4ª Divisione CC.NN. "3 gennaio"

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4ª Divisione CC.NN. "3 gennaio"
Scudetto da braccio della Divisione
Descrizione generale
Attiva1935 - gennaio 1941
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Servizio MVSN
Dimensione~6.000 uomini (1940)
Equipaggiamentocannone 65/17, cannone 47/32, Mortaio da 81 Mod. 35
MottoChi osa vince
Battaglie/guerreGuerra d'Etiopia
Campagna del Nordafrica
Invasione italiana dell'Egitto
Parte di
1935: I Corpo d'armata
1940-1941: XXII Corpo d'armata
Reparti dipendenti
1935:
101ª Legione CC.NN.
104ª Legione CC.NN.
215ª Legione CC.NN.

1940-1941:
250ª Legione CC.NN. "Giuseppe Carli"
270ª Legione CC.NN. "Agrigentum"
204º Rgt. artiglieria
CCIV Btg. CC.NN. mitraglieri
204ª Cp. CC.NN. mortai da 81
204ª Cp. CC.NN. cannoni 47/32
204ª Btr. cannoni d'accomp. da 65/17
CCIV Btg. misto genio
CCIV Btg. CC.NN. complementi
Servizi divisionali
Comandanti
Degni di notaTenente generale Alessandro Traditi[1]
Generale di brigata Vincenzo Tessitore
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La 4ª Divisione CC.NN. "3 gennaio" era una divisione italiana della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN), che fu impiegata nella Guerra d'Etiopia e poi nella Campagna del Nordafrica durante la seconda guerra mondiale. Venne distrutta nel gennaio 1941 nell'ambito dell'Operazione Compass.

Il nome "3 gennaio" le venne dato in quanto il 3 gennaio 1925 Mussolini tenne alla camera il discorso col quale viene, generalmente, fatto coincidere l'inizio del regime.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La divisione fu costituita il 25 giugno 1935 al comando del Tenente generale Alessandro Traditi e, dopo un intenso periodo di addestramento, il 30 ottobre la divisione si imbarcò per Massaua per partecipare alla conquista dell'Etiopia. Tra il 10 ed il 19 febbraio è protagonista, insieme alla 5ª Divisione alpina "Pusteria", della vittoriosa battaglia di Amba Aradam. Nel 1940, la divisione è alla dipendenze della 10ª Armata sul fronte nordafricano, dove partecipa alla prima offensiva di Graziani. Ad ottobre risulta dislocata nei pressi di El Adem, mentre a dicembre presidia Sidi el Barrani. Qui durante l'Operazione Compass, insieme alla 1ª Divisione libica, resiste all'assalto della 16ª Brigata inglese (della 4ª Divisione indiana) fino al completo annientamento, permettendo alle unità italiane di ripiegare.

Ordine di Battaglia del 1935[modifica | modifica wikitesto]

  • 101ª Legione CC.NN. "Sabauda" (Torino)
  • 104ª Legione CC.NN. "Santorre di Santarosa" (Alessandria)
  • 215ª Legione CC.NN. "Cimino" (Viterbo)
    • CCXV battaglione CC.NN "Cimino" (Viterbo)
    • CCXX battaglione CC.NN. "Giulio Cesare" (Roma)
    • 215ª compagnia mitraglieri CC.NN. (Viterbo)
    • 215ª batteria sommeggiata CC.NN. (Viterbo)
  • 2 battaglioni complementi CC.NN.
  • 4º battaglione mitraglieri CC.NN.
  • gruppo cannoni 65/17
  • 4ª compagnia speciale mista Genio (CC.NN. e Regio Esercito)
  • 4ª Sezione CC.RR.
  • Ufficio Commissariato
  • 4ª Sezione Sanità
  • 4ª Sezione Sussistenza
  • Autoreparto misto (CC.NN. e R.E.)
  • 4º Reparto salmerie divisionali

Ordine di Battaglia del 1940[modifica | modifica wikitesto]

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]