Andrea da Segni

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Andrea da Segni

Andrea da Anagni (Anagni, 1235 circa – Piglio, 1º febbraio 1302) è stato un religioso italiano, francescano, imparentato con la nobile famiglia dei Conti di Segni, gli è stato attribuito il cognome Conti.

Biografia

Andrea nacque dalla famiglia di papa Alessandro IV, figlio di Stefano, fratello dello stesso Pontefice. Una sorella di lui, Emilia, fu la madre di Benedetto Caetani, poi papa Bonifacio VIII.

Dopo gli studi teologici, entrò nel convento francescano di San Lorenzo a Piglio, ma, attratto dalla vita eremitica, chiese ed ottenne di vivere come in solitudine in una grotta poco distante, sulle pendici del monte Scalambra.

Nel frattempo aveva compiuto gli studi teologici, per cui nella solitudine del suo eremo poté comporre un trattato Sulla maternità della Santa Vergine, andato perduto.

Bonifacio VIII, nipote di Andrea, avrebbe voluto nominarlo cardinale, ma Andrea rifiutò, perché preferiva restare nel romitorio in meditazione e preghiera. Sembra tuttavia che sia stato proprio Andrea ad ispirare al nipote Papa l'indizione del primo grande Giubileo, nel 1300.

Il culto tributatogli sin dalla morte fu approvato da papa Innocenzo XIII, discendente della famiglia dei Conti di Segni, l'11 dicembre 1724: la sua memoria è celebrata a Piglio il 1º febbraio e dai Francescani il 3 febbraio.

Bibliografia

  • Filippo Ciammaricone, Historia del B. Andrea Conti anagnino, dell'ordine de Minori Conventuali di S. Francesco, Onofrio Piccini, Velletri, 1704;
  • Anton Maria Bonucci, Istoria della Vita, Virtù, e Miracoli del B. Andrea Conti Sacerdote professo del Serafico ordine del Patriarca S. Francesco, Girolamo Mainardi, Roma, 1724;
  • (FR) Louis Lipsin, Abregè de la vie du Bienhereux Pere Andrè de Conti, Religeux de l'Ordre des Freres Mineurs, Alexandre Barchon, Liege, 1724;
  • Stefano Pellegrini, Il Beato Andrea Conti, Roma, Famiglie Francescane Italiane, 1973;
  • Ernesto Piacentini, Il Beato Andrea Conti. Spiritualità, culto liturgico e popolare, miracoli, iconografia e iconologia, Roma, Herald Editore, 2002.