Chiesa di San Giovanni Battista (Patù)

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Chiesa di San Giovanni Battista
Facciata della chiesa di San Giovanni Battista
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
LocalitàPatù
Coordinate39°50′16.19″N 18°20′11.22″E / 39.83783°N 18.33645°E39.83783; 18.33645
Religionecattolica di rito romano
TitolareGiovanni Battista
Diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca
Stile architettonicopaleocristiano
Inizio costruzioneVI secolo
Chiesa di San Giovanni Battista - Abside

La chiesa di San Giovanni Battista è una chiesa del VI secolo, nell'attuale comune di Patù, in provincia di Lecce, situata davanti all'antico monumento funebre di Centopietre.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nella Historia della Città de Leuche, e cioè Santa Maria di Leuca, scritta da un anonimo e pubblicato a Padova nel 1588, si riporta che la costruzione della chiesa è avvenuta a seguito degli eventi relativi alla battaglia a Campo Re, vicino a Patù. In questa località, Carlo Magno avrebbe sconfitto i Saraceni che avevano occupato l'antica Vereto. Allo stesso episodio viene attribuita, nel documento appena citato, anche l'erezione del monumento funebre antistante detto delle Centopietre.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio, a pianta basilicale, è costruito, nella sua parte originale, con megaliti di pietra calcarenitica (tufo).

La facciata doveva originariamente presentarsi con un basso tetto a spiovente a capriate lignee, l'attuale portale architravato sormontato da un arco di scarico e da un'ampia bifora, mentre la parte retrostante presentava solo l'attuale abside bassa e profonda. La struttura dell'edificio doveva perciò essere simile a quella della vicina chiesa di Sant'Eufemia a Specchia.

L'interno è a tre navate, divise da pilastri a sezione rettangolare che sostengono archi a tutto sesto. Sopra le arcate vi sono monofore che originariamente dovevano dar luce all'ambiente.

L'edificio è stato più volte rimaneggiato nel corso dei secoli e integrato con una terminazione superiore a terrazze digradanti dei tetti (che si può ancora riconoscere dalle forme diverse dei laterizi utilizzati nelle parti superiori delle pareti), con una volte a botte lunettata al di sopra della navata centrale, con volte rampanti sulle navate laterali e con un grande occhio al di sopra dell'abside.

Sulle pareti interne, rimangono tracce di affreschi, forse raffiguranti San Giovanni Battista.

A sinistra di chi entra, è conservato nella sua originaria posizione, un basamento di una statua iscritto[1] di origine romana, probabilmente proveniente dal sito di Vereto[senza fonte], eretta dai genitori a ricordo del figlio morto. Il basamento è costituito da un alto zoccolo e da un coronamento. Sul piano superiore si conservano gli incavi d'orma per i piedi della scultura.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M. FADIO M.F. – VALERINO – POST MORTEM – M. FADIUS VALERIANO PATER – ET MINA VALERIANA MATER – L.D.D.D. (locus datus decreto decurionum). A Marco Fadio // Valerino // dopo la morte // Marco Valeriano padre // e Mina Valeriana madre // posero // Luogo concesso per decreto dei decurioni)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bertelli, G. (a cura di), Puglia preromanica, Jaca Book, 2004

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