Palazzo Carli (Verona)

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Palazzo Carli
Il corpo del palazzo che prospetta su via Roma
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàVerona
IndirizzoVia Roma 31
Coordinate45°26′20.9″N 10°59′19.18″E / 45.43914°N 10.98866°E45.43914; 10.98866
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVIII secolo
Realizzazione
ProprietarioEsercito italiano

Palazzo Carli è un edificio civile che si trova nel cuore del centro storico di Verona, in via Roma, strada che collega l'area della Bra a Castelvecchio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificazione del palazzo fu commissionata dal marchese Giuseppe Della Torre e dalla moglie Elena Carli intorno alla metà del XVIII secolo. Nel 1780 ne divenne proprietario il fratello di Elena Carli, lo storico e letterato Alessandro Carli, che fece realizzare a Gaetano Cignaroli la statua di Pallade Atena ancora collocata nell'atrio del palazzo. Già nel 1812, tuttavia, l'edificio venne venduto dalla famiglia Carli ai fratelli Basilea.[1]

Nel 1839, sotto la dominazione dell'Impero austriaco, venne acquisito dall'Imperiale Regio Demanio che lo destinò a divenire centro del potere dell'Impero nel Lombardo-Veneto, trovandovi dimora anche il feldmaresciallo Josef Radetzky.[1]

A seguito della terza guerra d'indipendenza, il 16 ottobre 1866, nella Sala degli Stucchi, venne firmato l'atto che avrebbe portato alla cessione di Verona e del Veneto al Regno d'Italia.[2] Restaurati il salone principale e il cortile nel 1930 su progetto dell'architetto Ettore Fagiuoli, nel secondo dopogueraa divenne prima sede del Comando delle forze militari della NATO, e poi sede del Comando delle forze operative terrestri COMFOTER dell'Esercito Italiano.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il fabbricato che affaccia su via Roma è un corpo secondario del complesso, mentre il corpo principale si eleva più all'interno dell'isolato e si affaccia su un cortile con fontana. La facciata del corpo principale si suddivide in altezza in tre ordini, con quello terreno bugnato caratterizzato da archi e pilastri ionici, e quello del piano nobile dalla loggia del salone principale, sormontata da un timpano.[1]

Alcuni ambienti interni presentano affreschi di Giambettino Cignaroli, Domenico Pecchio e Marco Marcola, tra i principali artisti del Settecento veronese.[1]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Carli; l'illustre sconosciuto, regia di Mauro Vittorio Quattrina (2017).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Emma Cerpelloni, A Palazzo Carli si firmò il passaggio di Verona all'Italia, su larena.it, L'Arena, 20 agosto 2012. URL consultato il 7 gennaio 2022 (archiviato il 7 gennaio 2022).
  2. ^ L'Esercito compie 151 anni, Comfoter organizza un Open house, su veronasera.it, VeronaSera, 3 maggio 2012. URL consultato l'8 gennaio 2022 (archiviato l'8 gennaio 2022).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]