Devil Without a Cause

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Devil Without a Cause
album in studio
ArtistaKid Rock
Pubblicazione18 agosto 1998
Durata71:48
Dischi1
Tracce15
GenereRap metal[1]
Rap rock[1]
Midwest hip hop[1]
Hardcore hip hop[1]
Nu metal[2]
Hard rock[1]
EtichettaAtlantic Records, Lava Records
ProduttoreKid Rock, John Travis
Registrazione1997–1998
FormatiCD, MC, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[3]
(vendite: 60 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada (4)[4]
(vendite: 400 000+)
Dischi di diamanteBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[5]
(vendite: 11 000 000+)
Kid Rock - cronologia
Album successivo
(2000)
Singoli
  1. Welcome 2 the Party (Ode 2 the Old School)
    Pubblicato: 30 luglio 1998
  2. I Am the Bullgod
    Pubblicato: 23 novembre 1998
  3. Bawitdaba
    Pubblicato: 8 aprile 1999
  4. Cowboy
    Pubblicato: 17 agosto 1999
  5. Only God Knows Why
    Pubblicato: 9 ottobre 1999
  6. Wasting Time
    Pubblicato: 25 gennaio 2000

Devil Without a Cause è il quarto album in studio del cantautore statunitense Kid Rock, pubblicato il 18 agosto 1998 dalla Atlantic Records e dalla Lava Records.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1997 Jason Flom, capo dell'etichetta discografica Lava Records, dopo aver seguito un'esibizione dal vivo di Kid Rock, lo incontrò di persona e lo convinse a lavorare con lui. Il rapper gli mandò in seguito un demo con le prime versioni dei brani Somebody's Gotta Feel This e I Got One for Ya, e grazie all'impressione positiva dei discografici, poté firmare un contratto con l'Atlantic Records,[6][7] in cambio di 150000 dollari.[8] In quel periodo Kid Rock sviluppò un modo di apparire da "lenone redneck", e decise di registrare e pubblicare un album con notevoli influssi rock e rap, sulla falsariga delle tendenze musicali dell'epoca, ma con elementi testuali rappresentativi delle sue origini bianche e rurali.[6]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È il primo grande album di successo del rapper statunitense, quello che lo ha reso famoso a livello mondiale. Il disco ha raggiunto la posizione numero 4 nella classifica Billboard 200[1] ed è stato premiato dalla RIAA con un disco di diamante nel 2003.[9] Devil Without a Cause ha venduto più di 11 milioni di copie nei soli Stati Uniti ed è il secondo disco più venduto del rapper di Detroit, dietro solo all'album del 2007 Rock n Roll Jesus.

L'album è inoltre considerato, insieme a Significant Other dei Limp Bizkit, molto influente per il movimento rap metal sviluppatosi alla fine degli anni novanta, ed è riuscito a riscuotere un buon successo di critica[1][2][10]. I singoli estratti dall'album sono Bawitdaba (considerata ancora oggi la canzone più famosa di Kid Rock, inserita nella classifica "100 Greatest Hard Rock Songs" di MTV), Cowboy, Only God Knows Why, I Am the Bullgod e Wasting Time, che hanno riscosso un buon successo nelle radio statunitensi.

Lo stile del disco è un misto di country rock, hardcore rap, southern rock ed heavy metal.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Subito dopo la pubblicazione, l'album ricevette critiche prevalentemente positive.[11] Robert Christgau gli diede A–, complimentandosi con l'autore per "aver saputo aggiornare esperienze rap rock nello stile di Licensed to Ill, tenendo testa a gruppi musicalmente affini come Insane Clown Posse, Limp Bizkit e Korn, dando un tocco di qualità con la collaborazione con Eminem."[12]

The Rolling Stone Album Guide diede all'album 4 stelle su 5, considerandolo "una commistione in perfetto stile white trash di chitarre metal, parentesi hip hop e megalomania alla maniera dalla canzone I'm-an-American-band."[13] Stephen Thomas Erlewine, in una recensione retrospettiva per conto di Allmusic, diede all'album 4 stelle e mezzo su 5, considerando Kid Rock "uno degli artefici delle fortunate svolte sonore e tecniche del rock nella seconda metà degli anni novanta, con la pubblicazione di un potente e convincente album rap rock, ancora in grado di reggere il peso degli anni e di scuotere nuovi ascoltatori."

Pitchfork diede invece un punteggio negativo di 1.3 su 10 all'album, sostenendo che "Devil Without a Cause ha il pregio di combinare elementi sonori rap e metal, ma si tratta di una formula musicale vecchia e proposta almeno un milione di volte, di cui non si sentiva affatto il bisogno, tantomento servivano riferimenti musicali recenti nei ritornelli."[14]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Bawitdaba – 4:27
  2. Cowboy – 4:17
  3. Devil Without a Cause – 5:32
  4. I Am the Bullgod – 4:50
  5. Roving Gangster (Rollin') – 4:24
  6. Wasting Time – 4:02
  7. Welcome 2 the Party (Ode 2 the Old School) – 5:14
  8. I Got One for Ya – 3:37
  9. Somebody's Gotta Feel This – 3:09
  10. Fist of Rage – 3:23
  11. Only God Knows Why – 5:27
  12. Fuck Off – 6:13
  13. Where U at Rock – 4:24
  14. Black Chick, White Guy – 7:08
  15. I Am the Bullgod (Remix) (Traccia fantasma) – 9:07

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Altri musicisti

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche settimanali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1999-00) Posizione
massima
Austria[15] 28
Canada[16] 11
Germania[15] 82
Nuova Zelanda[15] 14
Stati Uniti[16] 4

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1999) Posizione
Stati Uniti[17] 16
Classifica (2000) Posizione
Stati Uniti[18] 15

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Devil Without a Cause, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  2. ^ a b Tommaso Iannini, Nu Metal, Giunti Editore, 2003, ISBN 88-09-03051-6.
  3. ^ (EN) Devil Without a Cause, su British Phonographic Industry. URL consultato il 13 febbraio 2023.
  4. ^ (EN) Kid Rock Devil Without a Cause – Gold/Platinum, su Music Canada.
  5. ^ (EN) Kid Rock - Devil Without a Cause – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 13 febbraio 2023.
  6. ^ a b Kid Rock before the fame: The definitive Detroit oral history, su freep.com.
  7. ^ Interview Andy Karp Vice President of A&R at Lava/Atlantic in New York, su AtlanticRecordsContact.com (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2008).
  8. ^ Kid Rock - C&I Magazine, su cowboysindians.com.
  9. ^ [1]
  10. ^ Devil Without a Cause - Kid Rock - Recensione - Rockline.it[collegamento interrotto], rockline.it
  11. ^ Acclaimed Music, su Acclaimedmusic.net. URL consultato il 9 luglio 2018.
  12. ^ Consumer Guide, su The Village Voice.
  13. ^ Kid Rock: Album Guide, su Rolling Stone (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2011).
  14. ^ Kid Rock: Devil Without A Cause: Pitchfork Review, su pitchforkmedia.com (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2001).
  15. ^ a b c (NL) Kid Rock – Devil Without a Cause, su austriancharts.at. URL consultato il 14 febbraio 2023.
  16. ^ a b (EN) Kid Rock – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 14 febbraio 2023. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  17. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 1999, su Billboard. URL consultato il 14 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2021).
  18. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2000, su Billboard. URL consultato il 14 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]