155ª Divisione fanteria "Emilia"

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
155ª Divisione fanteria "Emilia"
Stemma della 155ª Divisione fanteria "Emilia"
Descrizione generale
Attiva1º dicembre 1941 - 1º ottobre 1943
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Servizio Regio esercito
Tipodivisione di fanteria da occupazione
Guarnigione/QGAncona
Battaglie/guerreOccupazione italiana del Montenegro
Parte di
ott. 1942: VI Corpo d'armata
1943: XIV Corpo d'armata
Reparti dipendenti
119º Reggimento fanteria "Emilia"
120º Reggimento fanteria "Emilia"
155º Reggimento artiglieria "Emilia"
Simboli
Mostrina
[1]
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

La 155ª Divisione fanteria "Emilia" fu una grande unità di fanteria del Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della grande unità risalgono a quelle della Brigata "Emilia"[1] della prima guerra mondiale, costituita a Bologna sul 119º e 120º Reggimento fanteria nel marzo del 1915 e smobilitata nel dicembre 1919. Il 1º dicembre 1941 fu costituita la 155ª Divisione fanteria da occupazione "Emilia" con in organico i due vecchi reggimenti della brigata ed il 155º Reggimento artiglieria per divisione di fanteria; le divisioni di fanteria da occupazione furono costituite a partire dal 1941 come normali divisioni di fanteria, prive della legione di Camicie nere, le cui dotazioni prevedevano un numero inferiore di artiglierie ma una quantità maggiore di mitragliatrici. La denominazione "da occupazione" fu abolita nel 1942, ma rimasero comunque immutate le loro caratteristiche di organica e gli scopi operativi.

Dal 18 marzo 1942 la divisione iniziò l'imbarco da Bari, raggiungendo il 24 marzo la zona di occupazione in Montenegro, assegnata al XIV Corpo d'Armata e schierandosi inizialmente nella zona delle Bocche di Cattaro, lungo la costa da Kadovcic a Budua e lungo la linea ferroviaria Zelenika-Cruda. La zona era relativamente tranquilla e l'attività della divisione si limitarono a sporadici rastrellamenti, mentre operazioni più importanti si ebbero nel corso del 1943 nell'area del presidio di Nikšić, a Grahovo, Viluse e Trubjela.

Dopo l'annuncio dell'armistizio dell'8 settembre, i reparti della divisione si concentrarono intorno alle Bocche di Cattaro, dove insieme alla Regia Marina organizzarono la difesa della locale Piazza Marittima, rifiutando di arrendersi ai tedeschi. Per consolidare le posizioni, dal 14 settembre i reparti della "Emilia" conquistarono uno dopo l'altro i presidi tedeschi rimasti isolati nel dispositivo italiano, tranne Cattaro e Cruda che resistettero. Nei giorni successivi, incalzati da terra e dal cielo dai tedeschi, che nel frattempo avevano ricevuto rinforzi, ed impossibilitati ad organizzare una resistenza efficace, i resti della 155ª Divisione fanteria "Emilia" si imbarcarono il 16 settembre sulle unità della Regia Marina, dirette a Bari. Qui la divisione fu ufficialmente sciolta il 1º ottobre 1943 ed il suo Comando trasformato in Centro Riordinamento di Lecce.

Ordine di battaglia: 1941[modifica | modifica wikitesto]

Ordine di battaglia: 8 settembre 1943[modifica | modifica wikitesto]

Comandanti (1941-1943)[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Italian Order of Battle: An organizational history of the Italian Army in World War II, George F. Nafziger.
  • A Military History of Italy., Ciro Paoletti, Greenwood Publishing Group, 2008.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]