Draw Inspiration from Ukraine's Maidan, su Woodrow Wilson International Center for Scholars, 22 ottobre 2019. URL consultato il 23 dicembre 2022.
  24. ^ (ZH) 中国香港绝对不能成为下一个乌克兰! [Hong Kong, la Cina non deve diventare la prossima Ucraina!], su Zhihu, 12 settembre 2019. URL consultato il 23 dicembre 2022.
  25. ^ (ZH) 乌克兰“新纳粹”老兵现身香港,还到了港理大 [Veterano ucraino neonazista al politecnico di Hong Kong], in Guancha, 3 dicembre 2019. URL consultato il 23 dicembre 2022.
  26. ^ a b (EN) 'Glory To Ukraine!' Is The New National Team's Soccer Slogan A Rallying Cry Or A Fascist Call?, in Radio Free Europe, 7 settembre 2018. URL consultato il 23 dicembre 2022.
  27. ^ “Non lasciateci soli”: Borgomanero risponde alla richiesta di aiuto e aspetta i primi profughi, su La Stampa, 27 febbraio 2022. URL consultato il 28 febbraio 2022.
  28. ^ (EN) The Times Leading Articles, The Times view on Ukraine’s courage: Slava Ukraini!, ISSN 0140-0460 (WC · ACNP). URL consultato il 27 febbraio 2022.
  29. ^ Slava Ukraini! (post su facebook), su facebook.com. URL consultato il 27 febbraio 2022.
  30. ^ (EN) 112.international, https://web.archive.org/web/20210822052157/https://112.international/sport/glory-to-ukraine-slogan-appears-at-official-kits-of-national-football-team-31829.html. URL consultato il 7 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2021).
  31. ^ World Cup 2018 Gets Political: The Nazi and anti-Russian Roots of 'Glory to Ukraine', su haaretz.com (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2023).
  32. ^ Ukraine's newly unveiled Euros kit sparks fury in Moscow, su The42, 6 giugno 2021. URL consultato il 18 aprile 2023.

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