Casa di Giulietta

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Casa di Giulietta
Panorama della casa di Giulietta, edificio realmente appartenuto ai Cappelletti, meglio conosciuti con il nome di Capuleti
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàVerona
IndirizzoVia Cappello, Verona
Coordinate45°26′31.2″N 10°59′55.3″E / 45.442°N 10.998694°E45.442; 10.998694
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzionePrima del XIV secolo
UsoAttrazione turistica
Realizzazione
ProprietarioComune di Verona

La casa di Giulietta è un palazzo medievale di Verona, situato in via Cappello, a poca distanza dalla centrale piazza delle Erbe.

La tragedia di Romeo e Giulietta ha trovato a Verona dei riscontri e la fantasia ha mescolato leggenda e realtà, tanto che sono stati riconosciuti vari luoghi in cui si sarebbe svolta la vicenda narrata da Shakespeare.

Storia del palazzo

La casa di Giulietta come appariva alla fine dell'Ottocento
La casa di Giulietta negli anni '40

Sono esistite effettivamente due famiglie di nome Montecchi e Capuleti (il nome esatto è però Cappelletti): dei Cappelletti si ha conoscenza della loro presenza fino agli anni della permanenza di Dante a Verona, nella casa di Giulietta, situata in prossimità di piazza Erbe, dove la loro presenza è testimoniata dallo stemma del cappello sulla chiave di volta dell'arco di entrata al cortile della casa.

I Montecchi, importanti mercanti ghibellini veronesi, furono veramente coinvolti in lotte sanguinose per il controllo del potere a Verona, in particolare con la famiglia guelfa dei Sambonifacio, ma non si hanno notizie di rivalità con i Cappelletti.[1]

I Montecchi e i Cappelletti vengono citati anche da Dante nella Divina Commedia (Purgatorio, VI v. 105-107).

La casa di Giulietta divenne nel XIV secolo un hospitium a Capello, e la nuova famiglia Capello che vi risiedeva (e che prese probabilmente il nome dal luogo in cui abitavano) risulta aver esercitato il mestiere di speciari (cioè farmacisti) ancora alla fine del XV secolo.

Dal XVII al XIX secolo divenne uno stallo con albergo (di pessima qualità, vista la citazione che pare ne abbia fatto Dickens). Solo la torre d'ingresso risale al XIII secolo, anche se ha subito innumerevoli trasformazioni, compresi gli altri edifici che si affacciano sul cortile.

Aspetto

L'aspetto della casa e dell'edificio attiguo, nato per ospitare il foyer del Teatro Nuovo[senza fonte], è stato modellato fra il 1937-1940[2] (sotto la direzione di Antonio Avena) tramite una serie di fantasiosi restauri voluti per ricreare l'antica scenografia medioevale, su ispirazione di un film americano del 1936, a sua volta ispiratosi al famoso dipinto ottocentesco di Hayez L'ultimo bacio dato a Giulietta da Romeo[2].

Anche il balcone (prima c'era la ringhiera di una casa popolare) è risultato dall'assemblaggio di resti marmorei del XIV secolo, che, ancora nel 1920, giacevano al Museo di Castelvecchio come pietre da re-impiegare, secondo la moda architettonica del tempo.[senza fonte]

Aspetto turistico della casa di Giulietta

Turista scrive una "lettera a Giulietta" su una parte del muro del palazzo, pieno di altre dediche.

Il sito è uno dei maggiori attrattori per i turisti che visitano Verona. Tale attenzione rende spesso molto affollato il cortile della casa, sul quale oltretutto sono stati aperti dei negozi di ricordini per turisti. L'andito che dà accesso al cortile è interamente ricoperto di graffiti e biglietti a tematica amorosa lasciati da molti visitatori.

Dall'estate 2015 fa da scenografia per alcune delle parti principali dello spettacolo itinerante Romeo e Giulietta, organizzato dal Teatro Nuovo di Verona: qui vengono recitate le famose scene del ballo e del balcone.

Note

  1. ^ M. Carrara. Gli Scaligeri. Verona, 1964. pp. 136-137
  2. ^ a b Casa di Giulietta: Verona e Shakespeare liberamentepensando.it

Voci correlate

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