San Rocchino

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San Rocchino
quartiere
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Comune Brescia
Amministrazione
Data di istituzione1972
Territorio
Coordinate45°33′20.2″N 10°14′01.9″E / 45.55561°N 10.23386°E45.55561; 10.23386 (San Rocchino)
Altitudine180 m s.l.m.
Abitanti5 840[1] (2014)
Altre informazioni
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Rocchino
San Rocchino
San Rocchino – Mappa
San Rocchino – Mappa

San Rocchino (fino al 2013, San Rocchino-Costalunga) è un quartiere di Brescia, comprendente l'area degli ospedali (Spedali Civili di Brescia, «Città di Brescia» e «Domus Salutis») e la località Costalunga.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere si estende a nord della fascia pedemontana dei Ronchi e del Monte Maddalena sviluppandosi in parte sulla pianura verso il torrente Garza.

L'area è delimitata a est, da via Guglielmo Marconi, via Attilio Tosoni e da via Bonizzardi, comprendendo sia l'Ospedale Civile sia la clinica «Città di Brescia»; a nord, dall'Ospedale Civile, via Riccobelli e dalla fascia pedemontana della Maddalena fino al Ronco Fiorentino. A ovest e a sud, il confine è delimitato dalla fascia pedemontana dei ronchi Goletto e San Gottardo[2].

Il torrente Celato attraversa il territorio del quartiere su un percorso parzialmente tombinato.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo deriva dalla chiesa di San Rocchino, presente in zona già nel Seicento[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel XIII secolo, l'area di Costalunga era detta "Cogolo" o "Quintasio in Costalonga". Nel XV secolo per iniziativa di un eremita, l'ex soldato di ventura Marino di Montelupo, fu edificato un oratorio dedicato a san Bernardo attorno al quale si sviluppò un piccolo borgo[4]. Fino al Novecento, l'area rimase rurale, caratterizzata da alcune ville padronali. Negli anni Trenta, iniziò la costruzione dell'Ospedale Civile, che fu aperto completamente nel 1954, mentre lo sviluppo urbanistico arrivò negli anni Sessanta, con la costruzione di un villaggio «La Famiglia» sotto i dettami di Ottorino Marcolini[3].

La nascita del consiglio di quartiere risale al luglio 1972, quando il consiglio comunale votò l'istituzione di tali organismi su tutto il territorio cittadino. San Rocchino-Costalunga fu uno dei quartieri più popolosi, con più di 14 000 abitanti, e le elezioni si tennero il 24 novembre 1974[5]. Tre anni dopo, la Giunta Trebeschi recepì la legge 278/1976, istituendo le nuove circoscrizioni. Il quartiere fu assegnato alla Seconda circoscrizione, assieme a Crocifissa di Rosa, Mompiano e il Villaggio Prealpino[6].

Nel 2007, la giunta Corsini ridusse il numero delle circoscrizioni portandole da nove a cinque: San Rocchino-Costalunga fu assegnata alla nuova Circoscrizione Nord[6].

Sette anni dopo, a seguito dell'abolizione delle circoscrizioni per i nuovi limiti imposti dalla legge 191/2009, la Giunta Del Bono decise di ricostituire gli organi consultivi di rappresentanza dei quartieri. Le prime elezioni del consiglio di quartiere, con l'occasione ribattezzato semplicemente San Rocchino, si tennero in tutta la città il 14 ottobre[7].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Facciata della chiesa di San Rocchino

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di san Rocchino, edificio del Quattrocento.
  • Chiesa di san Bernardo di Chiaravalle, l'edificio originario era del Quattrocento, ma è stato riedificato nella prima metà dell'Ottocento.
  • Chiesa della Santissima Trinità (Brescia), consacrata nel 1961.
  • Monastero delle Suore della Visitazione

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Spedali Civili di Brescia, costruito fra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento.
  • Città di Brescia, clinica costruita negli anni Cinquanta del Novecento.
  • Domus Salutis.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Religione[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere è suddiviso fra due parrocchie appartenenti alla Diocesi cattolica di Brescia: quella di san Bernardo di Chiaravalle e quella della santissima Trinità[8].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La parte occidentale del quartiere è attraversata dalla linea metropolitana che percorre, parzialmente in galleria e in trincea coperta, via san Rocchino, via Schivardi e viale Europa. Nei pressi del Civile sorge la stazione dell'Ospedale.

L'Ospedale è servito anche dalle linee 10 e 15 della rete di trasporto urbano della città di Brescia. Il villaggio Marcolini della località Costalunga è capolinea della linea 17[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elezioni Quartieri 2014, p. 4
  2. ^ Comune di Brescia - Mappa della città con visualizzazione dei quartieri (PDF), su comune.brescia.it, 2018 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2022).
  3. ^ a b Lisa Cesco, Diego Serino, p. 26.
  4. ^ Antonio Fappani.
  5. ^ Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, p. 35.
  6. ^ a b Lisa Cesco, Diego Serino, p. 46.
  7. ^ Elezioni Quartieri 2014, p. 5.
  8. ^ Lisa Cesco, Diego Serino, p. 38.
  9. ^ Brescia Mobilità - Mappa delle linee bus e della Metropolitana (PDF), su cms.bresciamobilita.it. URL consultato il 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lisa Cesco, Diego Serino, 30 anni di partecipazione: l'esperienza delle circoscrizioni a Brescia. Circoscrizione Nord, Brescia, Comune di Brescia, 2010.
  • Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, Governare la città. Movimento dei quartieri e forze politiche a Brescia 1967-77, Brescia, Nuova ricerca editrice, 1978.
  • Le elezioni dei Consigli di Quartiere a Brescia nel 2014 (PDF), su comune.brescia.it. URL consultato il 9 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2022).
  • Antonio Fappani, Enciclopedia Bresciana. Vol. II. C - Cont, Brescia, La Voce del Popolo, 1974.

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