Chitarra barocca

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Chitarra barocca
Jan Vermeer, Suonatrice di chitarra, 1672, Kenwood House, Londra.
Informazioni generali
OrigineEuropa
InvenzioneXVI secolo
Classificazione321.322
Cordofoni composti, con corde parallele alla cassa armonica, a pizzico
FamigliaLiuti a manico lungo
Uso
Musica barocca
Musica galante e classica
Genealogia
 AntecedentiDiscendenti 
VihuelaChitarra

La chitarra barocca è l'antenata della chitarra classica moderna. Anche se è difficile stabilire con esattezza i tempi, era in uso dalla seconda metà del XVI secolo fino alla fine del XVIII secolo in Italia, Spagna e Francia[1]. È uno strumento leggero e dal timbro chiaro e ricco, perfetto per accompagnare la voce, pur essendo in grado di farsi sentire insieme con altri strumenti: spesso veniva inclusa in orchestre che comprendevano la tiorba, l'arciliuto, la viola da gamba e il cembalo[1]. Il termine è usato anche per strumenti moderni costruiti nello stesso stile.

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Accordatura dello strumento[modifica | modifica wikitesto]

Chitarra di Antonio Stradivari - 1700, particolare della tastiera, National Music Museum, Vermillion

Aveva cinque ordini di doppie corde di budello, che includevano uno o due "bordoni" di budelli intrecciati (al 4º e 5º ordine di corde), che venivano affiancate ad un cantino accordato un'ottava sopra. Probabilmente per supplire alla serie di armonici acuti che mancavano alle corde basse. Il cantino veniva posto in alto, cioè al contrario di quanto avviene nel liuto, così da venire pizzicato prima del basso, conferendo una particolare sonorità "ambigua" allo strumento, ovvero la corda bassa poteva essere usata sia per interpretare la nota più bassa sia la più alta. Nelle accordature "alla francese" cioè con il solo bordone al 4º ordine, il la del 5° suppliva nelle serie di note venendo utilizzato per facilitare la diteggiatura (campanelas). La sostituzione delle doppie corde con le corde singole e l'aggiunta della sesta corda bassa sono avvenute nell'Ottocento.

Autore Accordatura
Gaspar Sanz (Spagna)
Robert de Visée (Francia)[2]
Girolamo Montesardo (Italia)

Compositori[modifica | modifica wikitesto]

Chitarristi[modifica | modifica wikitesto]

Interpreti storici[modifica | modifica wikitesto]

  • David Ryckaert III (Anversa 1612-1661)

Interpreti moderni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Essential VermeerChitarra barocca.
  2. ^ Nel suo Livre de guitare dédié au roy Robert de Visée indica « ...il ne faut pas oublier une octave à la quatrième corde, elle y est très nécessaire »

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antoni Pizà, Francesc Guerau i el seu temps, Palma de Mallorca, Govern de les Illes Balears, Conselleria d'Educació i Cultura, Direcció General de Cultura, Institut d'Estudis Baleari, 2000, ISBN 84-89868-50-6
  • (EN) Essential Vermeer, su essentialvermeer.com. URL consultato il 27/01/2010.

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