Giuseppe Barucco

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Giuseppe Barucco
Giuseppe Barucco con la maglia del Modena (1963)
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex Difensore)
Termine carriera 1974 - giocatore
Carriera
Giovanili
1954-1955Ospitaletto
Squadre di club1
1955-1956Falck Vobarno? (?)
1956-1960Brescia23 (0)
1960-1961Piacenza33 (0)
1961-1969Modena228 (0)[1]
1969-1971Ravenna67 (0)
1971-1972Carpi24 (0)
1972-1974Finale Emilia? (?)
Carriera da allenatore
1980-1981Bandiera non conosciuta Rosselli Soc.Coop.
1988-1990 S.Faustino Inv.C.
1994-1995 S.Faustino Inv.C.
1996-1997 S.Faustino Rosselli
1998-2009 Soccer Saliceta
2010-2012 S.Faustino Rosselligiovanili
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 9 luglio 2013

Giuseppe Barucco (Ospitaletto, 27 febbraio 1938) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver esordito in formazioni dilettantistiche bresciane (Ospitaletto e Falck Vobarno[2]), nel 1956 viene acquistato dal Brescia, con cui esordisce in Serie B nel campionato 1957-1958. Rimane in forza alle Rondinelle per quattro stagioni, collezionando complessivamente 23 presenze nella serie cadetta[3], e nel 1960 viene ceduto in comproprietà al Piacenza, nell'affare che porta Albino Cella al Brescia[4][5]. In Emilia gioca come terzino destro titolare nel campionato di Serie C 1960-1961, culminato con la retrocessione della squadra in Serie D; si segnala come uno dei migliori elementi del campionato, tanto da essere convocato nella Rappresentativa della Serie C[6], con la quale disputa 3 partite[2].

Nel 1961, dopo essere stato riscattato dal Piacenza[7], passa al Modena, neopromosso in Serie B, per circa 10 milioni di lire[7]; il giocatore era stato richiesto dall'allenatore Vittorio Malagoli[8]. Con i canarini ottiene immediatamente la promozione in Serie A, al termine del campionato cadetto 1961-1962, e debutta nella massima serie l'anno successivo, il 16 settembre 1962 sul campo della Fiorentina. Nella prima stagione contribuisce con 30 presenze alla salvezza del Modena, mentre nel campionato 1963-1964 l'allenatore Annibale Frossi gli preferisce Francesco Aguzzoli per tutto il girone d'andata[8]. Dopo la sostituzione di Frossi con Mario Genta torna titolare[8], disputando 17 partite e lo spareggio salvezza perso contro la Sampdoria[9]. In quella stagione fa anche il suo esordio nelle coppe europee, nella Coppa Rappan che vede i canarini eliminati dallo Slovnaft Bratislava[10][11].

Dopo la retrocessione, milita nel Modena per altre cinque stagioni, nelle quali viene impiegato come libero[2][12], su idea di Lamberto Giorgis[8]; indossa anche la fascia di capitano[12] e totalizza 246 partite complessive con la maglia gialloblu[2]. Nel 1969 scende in Serie C per un biennio, militando nel Ravenna del suo ex compagno di squadra e allenatore Lamberto Giorgis[2][13], e quindi chiude la carriera nel Carpi (Serie D) e nel Finale Emilia, in Promozione[2][14].

Rimane nel modenese anche dopo il ritiro, diventando impiegato di banca[2]. Guida diverse formazioni dilettantistiche della zona negli anni Ottanta e Novanta[14], e successivamente si è occupato del settore giovanile della San Faustino Rosselli, nel Modenese[15][16].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 229 (0) se si considera lo spareggio salvezza contro la Sampdoria
  2. ^ a b c d e f g Reggianini, p.25.
  3. ^ Bencivenga, pp.210-225.
  4. ^ Rosa 1960-1961 storiapiacenza1919.it
  5. ^ Cella diventa bresciano al...sessanta per cento, Libertà, 20 luglio 1960, pag.5
  6. ^ Sospesi i tornei di serie C e D, La Stampa, 29 aprile 1961, pag.7
  7. ^ a b Il terzino Barucco ceduto al Modena, Libertà, 9 luglio 1961, pag.5
  8. ^ a b c d Simonini, p.98.
  9. ^ Sampdoria 1963-1964[collegamento interrotto] testimonidigenova.it
  10. ^ Sampdoria e Modena in finale, L'Unità, 1º luglio 1963
  11. ^ Oggi Bologna-SPAL, L'Unità, 14 aprile 1964, pag.9
  12. ^ a b Livorno-Modena 0-0: All'insegna della noia, L'Unità, 10 aprile 1967, pag.9
  13. ^ Quaranta piacentini ed ex biancorossi hanno giocato in campionati nazionali, Libertà, 18 settembre 1970, pag.9
  14. ^ a b Annuario degli allenatori di calcio, Fondazione Museo del Calcio, febbraio 1998
  15. ^ Volano i baby della S.Faustino Rosselli, L'Informazione, 15 ottobre 2010, pag.19
  16. ^ Viaggio nella tana delle “furie rosse” Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive., La Gazzetta di Modena, 24 aprile 2012, pag.43

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almanacco Illustrato del calcio Panini, annate 1957-1972
  • Marco Bencivenga, Ciro Corradini, Carlo Fontanelli, Tutto il Brescia 1911-2007 tremila volte in campo, GEO Edizioni, 2007.
  • Paolo Reggianini, Modena 100 - Storia, uomini e numeri del secolo gialloblu, Modena, Marchesini, 2012.
  • Alessandro Simonini, Gilberto Guerra, Filippo De Rienzo, Modena F.C. - Il bello di cent'anni, Modena, Artioli, 2012.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]