Antipapa Gregorio VIII

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Maurice Bourdin
arcivescovo della Chiesa cattolica
Gregorio VIII si sottomette a papa Callisto II. Dalle Cronache di Norimberga di Hartmann Schedel (1440-1514)
 
Incarichi ricoperti
 
NatoXI secolo nel Limosino
Nominato vescovo1098 da papa Urbano II
Elevato arcivescovo5 febbraio 1111 da papa Pasquale II
Deceduto1137 a Cava de' Tirreni
 

Maurice Bourdin, (spesso latinizzato in Burdino), noto anche come Antipapa Gregorio VIII (Limosino, XI secoloCava de' Tirreni, 1137), è stato un vescovo ed arcivescovo francese che divenne antipapa e regnò come tale dal 10 marzo 1118 al 22 aprile 1121.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Maurice Bourdin nacque nella provincia francese del Limosino. Fu educato a Cluny, a Limoges e in Castiglia, dove divenne diacono di Toledo. Tra il 1098 ed il 1099 le sue conoscenze nell'ambiente di Cluny lo raccomandarono come vescovo di Coimbra. Dopo un pellegrinaggio di quattro anni in Terra santa, nel 1111 fu nominato arcivescovo di Braga dove fu uno dei principali agenti di Enrico di Borgogna, conte del Portogallo nella sua riorganizzazione della Chiesa portoghese.

Il Portogallo era a quel tempo un feudo di Castiglia e l'ambizioso conte Enrico stava perseguendo un vigoroso programma di autonomia politica e religiosa. Nel 1114 Bourdin rimase coinvolto in una disputa con il primate spagnolo e legato pontificio in Castiglia Bernardo di Toledo: venuto a Roma per appellarsi a papa Pasquale II, ottenne da questi la risoluzione della disputa a proprio favore.[1] Tornò a Roma nel 1116 per risolvere un'altra disputa con una diocesi vicina proprio quando Enrico V scese in Italia nel contesto della lotta per le investiture. Venne così incaricato da Pasquale II, che nel frattempo si mise in salvo con la curia a Benevento, di un'ambasceria presso l'imperatore. Bourdin passò dalla parte di quest'ultimo, Enrico V entrò a Roma il 23 marzo 1117, domenica di Pasqua, e fu incoronato imperatore dallo stesso Bourdin. Pasquale II scomunicò Enrico V e rimosse Bourdin dalle sue cariche.

Quando Pasquale II morì, nel gennaio del 1118, gli successe Gelasio II. Enrico V tornò a Roma, ma Gelasio si rifugiò a Gaeta rifiutandosi di incontrare l'imperatore per discutere le questioni tedesche. Avendo ripreso forza la fazione imperiale tra i cardinali, l'elezione di Gelasio venne annullata dall'imperatore e il 1º marzo 1118 Maurice Bourdin venne proclamato papa con il nome di Gregorio VIII, l'ultimo di una lunga serie di usurpatori (Clemente III, Teodorico, Alberto, Silvestro IV). A Capua, il 7 aprile successivo, Gelasio II scomunicò sia Gregorio VIII che Enrico V.

Dopo la morte di Gelasio II, nel 1119, quando fu eletto papa Callisto II, Enrico V fu indotto a cambiare alleanza papale, come verrà poi sancito nel Concordato di Worms del 1122. Callisto II entrò a Roma e Gregorio VIII dovette andarsene a Sutri, dove si trovava ancora quando, nell'aprile del 1121, le truppe di Callisto assediarono la città per otto giorni, finché la cittadinanza non consegnò loro Gregorio che fu portato a Roma[2] e imprigionato nel Septizonium. Dopo essere stato confinato in diversi monasteri, Gregorio morì a Cava de' Tirreni poco dopo l'agosto del 1137.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 432
  2. ^ Per minarne ulteriormente la credibilità, Maurizio fu costretto ad attraversare le vie di Roma seduto a ritroso sul dorso di un cammello, tra gli scherni del popolino. Vedi: John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, p. 433

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Coimbra Successore
Crescónio O.S.B.
10921098
1098 - 1111 Gonçalo Pais
11111125
Predecessore Arcivescovo di Braga Successore
San Geraldo de Moissac O.S.B.
10951109
11111118 Paio Mendes
11181137


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