Autoritratto (Raffaello)
Autoritratto | |
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Autore | Raffaello Sanzio |
Data | 1506 circa |
Tecnica | olio su tavola |
Dimensioni | 47,5×33 cm |
Ubicazione | Galleria degli Uffizi, Firenze |
L'Autoritratto di Raffaello è un dipinto a olio su tavola (47,5x33 cm), databile al 1506 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
Storia
L'opera è probabilmente quella citata nella "Nota de' quadri buoni d'Urbino" acquistati nella città marchigiana dal cardinale Leopoldo de' Medici e già a Roma, nell'Accademia di San Luca, dove l'aveva portato Federico Zuccari.
L'opera ha spesso sollevato dubbi sull'autografia, anche per il cattivo stato di conservazione. Oggi la paternità raffaellesca è in genere accettata, pur con le dovute riserve. Alcuni la datano al pieno soggiorno fiorentino, altri a un periodo più avanzato, come copia autografa o parzialmente autografa dell'autoritratto visibile nella Scuola di Atene in Vaticano.
Il dipinto è comunque entrato nell'immaginario collettivo: venne riprodotto anche nelle banconote italiane da 500.000 lire.
Descrizione e stile
Come tipico degli autoritratti, il soggetto guarda direttamente negli occhi dello spettatore. La figura è colta mentre, girata quasi di spalle, fa una tosione col collo ruotando il viso, con un notevole effetto dinamico. Il vestito è scuro, così come la berretta: un abbigliamento che si ritrova nei ritratti di molti pittori dell'epoca, come quello del Perugino e quello di Lorenzo di Credi.
I capelli sono lunghi, come in altre effigi dell'artista, il volto giovane e fresco, serio e composto, che si staglia sulla macchia scura dei capelli e sullo sfondo altrettanto scuro, di colore bruno.
Bibliografia
- Pierluigi De Vecchi, Raffaello, Rizzoli, Milano 1975.
- Paolo Franzese, Raffaello, Mondadori Arte, Milano 2008. ISBN 978-88-370-6437-2