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François Bonlieu

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François Bonlieu
François Bonlieu nel 1964
NazionalitàFrancia (bandiera) Francia
Altezza167 cm
Peso60 kg
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
SquadraCdS Mont Blanc
Termine carriera1965
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 0 0
Mondiali 1 1 1

Vedi maggiori dettagli

 

François Pierre Philippe Bonlieu (Juvincourt-et-Damary, 21 marzo 1937Nizza, 18 agosto 1973) è stato uno sciatore alpino francese, campione olimpico e iridato nello slalom gigante a Innsbruck 1964.

Carriera sciistica

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Sciatore polivalente con maggior propensione alla prove tecniche, François Bonlieu era fratello di Edith[1], a sua volta sciatrice alpina; fu soprannominato "Il piccolo principe delle nevi" da Serge Lang su L'Équipe[2] e gareggiò per il club Contamines-Montjoie[senza fonte] e poi per il Club des Sports de Chamonix-Mont-Blanc[1].

Stagioni 1952-1959

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Talento precoce, entrò nella nazionale francese ad appena 15 anni[1] e a 17 esordì ai Campionati mondiali: ad Åre 1954 conquistò la medaglia d'argento nello slalom gigante e si classificò 6º nello slalom speciale. Nella stessa stagione vinse lo slalom speciale dell'Otto Furrer Cup (Zermatt, 19-21 marzo)[3]. Nel 1956 si piazzò 2º in slalom speciale all'Internationalen Adelbodner Skitage (Adelboden, 2-3 gennaio)[4] a ai successivi VII Giochi olimpici invernali di Cortina d'Ampezzo 1956 (26 gennaio-5 febbraio), suo esordio olimpico, fu 9º nello slalom gigante, la sola gara nella quale prese il via; nel prosieguo della stagione si classificò 2º nello slalom speciale e 3º nella combinata del trofeo Ruben Blan (Sankt Moritz, 17-19 febbraio)[5].

Nel 1957 si piazzò 3º sia nello slalom speciale sia nella combinata del trofeo dell'Hahnenkamm (Kitzbühel, 19-20 gennaio)[6]; l'anno dopo ai Mondiali di Badgastein 1958 (2-9 febbraio) conquistò la medaglia di bronzo nello slalom gigante e fu 8º nella discesa libera[7], al trofeo Arlberg-Kandahar (Sankt Anton am Arlberg, 7-9 marzo) si classificò 2º nello slalom speciale[8] e nello slalom gigante di Gurgl si piazzò 3º (27 aprile)[9]. Nel 1959 vinse lo slalom speciale dell'Arlberg-Kandahar (Garmisch-Partenkirchen, 6-8 febbraio)[10], fu 3º nello slalom speciale e 2º nella combinata della 3-Tre (Madonna di Campiglio, 13-15 febbraio)[11], vinse lo slalom speciale del Grand Prix de Chamonix (Chamonix, 20-21 febbraio), dove si classificò anche 3º nella combinata[12], e gli slalom giganti del Grand Prix du Savoie (Courchevel/Méribel, 8-10 aprile)[13] e di Obergurgl (26 aprile)[14].

Stagioni 1960-1964

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Nel 1960 si piazzò 3º nello slalom speciale della Coupe Émile Allais (Megève, 22-24 gennaio)[15] e ai successivi VIII Giochi olimpici invernali di Squaw Valley 1960 (19-27 febbraio) fu 11º nello slalom gigante e non completò lo slalom speciale; nel prosieguo della stagione vinse lo slalom speciale degli International American Championships (Stowe, 11-13 marzo)[16], all'Arlberg-Kandahar (Sestriere, 1-3 aprile) si classificò 3º nella discesa libera, nello slalom speciale e nella combinata[17] e all'Otto Linher Memorial (Zürs, 10 aprile) si piazzò 3º nello slalom gigante[18]. Nel 1961 fu 3º nella combinata del Grand Prix du Chamonix (Chamonix, 23-26 febbraio)[19] e vinse la Coppa Grischa (Davos/Lenzerheide/Sankt Moritz, 28 febbraio-3 marzo)[20] e lo slalom speciale del Grand Prix du Savoie (Méribel, 22-23 marzo)[21]; nella successiva stagione 1961-1962 si classificò 3º nello slalom speciale del Criterium de la première neige (Val-d'Isère, 14-17 dicembre)[22] e ai Mondiali di Chamonix 1962 non completò lo slalom speciale, l'unica gara nella quale prese il via[23].

Nella stagione 1962-1963 si aggiudicò lo slalom speciale del Criterium de la première neige (Val-d'Isère, 12-16 dicembre)[24], si piazzò 3º in quello della Coupe Émile Allais (Megève, 25-27 gennaio)[25], 2º in quello pre-olimpico di Innsbruck (17 febbraio)[26] e vinse quelli della Kleinwalsertal (24 febbraio)[27], dell'Arlberg-Kandahar (Chamonix, 8-10 marzo), dove s'impose anche nella combinata[28], e di Bad Hindelang (14 aprile)[29]. Anche nella successiva stagione 1963-1964 vinse lo slalom speciale di Bad Hindelang (6 gennaio)[30]; il coronamento della sua carriera fu il titolo di campione olimpico e iridato nello slalom gigante ai IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964 (29 gennaio-9 febbraio) e nella stessa rassegna si classificò anche 15º nella discesa libera e non concluse lo slalom speciale. Si ritirò nel 1965 e disputò le sue ultima gare al trofeo Hahnenkamm di Kitzbühel (22-24 gennaio)[31].

Trovato privo di sensi sulla Croisette di Cannes la notte tra 16 e il 17 agosto 1973 in seguito a una colluttazione, morì la mattina del 18 agosto all'ospedale di Nizza dove era stato ricoverato[1][32].

  • 2 medaglie, oltre a quella conquistata in sede olimpica:
Arlberg-Kandahar
  • 3 vittorie (slalom speciale a Garmisch-Partenkirchen 1959; slalom speciale, combinata a Chamonix 1963)
Coppa Grischa
  • 1 vittoria (a Davos/Lenzerheide/Sankt Moritz 1961)
Criterium de la première neige
  • 1 vittoria (slalom speciale a Val-d'Isère 1962)
Grand Prix de Chamonix
  • 1 vittoria (slalom speciale a Chamonix 1959)
Grand Prix du Savoie
  • 2 vittorie (slalom gigante a Courchevel/Méribel 1959; slalom speciale a Méribel 1961)
Otto Furrer Cup
  • 1 vittoria (slalom speciale a Zermatt 1954)

Campionati francesi

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Riconoscimenti

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A Bonlieu è stata intitolata una pista a Les Contamines-Montjoie, lo Stade de slalom François Bonlieu[35]; nel 2019 gli è stato assegnato postumo il premio Gloire du sport[36].

  1. ^ a b c d (EN) François Bonlieu, su olympedia.org. URL consultato il 17 settembre 2024.
  2. ^ (FR) 1964: François Bonlieu remporte le géant à la surprise générale, in L'Équipe, 4 febbraio 2024. URL consultato il 17 settembre 2024.
  3. ^ (EN) 19-21.03.54. Zermatt, su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 settembre 2024.
  4. ^ (EN) 02-03.01.56. Adelboden (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 settembre 2024.
  5. ^ (EN) 17-19.02.56. Sankt Moritz (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 settembre 2024.
  6. ^ (EN) 19-20.01.1957. Kitzbuehel, su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 settembre 2024.
  7. ^ (EN) 02-09.02.1958. Bad Gastein, Austria, su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 settembre 2024.
  8. ^ (EN) 07-09.03.1958. St. Anton, su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 settembre 2024.
  9. ^ (EN) 25-27.04.58. Soelden (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 17 settembre 2024.
  10. ^ (EN) 06-08.02.59. Garmisch Partenkirchen, su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  11. ^ (EN) 13-15.02.59. Madonna di Campiglio, su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  12. ^ (EN) 20-21.02.59. Chamonix, su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  13. ^ (EN) 08-10.04.59. Courchevel-Meribel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  14. ^ (EN) 24-26.04.59. Hochsoelden & Obergurgl (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  15. ^ (EN) 22-24.01.60. Megeve (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  16. ^ (EN) 11-13.03.60. Stowe, su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  17. ^ (EN) 01-03.04.1960. Sestriere, su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  18. ^ (EN) 10.04.60. Zuers (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  19. ^ (EN) 23-26.02.61. Chamonix, su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  20. ^ (EN) 28.02.61. Davos (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  21. ^ (EN) 22-23.03.61. Meribel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  22. ^ (EN) 14-17.12.61. Val d'Isere, su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  23. ^ (EN) 10-18.02.1962. Chamonix, France, su alpineskiworld.net. URL consultato il 18 settembre 2024.
  24. ^ (EN) 12-16.12.1962. Val d'Isere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 20 settembre 2024.
  25. ^ (EN) 25-27.01.63. Megeve, su alpineskiworld.net. URL consultato il 20 settembre 2024.
  26. ^ (EN) 17.02.63. Innsbruck (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 20 settembre 2024.
  27. ^ (EN) 24.02.63. Kleinwalsertal (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 20 settembre 2024.
  28. ^ (EN) 08-10.03.63. Chamonix, su alpineskiworld.net. URL consultato il 20 settembre 2024.
  29. ^ (EN) 13-14.04.63. Hindelang (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 20 settembre 2024.
  30. ^ (EN) 06.01.64. Hindelang (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 20 settembre 2024.
  31. ^ (EN) 22-24.01.1965. Kitzbuehel, su alpineskiworld.net. URL consultato il 20 settembre 2024.
  32. ^ (FR) François Bonlieu est mort, in Le Monde, 20 agosto 1973. URL consultato il 20 settembre 2024.
  33. ^ (FR) Bulletin officiel des décorations, médailles et récompenses n°01, su legifrance.gouv.fr, 23 gennaio 1960. URL consultato il 20 settembre 2024.
  34. ^ (FR) Bulletin officiel des décorations, médailles et récompenses n°10, su legifrance.gouv.fr, 22 aprile 1960. URL consultato il 20 settembre 2024.
  35. ^ (FR) Sergio Palumbo, Inauguration du Stade de slalom François Bonlieu, su archive.wikiwix.com, 20 marzo 2011. URL consultato il 20 settembre 2024.
  36. ^ (FR) Listes des Gloires du sport, su fisf.e-monsite.com, 2023. URL consultato il 20 settembre 2024.

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