Don Bosco (Brescia)

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Don Bosco
quartiere
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Comune Brescia
Amministrazione
Data di istituzione1972
Territorio
Coordinate45°31′43.39″N 10°12′18.32″E / 45.52872°N 10.20509°E45.52872; 10.20509 (Don Bosco)
Altitudine160 m s.l.m.
Abitanti7 325[1] (2018)
Altre informazioni
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Don Bosco
Don Bosco
Don Bosco – Mappa
Don Bosco – Mappa

Don Bosco è un quartiere di Brescia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio del quartiere è sostanzialmente pianeggiante. A nord, confina con la ferrovia Milano-Venezia e la stazione; a ovest, è delimitato da via Dalmazia; a sud, da un tratto di via Corsica e da via Alessandro Lamarmora, fino all'incrocio con via Cipro; a est, da via Cipro, via Corfù, via Creta e parte del cavalcavia Kennedy[2].

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo del quartiere deriva dalla presenza dall'istituto salesiano dedicato a San Giovanni Bosco, attivo dal 1927. In precedenza, la zona era identificata come Bottonaga[3]: il termine è attestato già in un atto notarile del 16 febbraio 1131 (Butenaga), in un testo del 1383 è riportato come Botenaghe e nel 1610 Buttoniga[4]. Un tempo indicava tutta l'area rurale comprendente anche il vicino quartiere di Chiesanuova, caratterizzata da orti e ville padronali. All'inizio del Novecento, la cooperativa edile ferrovieri costruì villette e case presso le attuali via Toscana e via Lombardia e il toponimo si restrinse a identificare quella specifica zona che poi fu ufficialmente battezzata Don Bosco[3].

Si riporta anche un altro etimo del toponimo: il termine Bottonaga deriverebbe da un opificio dedicato alla fabbricazione di bottoni[5].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In parallelo allo sviluppo urbanistico residenziale, nel primo dopoguerra il quartiere Bottonaga vide sorgere i magazzini generali "Borghetto" e la ditta «Federico Masini» specializzata in appalti ferroviari. Nel 1932, il quartiere fu sede della prima sperimentazione di servizio autobus a Brescia: un'autolinea lo collegava a Sant'Eustacchio[6]. Negli anni trenta, l'area residenziale si espanse verso le attuali via Marche, via Lazio e via Sicilia. Nel 1952, la popolazione ammontava a 3184 abitanti[7]. Nella seconda metà degli anni cinquanta fu aperta l'autolinea fra il quartiere Primo Maggio, Don Bosco e la stazione[6].

La mancanza di strutture sociali e di servizi favorì la costituzione di un comitato, sulla falsariga di quanto stava accadendo in altri quartieri della città: è attestato il suo funzionamento alla fine del 1970[8]. Nel luglio 1972, il consiglio cittadino votò l'istituzione dei consigli di quartiere e suddivise il territorio comunale in trenta aree[9]. Il consiglio del quartiere Don Bosco fu eletto il 16 giugno 1974[10].

Nel 1977, la giunta Trebeschi recepì le disposizioni previste dalla legge 278/1976 e istituì nove circoscrizioni che accorparono i trenta quartieri. Il quartiere Don Bosco costituì la Sesta circoscrizione assieme a Folzano e a Lamarmora[11].

Nel 2007, la giunta Corsini ridusse il numero delle circoscrizioni portandole da nove a cinque: tutta la Sesta circoscrizione fu aggregata alla Quinta e al quartiere di Porta Cremona-Volta per costituire la nuova circoscrizione Sud[12].

Nel 2014, a seguito dell'abolizione delle circoscrizioni per i nuovi limiti imposti dalla legge 191/2009, la giunta Del Bono decise di ricostituire gli organi consultivi di rappresentanza dei quartieri. Le prime elezioni dei nuovi consigli di quartiere si tennero in tutta la città il 14 ottobre[13].

Nel corso degli anni Dieci, le giunte Paroli e Del Bono hanno riqualificato l'area dei magazzini Borghetto, a sud del quartiere e abbandonata dagli anni Novanta, che ha portato alla realizzazione di un parco, dedicato all'onorevole Guido Alberini[14]. Il 20 novembre 2021, il comune di Brescia ha deciso di dedicare una strada del quartiere, prosecuzione di via Piemonte, all'originario nome di Bottonaga[15].

La ruota del mulino della cascina Braga

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Giovanni Bosco, dedicata a San Paolo apostolo e costruita nel 1937
  • Mulino della cascina Braga, posto sul fiume Grande Superiore, ha funzionato fino agli anni Settanta. Nell'autunno 2021 è stato recuperato grazie a una collaborazione fra le associazioni «Brescia Underground» e «Amici di Bottonaga»[16]
  • Parco Pescheto
  • Parco Gallo
  • Parco Guido Alberini
  • MITA - Museo Internazionale del Tappeto Antico[17]
La chiesa di san Giovanni Bosco

Società[modifica | modifica wikitesto]

Religione[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere appartiene alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco della diocesi cattolica di Brescia[18].

Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Alpini di Bottonaga è l'associazione locale degli alpini[19]
  • Amici di Bottonaga, associazione culturale e caritatevole del quartiere
  • Amici della Montagna[20]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Nel quartiere sono presenti la scuola secondaria di primo grado "Mario Bettinzoli", l'istituto tecnico superiore statale "Camillo Golgi" e l'Istituto Salesiano "Don Bosco".

Dal 14 ottobre 2023 è aperto il "MITA - Museo Internazionale del Tappeto Antico" che ospita la collezione di tappeti della Fondazione Tassara[17].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere è attraversato da tre autolinee di trasporto urbano: la 13 (Gussago - Poliambulanza), la 15 (Mompiano-Noce) e la 17 (Costalunga-Castel Mella). La linea 4 (Stazione-Bresciadue Metro-Folzano) effettua servizio nel quartiere solo nelle ore di punta, giungendo fino alla stazione ferroviaria[21].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Popolazione e famiglie residenti nel comune di Brescia per Zone e Quartieri nel 2018 (PDF), su comune.brescia.it, p. 5 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2022).
  2. ^ Comune di Brescia - Mappa della città con visualizzazione dei quartieri (PDF), su comune.brescia.it, 2018 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2022).
  3. ^ a b Lisa Cesco, Diego Serino, p. 26.
  4. ^ Paolo Guerrini, Santuari, chiese, conventi, Brescia, Edizioni del Moretto, 1986.
  5. ^ Copia archiviata, su donboscobrescia.it. URL consultato il 18 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2016).
  6. ^ a b Gianpiero Belotti, Mario Baldoli, Una corsa lunga cent'anni - Storia dei trasporti pubblici di Brescia dal tram a cavalli al progetto Metrobus, Brescia, Fondazione Civiltà Bresciana, 1999.
  7. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, pp. 26-27.
  8. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, pp. 47-48.
  9. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 48.
  10. ^ Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, p. 35.
  11. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 49.
  12. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 50.
  13. ^ Elezioni Quartieri 2014, p. 5.
  14. ^ Anita Loriana Ronchi, Un parco ricorda Alberini, politico, avvocato e alpino, in Giornale di Brescia, 13 settembre 2020, p. 18.
  15. ^ Flavio Cammarota, Via Bottonaga, la storia e la memoria, in Bresciaoggi, 22 novembre 2021, p. 14.
  16. ^ Daniela Zorat, Al lavoro con roncole, cesoie e scalette per far tornare a vivere l'antico mulino, in Giornale di Brescia, 29 novembre 2021, p. 18. L. Gof., «Risorge» la ruota del mulino di Bottonaga, in Bresciaoggi, 29 novembre 2021, p. 18.
  17. ^ a b A Brescia apre Mita, il museo internazionale del tappeto antico, in Giornale di Brescia, 15 ottobre 2023. A Brescia nasce il MITA, museo del tappeto antico, in Bresciaoggi, 7 ottobre 2023.
  18. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 42.
  19. ^ Alpini di Bottonaga: nuova sede, prima festa, su Giornale di brescia, 18 giugno 2015. URL consultato il 12 giugno 2020.
  20. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 43.
  21. ^ Brescia Mobilità - Mappa delle linee bus e della Metropolitana (PDF), su bresciamobilita.it, 2023. URL consultato il 29 settembre 2023 (archiviato il 13 marzo 2023).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lisa Cesco, Diego Serino, 30 anni di partecipazione: l'esperienza delle circoscrizioni a Brescia. Circoscrizione Sud, Brescia, Comune di Brescia, 2010.
  • Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, Governare la città. Movimento dei quartieri e forze politiche a Brescia 1967-77, Brescia, Nuova ricerca editrice, 1978.
  • Le elezioni dei Consigli di Quartiere a Brescia nel 2014 (PDF), su comune.brescia.it.

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