Atalanta fugiens

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Atalanta fugiens
AutoreMichael Maier
1ª ed. originale1617
Generetrattato
Lingua originalelatino

Atalanta fugiens è un'opera letteraria del medico-musicista tedesco Michael Maier (1566-1622), comprendente 50 discorsi filosofici, 50 incisioni a opera di Matthäus Merian e 50 canoni musicali. L'opera, data alle stampe nel 1617, si configura come un prototipo di ipertesto multimediale, comprendente infatti: discorsi filosofici, immagini e musiche originali.[1]

Il soggetto dell'opera è strettamente alchemico ed ispirato al mito di Atalanta.

L'autore assegna alla musica il ruolo più importante nell'ambito della trattazione. Nelle tre voci delle 50 fughe (si tratta in realtà di canoni a tre voci) vengono rappresentati i tre personaggi principali della vicenda mitologica: Atalanta che fugge (antecedente), Ippomene che insegue (conseguente), e la mela come tenor (tratto probabilmente dal repertorio gregoriano) di base sotteso a tutte le 50 composizioni.

L'apparente incomprensibilità complessiva del lavoro di Maier è attribuibile alla frattura nella tradizione di una comunicazione del sapere alchemico dovuta all'emergere di una nuova mentalità "moderna" e "scientifica" tipica del periodo storico successivo a quello vissuto da Maier.[1]

Esecuzioni pubbliche[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel maggio del 2005 è stata realizzata la prima esecuzione scenica dell'opera su regia di Marco Bellussi, presso il Teatro Apollo di Crotone nell'ambito delle manifestazioni del Festival dell'Aurora. In quell'occasione la direzione musicale fu affidata a René Clemencic e gli epigrammi furono declamati dal matematico Piergiorgio Odifreddi.
  • È disponibile una versione in notazione moderna delle musiche pubblicata dalle Edizioni musicali Bèrben di Ancona nel 2006 a cura del musicista Davide Bortolai; questa versione è redatta per voce ed accompagnamento di chitarra classica (liuto) allo scopo di facilitare gli eventuali studiosi nella esecuzione ed analisi di queste interessanti melodie: Canti Alchemici (50 canoni tratti dall'Atalanta Fugiens di Michael Maier (a cura di Davide Bortolai) edizioni Berben Ancona 2006.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Stefania Quattrone, Michael Maier e l'Atalanta Fugiens, su gianfrancobertagni.it.

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