Chiesa di San Giovanni Battista (Rovereto)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa di San Giovanni Battista
Facciata della chiesa, su via Fedrigotti
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàRovereto
Coordinate45°53′02.36″N 11°01′13.62″E / 45.883989°N 11.020451°E45.883989; 11.020451
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Giovanni Battista
Arcidiocesi Trento
Consacrazione1240
ArchitettoAntonio Giuseppe Sartori (ampliamento)
Stile architettonicobarocco, neoclassico

La chiesa di San Giovanni Battista è la parrocchiale di Borgo Sacco, frazione di Rovereto, in Trentino. Fa parte della zona pastorale della Vallagarina e risale al XIII secolo.[1] Ospita una notevole concentrazione di opere relative a tutte le fasi del percorso artistico del pittore Gaspare Antonio Baroni Cavalcabò tanto da essere definita il suo museo.[2][3][4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

È tra i più rappresentativi edifici religiosi del barocco trentino.[1] Venne edificata come cappella della chiesa di San Floriano, la pieve di Lizzana, ampliata una prima volta attorno alla metà del XVI secolo e in seguito nella seconda metà del XVII secolo.

Campanile con abside e sagrestia. A fianco di quest'ultima la cappella laterale dedicata all'Annunziata.
Meridiana sormontata dallo stemma della famiglia Bonfioli sulla parete della cappella dell'Annunziata.

Sino al 1200 i saccardi dovevano recarsi a Lizzana per le funzioni religiose, poi ottennero una prima piccola cappella, usata occasionalmente. Fu solo nel 1496 che il vescovo di Trento Udalrico di Liechtenstein concesse di conservare nella cappella la SS. Eucaristia e di avere una sua fonte battesimale.[5]

Nel 1655 la chiesa fu demolita completamente ad eccezione del campanile e della sacrestia, successivamente fu riscostruita nel 1658.

A partire dal 1645 fu nominato curato della chiesa Guglielmo Bonfioli.[6], saccardo di origine e con risorse economiche personali notevoli. A lui si deve l'erezione della cappella dell'Annunziata, posta sul lato destro della navata, accanto al presbiterio. Questa è riconoscibile esternamente per la forma imponente che si differenzia dal resta della fiancata della chiesa, per il tiburio ottagonale che la copre e per la meridiana posta sulla sua parete, sormontata dallo stemma della famiglia Bonfioli.[5]

Consacrazione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è stata consacrata nel 1240, quando era ancora una piccola cappella quindi molto diversa dall'edificio moderno.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Presbiterio con l'altare maggiore, opera di Cristoforo Benedetti.
Battistero del XVIII secolo.

Interni[modifica | modifica wikitesto]

Gli affreschi che adornano gli interni risalgono al XVIII secolo e sono opera di Gaspare Antonio Baroni Cavalcabò. Di Cristoforo Benedetti, noto scultore di Castione, è l'altare maggiore. Quest'ultimo fu invece coadiuvato dal suo figlio Teodoro Benedetti nella successiva realizzazione dell'altare del Crocifisso e dell'Assunta posti sotto l'arco santo ed entrambi finiti nel 1733.[7]

Esterni[modifica | modifica wikitesto]

La facciata si ispira ad un arco trionfale, con due ordini di paraste e suddiviso in tre parti. Quella centrale, rientrante, presenta un portale maggiore in marmo sormontato da un frontone e da una grande finestra. Finestre si trovano anche nelle parti laterali.

La parrocchia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa appartiene alla parrocchia di San Giovanni Battista.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b A.Gorfer, pp. 144-146.
  2. ^ Cattoi-Sava 2006, p. 81.
  3. ^ Chiesa di San Giovanni Battista <Sacco, Rovereto>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 maggio 2022.
  4. ^ BeWeB.
  5. ^ a b c S.Giordani, pp. 13-25.
  6. ^ ALCUNI 'PITTORI FORESTI' NEL TRENTINO DI SEI E SETTECENTO, da Accademia roveretana degli Agiati (pdf), su agiati.it. URL consultato il 15 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2018).
  7. ^ Cattoi-Sava 2006, pp. 65-77.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Gorfer, Le valli del Trentino-Trentino orientale, Calliano (Trento), Manfrini, 1975, ISBN 978-88-7024-286-7.
  • AAVV, Trentino Alto Adige, Milano, Touring Editore, 2005, ISBN 9788836548026.
  • Silvana Giordani, Raffaella Colbacchini, Piero Rattin, La chiesa di San Giovanni Battista a Borgo Sacco: itinerario di fede, storia, arte, Rovereto, Nicolodi, 2005, SBN IT\ICCU\PUV\1052213.
  • Domizio Cattoi, Giuseppe Sava, "Una fabbrica sì imponente da formare un'idea che fosse Chiesa Cattedrale." La chiesa di San Giovanni Battista in Sacco, Rovereto, Osiride, 2006, ISBN 88-7498-063-9.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]