Gli occhiali d'oro (film)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gli occhiali d'oro
Philippe Noiret in una scena del film
Paese di produzioneFrancia, Italia, Jugoslavia
Anno1987
Durata103 min
Generedrammatico
RegiaGiuliano Montaldo
Soggettoda omonimo romanzo di Giorgio Bassani
SceneggiaturaNicola Badalucco, Antonella Grassi, Giuliano Montaldo
Casa di produzioneDania Film
Distribuzione in italianoDMV Distribuzione
FotografiaArmando Nannuzzi
MontaggioAlfredo Muschietti
MusicheEnnio Morricone
ScenografiaLuciano Ricceri
CostumiNanà Cecchi
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Gli occhiali d'oro è un film del 1987 diretto da Giuliano Montaldo.

Tratto dall'omonimo romanzo di Giorgio Bassani, è stato il risultato di una coproduzione italiana, francese e jugoslava. Nel 1988 è stato assegnato il premio David ad Ennio Morricone per la colonna sonora del film.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Ferrara, 1938. La politica del regime fascista fa addensare nubi minacciose sulla locale comunità ebraica, che viene gradualmente respinta in un ghetto morale di umiliazioni e prepotenze. Davide Lattes, un universitario sensibile e colto, sembra presentire - a differenza della sua stessa famiglia (che è di origine ebraica) - ciò che si sta preparando per l'Italia e in Europa. Il ragazzo vive una storia d'amore con Nora, ebrea come lui, che però si conclude con l'abbandono da parte di lei, decisa a farsi battezzare e a convolare a nozze con un gerarca fascista, pur di sfuggire a un destino ormai più che probabile.

Ma Davide è, allo stesso tempo, testimone della vicenda del dottor Fadigati, uno stimato medico che, in quanto omosessuale, è preso dalla passione per Eraldo, un giovane biondo, compagno di università di Davide. A poco a poco anche il medico si ritrova isolato nella sua stessa città, dopo che Eraldo, non pago di averlo abbandonato, l'ha anche derubato e preso a pugni. Nello scandalo che ne consegue, resta al medico, con la consapevolezza della sopravvenuta solitudine, solo la comprensione e la pietà di Davide, fino al suicidio nel Po presso Pontelagoscuro.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]