Moige: differenze tra le versioni

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== Aspetti controversi ==
== Aspetti controversi ==
Il Moige, nonostante le sue condivisibili finalità di intervento, anche a causa della sua esposizione mediatica ha subito notevoli critiche da parte di coloro che ritengono la sua organizzazione poco conforme a criteri di trasparenza e democrazia interna. Ciononostante, l'azione del Moige trova sostenitori tra coloro che ritengono l'opera dell'associazione utile nell'ambito dei temi riguardanti la [[famiglia]] e l'educazione.
Il Moige, nonostante le sue finalità di intervento, anche a causa della sua esposizione mediatica ha subito notevoli critiche da parte di coloro che ritengono la sua organizzazione poco conforme a criteri di trasparenza e democrazia interna; inoltre è stata avviata una petizione per abolire i poteri decisionali del Moige riguardo censure e programmazioni televisivo-cinematografiche.<ref>[http://www.petitiononline.com/nomoige/petition.html Petizione per l'abolizione dei poteri decisionali del Moige riguardo censura, programmazione televisiva e cinematografica]</ref> Ciononostante, l'azione del Moige trova sostenitori tra coloro che ritengono l'opera dell'associazione utile nell'ambito dei temi riguardanti la [[famiglia]] e l'educazione.


Di seguito alcuni degli altri temi che hanno suscitato critiche nei confronti del Moige:
Di seguito alcuni degli altri temi che hanno suscitato critiche nei confronti del Moige:
* Nonostante si definisca aconfessionale, i valori e i contenuti ideologici sostenuti dal Moige sono tipici di un'associazione di stampo cattolico. Se ne troverebbe conferma in documenti relativi ad argomenti come la [[sessualità]] o la [[Famiglia (società)|famiglia]], documenti che rispecchierebbero con notevole fedeltà le dottrine dell'ala più conservatrice della [[Chiesa cattolica]]. L'associazione sostiene invece di non aderire a federazioni di associazioni cattoliche e di non avere mai avuto contatti con realtà cattoliche, né udienze pontificie. Il Moige sostiene inoltre che nei suoi documenti mai si farebbe riferimento a tali dottrine e che le posizioni proposte hanno sempre una valenza scientifica. Negli statuti e nei documenti del sito istituzionale non è messa in evidenza l'appartenenza ad alcuna confessione religiosa.
* Nonostante si definisca aconfessionale, i valori e i contenuti ideologici sostenuti dal Moige sono tipici di un'associazione di stampo cattolico. Se ne troverebbe conferma in documenti relativi ad argomenti come la [[sessualità]] o la [[Famiglia (società)|famiglia]], documenti che rispecchierebbero con notevole fedeltà le dottrine dell'ala più conservatrice della [[Chiesa cattolica]]. L'associazione sostiene invece di non aderire a federazioni di associazioni cattoliche e di non avere mai avuto contatti con realtà cattoliche, né udienze pontificie. Il Moige sostiene inoltre che nei suoi documenti mai si farebbe riferimento a tali dottrine e che le posizioni proposte hanno sempre una valenza scientifica. Negli statuti e nei documenti del sito istituzionale non è messa in evidenza l'appartenenza ad alcuna confessione religiosa.


* L'organizzazione sostiene di rappresentare «un discreto numero di genitori sul territorio nazionale», dichiarando di avere 37.000 soci iscritti (al [[2007]]). Tali dati possono essere verificati in sede, pur non essendo di fatto pubblicati sul sito istituzionale. Stando a questi dati l'associazione rappresenta dunque una percentuale irrisoria dei genitori italiani (rappresentando di fatto circa 1 genitore su 700), mantenendo nonostante ciò grande influenza presso i media e il mondo della politica.
* L'organizzazione sostiene di rappresentare «un discreto numero di genitori sul territorio nazionale», dichiarando di avere 37.000 soci iscritti (al [[2007]]). Tali dati possono essere verificati in sede, pur non essendo di fatto pubblicati sul sito istituzionale. Stando a questi dati l'associazione rappresenta dunque una percentuale irrisoria dei genitori italiani (rappresentando di fatto circa 1 genitore su 700).

* Riguardo alla [[neutralità]] dell'organizzazione per quanto concerne le questioni politiche, appare contraddittorio l'esplicito invito del Moige all'astensione per il [[Referendum|referendum]] del [[12 giugno|12]]-[[13 giugno]] [[2005]] circa la [[Fecondazione|fecondazione]] assistita. L'associazione risponde che tale posizione è stata dettata da questioni di carattere etico e non politico [http://www.genitori.it/cgi-bin/download/moigeweb%20maggio%2005.pdf]; va però ricordato che l'astensione è stata, in questa occasione, la posizione ufficiale della [[Chiesa]] e della [[CEI]] nella campagna per il referendum.


* Riguardo alla [[neutralità]] dell'organizzazione per quanto concerne le questioni politiche, appare contraddittorio l'esplicito invito del Moige all'astensione per il [[Referendum abrogativi del 2005#Procreazione medicalmente assistita I|referendum del 12-13 giugno 2005 circa la fecondazione assistita]]<ref>[http://www.genitori.it/documento.asp?sotto=25&articolo=692 Referendum procreazione: o la vita o il vuoto. Il Moige chiede di astenersi, e vi spiega perchè.</ref>, posizione assunta ufficialmente anche dalla Chiesa cattolica e dalla [[CEI]]. Nello specifico, ha dichiato:
{{quote|La legge 40, pur non essendo una legge perfetta, al momento è l'unico argine contro un delirio di onnipotenza che tende a vedere la scienza non più come "arma" dell’intelligenza umana a servizio della vita ma come esercizio di potenza. [...] Dichiararsi per l'astensione, e mirare al fallimento del referendum, non significa essere contrari al mezzo referendario ma semplicemente non approvarne l'uso distorto che se ne fa. [...] Il rischio è che, grazie anche alla formulazione volutamente equivoca dei quesiti, il referendum porti a "buttare via il bambino insieme all'acqua sporca". Questa legge deve crescere e se necessario deve essere modificata per renderla migliore; mutilarla con il referendum, rendendola inutile, equivale invece a ricadere in un "Far West" dove tutto si può fare. [...]|[http://www.genitori.it/documento.asp?sotto=25&articolo=692 Referendum procreazione: o la vita o il vuoto.]}}
L'associazione risponde che tale posizione è stata dettata da questioni di carattere etico e non politico [http://www.genitori.it/cgi-bin/download/moigeweb%20maggio%2005.pdf];
* Nel corso di [[Educazione sessuale|educazione sessuale]] elaborato dalla biologa Leda Fiorillo ed ospitato sul sito dell'associazione, gli [[Omosessualità|omosessuali]] vengono indicati come persone affette da una «devianza sessuale», e il Moige stesso si è dichiarato spesso contrario a iniziative in favore dei diritti gay [http://www.genitori.it/documento.asp?sotto=37&articolo=947]. Il Moige risponde di conformarsi, sull'argomento, al pensiero di «numerosi ed affermati psicologi del mondo anglosassone ed americano, come il prof. [[Joseph Nicolosi]]». Nicolosi è cofondatore e direttore dell'Associazione Nazionale per la Ricerca e la Terapia dell'Omosessualità [[NARTH]], associazione che appartiene all'ala estremista [[cattolica]]-[[Teocon]]. Il testo di Nicolosi, ''Omosessualità, un nuovo approccio'' (''Studi Cattolici'' n. 525, [[Milano]], [[Sugarco]], [[2002]]), fa da riferimento per la posizione dell'associazione.
* Nel corso di [[Educazione sessuale|educazione sessuale]] elaborato dalla biologa Leda Fiorillo ed ospitato sul sito dell'associazione, gli [[Omosessualità|omosessuali]] vengono indicati come persone affette da una «devianza sessuale», e il Moige stesso si è dichiarato spesso contrario a iniziative in favore dei diritti gay [http://www.genitori.it/documento.asp?sotto=37&articolo=947]. Il Moige risponde di conformarsi, sull'argomento, al pensiero di «numerosi ed affermati psicologi del mondo anglosassone ed americano, come il prof. [[Joseph Nicolosi]]». Nicolosi è cofondatore e direttore dell'Associazione Nazionale per la Ricerca e la Terapia dell'Omosessualità [[NARTH]], associazione che appartiene all'ala estremista [[cattolica]]-[[Teocon]]. Il testo di Nicolosi, ''Omosessualità, un nuovo approccio'' (''Studi Cattolici'' n. 525, [[Milano]], [[Sugarco]], [[2002]]), fa da riferimento per la posizione dell'associazione.
{{Quote|Non solo, ma il far rientrare la condizione omosessuale nella categoria della normalità porta innegabilmente alla caduta dell’interesse scientifico verso una reale soluzione del problema.<br />Inoltre, se è vero, come gli studi dimostrano, che l’origine dell’omosessualità risiede sostanzialmente in fattori psicologici, è facile prevedere che questa condizione sia destinata ad aumentare continuamente sotto il nuovo influsso culturale della società attuale.<br /> Francamente questo è un aspetto che dovrebbe destare seria preoccupazione, sia pure a lunga scadenza, circa il mantenimento in vita della specie umana, o, quanto meno, della nostra civiltà! |Dal corso di Educazione sessuale del MOIGE, L'omosessualità (Parte III)}}
{{Quote|Non solo, ma il far rientrare la condizione omosessuale nella categoria della normalità porta innegabilmente alla caduta dell’interesse scientifico verso una reale soluzione del problema.<br />Inoltre, se è vero, come gli studi dimostrano, che l’origine dell’omosessualità risiede sostanzialmente in fattori psicologici, è facile prevedere che questa condizione sia destinata ad aumentare continuamente sotto il nuovo influsso culturale della società attuale.<br /> Francamente questo è un aspetto che dovrebbe destare seria preoccupazione, sia pure a lunga scadenza, circa il mantenimento in vita della specie umana, o, quanto meno, della nostra civiltà! |Dal corso di Educazione sessuale del MOIGE, L'omosessualità (Parte III)}}

Versione delle 23:44, 7 set 2007

Il Moige, acronimo per Movimento italiano genitori, è un'associazione di promozione sociale impegnata nell'ambito sociale ed educativo; le sue attività sono rivolte alla tutela dei diritti dei genitori e dei minori. Aderisce all'EPA - European Parenting Association, federazione europea che raggruppa le più rappresentative organizzazioni di genitori.

L'associazione dichiara di rappresentare 35.000 soci[1]

Finalità

Lo scopo sociale del Moige consiste nello svolgimento di una azione "apartitica e aconfessionale" «per la promozione e la tutela dei diritti dei genitori e dei minori nell'ambito della vita sociale». Nel contempo il Moige si propone di «aiutare ed orientare i genitori nel loro importante e delicato compito educativo».

Il Moige nacque circa 10 anni fa dall'iniziativa di un gruppo di genitori che si posero l'obiettivo di costituirsi come mediatori di un ampio confronto di idee, proposte e necessità poste dai genitori stessi, in modo da trasformarsi in interlocutori istituzionali capaci di manifestare tali segnalazioni in modo concreto nei confronti di enti pubblici e privati.

Le aree di intervento nelle quali attualmente l'associazione è coinvolta riguardano:

  • televisione e cinema
  • scuola
  • prevenzione della pedofilia
  • salute
  • internet e nuovi media

Iniziative sociali

Tra le iniziative sociali in cui il Moige è attualmente impegnato a livello nazionale si distinguono:

  • campagne di informazione sulla prevenzione della meningite
  • campagne di prevenzione del fumo minorile
  • divulgazione di informazioni sul tema dell'anoressia e della bulimia
  • osservatorio tv
  • campagne informative per promuovere un corretto stile di vita ed alimentare nei confronti dei minori
  • il web per amico

Altro fronte importante nell'attività dell'associazione è quello della prevenzione pedofilia. Il Moige propone il suo impegno direttamente presso le scuole elementari mediante un teatro itinerante di burattini. L'iniziativa, secondo i portavoce della associazione, «sta riscontrando consensi positivi riguardo soprattutto l'efficacia e la competenza con la quale temi di così grande importanza vengono trattati». In alcuni casi le azioni del Moige sono state supportate da sponsor industriali.

Aspetti controversi

Il Moige, nonostante le sue finalità di intervento, anche a causa della sua esposizione mediatica ha subito notevoli critiche da parte di coloro che ritengono la sua organizzazione poco conforme a criteri di trasparenza e democrazia interna; inoltre è stata avviata una petizione per abolire i poteri decisionali del Moige riguardo censure e programmazioni televisivo-cinematografiche.[2] Ciononostante, l'azione del Moige trova sostenitori tra coloro che ritengono l'opera dell'associazione utile nell'ambito dei temi riguardanti la famiglia e l'educazione.

Di seguito alcuni degli altri temi che hanno suscitato critiche nei confronti del Moige:

  • Nonostante si definisca aconfessionale, i valori e i contenuti ideologici sostenuti dal Moige sono tipici di un'associazione di stampo cattolico. Se ne troverebbe conferma in documenti relativi ad argomenti come la sessualità o la famiglia, documenti che rispecchierebbero con notevole fedeltà le dottrine dell'ala più conservatrice della Chiesa cattolica. L'associazione sostiene invece di non aderire a federazioni di associazioni cattoliche e di non avere mai avuto contatti con realtà cattoliche, né udienze pontificie. Il Moige sostiene inoltre che nei suoi documenti mai si farebbe riferimento a tali dottrine e che le posizioni proposte hanno sempre una valenza scientifica. Negli statuti e nei documenti del sito istituzionale non è messa in evidenza l'appartenenza ad alcuna confessione religiosa.
  • L'organizzazione sostiene di rappresentare «un discreto numero di genitori sul territorio nazionale», dichiarando di avere 37.000 soci iscritti (al 2007). Tali dati possono essere verificati in sede, pur non essendo di fatto pubblicati sul sito istituzionale. Stando a questi dati l'associazione rappresenta dunque una percentuale irrisoria dei genitori italiani (rappresentando di fatto circa 1 genitore su 700).

«La legge 40, pur non essendo una legge perfetta, al momento è l'unico argine contro un delirio di onnipotenza che tende a vedere la scienza non più come "arma" dell’intelligenza umana a servizio della vita ma come esercizio di potenza. [...] Dichiararsi per l'astensione, e mirare al fallimento del referendum, non significa essere contrari al mezzo referendario ma semplicemente non approvarne l'uso distorto che se ne fa. [...] Il rischio è che, grazie anche alla formulazione volutamente equivoca dei quesiti, il referendum porti a "buttare via il bambino insieme all'acqua sporca". Questa legge deve crescere e se necessario deve essere modificata per renderla migliore; mutilarla con il referendum, rendendola inutile, equivale invece a ricadere in un "Far West" dove tutto si può fare. [...]»

L'associazione risponde che tale posizione è stata dettata da questioni di carattere etico e non politico [1];

  • Nel corso di educazione sessuale elaborato dalla biologa Leda Fiorillo ed ospitato sul sito dell'associazione, gli omosessuali vengono indicati come persone affette da una «devianza sessuale», e il Moige stesso si è dichiarato spesso contrario a iniziative in favore dei diritti gay [2]. Il Moige risponde di conformarsi, sull'argomento, al pensiero di «numerosi ed affermati psicologi del mondo anglosassone ed americano, come il prof. Joseph Nicolosi». Nicolosi è cofondatore e direttore dell'Associazione Nazionale per la Ricerca e la Terapia dell'Omosessualità NARTH, associazione che appartiene all'ala estremista cattolica-Teocon. Il testo di Nicolosi, Omosessualità, un nuovo approccio (Studi Cattolici n. 525, Milano, Sugarco, 2002), fa da riferimento per la posizione dell'associazione.

«Non solo, ma il far rientrare la condizione omosessuale nella categoria della normalità porta innegabilmente alla caduta dell’interesse scientifico verso una reale soluzione del problema.
Inoltre, se è vero, come gli studi dimostrano, che l’origine dell’omosessualità risiede sostanzialmente in fattori psicologici, è facile prevedere che questa condizione sia destinata ad aumentare continuamente sotto il nuovo influsso culturale della società attuale.
Francamente questo è un aspetto che dovrebbe destare seria preoccupazione, sia pure a lunga scadenza, circa il mantenimento in vita della specie umana, o, quanto meno, della nostra civiltà!»

  • La notevole ed efficace pressione che l'associazione esercita sui media, ha fatto sì che il Moige agisse di fatto in modo diretto sui palinsesti televisivi italiani, imponendo orari di trasmissione specifici e censure per alcuni programmi. Esempio evidente è stato il boicottaggio degli spazi pubblicitari del programma di Italia Uno Bisturi con Platinette e Veronica Pivetti, tanto che il programma ha visto quasi eliminare gli spot al suo interno e di conseguenza non è più stato riproposto [3] [4]. Altri interventi che hanno creato sconcerto ed indignazione da parte di numerosi utenti televisivi sono lo spostamento della serie televisiva South Park in tarda serata ovvero a notte fonda[5], l'aggressiva polemica dell'associazione riguardo la programmazione della serie TV Will & Grace e I fantastici cinque (che trattano in forma di commedia i temi dell'omosessualità) [6], la presentazione dell'esecuzione di un condannato a morte [7] , nonché la censura ottenuta di fatto dal Moige [8] nei confronti di programmi destinati ai bambini, come le serie televisive di animazione giapponesi o i serial americani (che spesso sono originariamente indirizzate a pubblico di adolescenti o di adulti). Il Moige si è anche opposto alla trasmissione del film Lolita di Adrian Lyne, remake del film di Stanley Kubrick; l'associazione ha anche attivamente operato per impedire la programmazione di Eyes Wide Shut, capolavoro del regista statunitense [9]. L'associazione è nuovamente tornata all'attacco per impedire il passaggio di tale film su Canale 5. Nell'articolo [10] si usano espressioni come abusare dell’emotività dei minori oppure Un film come questo, pieno di immagini inquietanti, orgiastiche, nudi e abuso di sostanze stupefacenti non è certo adatto ad un pubblico di minori, dando per scontato che il suddetto minore non venga controllato dai genitori, i quali dovrebbero impedire che il figlio guardi un programma marchiato da un bollino rosso. Tuttavia, in piena fascia protetta o in prima serata (e senza alcun bollino), continuano ad andare in onda programmi come Studio Aperto o Lucignolo, che ricorrono al nudo, anche integrale, senza alcuna finalità artistica o informativa, e mostrano immagini di giovani che, per divertirsi, fanno ampio uso di alcolici.
  • Secondo alcuni commentatori[senza fonte] anziché suggerire ai genitori un uso consapevole del mezzo televisivo, grazie al quale educare il bambino a considerarlo una finestra aperta sia sugli aspetti belli che quelli sgradevoli del mondo esterno, il Moige si prefiggerebbe di trasformare lo stesso in un mezzo che possa trasmettere solo immagini "adatte ai minori" attraverso un'opera censoria basata su una precisa linea di moralizzazione tradizionalista, volta a nascondere tutto ciò che è ritenuto sgradevole o non condivisibile in base alle proprie idee. Quelli che criticano l'associazione, pensano che questa selezione dovrebbe essere attuata dai genitori stessi, i quali dovrebbero educare il proprio figlio a vedere, capire e affrontare il negativo presente nella società (violenza, guerra, volgarità, ingiustizia) secondo i tempi e i modi che ritengono più adatti. Secondo queste critiche, con le sue censure il Moige non aiuta i genitori a educare i figli, ma tenta di sostituirsi a loro, imponendo a tutti i telespettatori scelte discutibili, che limitano (o cancellano) la libertà di scegliere da parte di chi invece sa usufruire correttamente del mezzo televisivo.
  • Poiché il Moige ritiene che la TV, in determinate fasce orarie, deve poter essere seguita da un bambino senza richiedere il controllo dei genitori, le sue critiche, ufficialmente frutto di segnalazioni da parte di genitori, si accaniscono spesso contro cartoni animati, sport ritenuti violenti (es Wrestling), film, spot, spesso con motivazioni contraddittorie e perfino grottesche. Molte volte ha intentato (con successo) azioni legali contro dei telegiornali, colpevoli di aver mostrato immagini non adatte ai bambini,pur se giustificate dalla notizia che dovevano descrivere. Tuttavia, durante la fascia protetta, su vari canali continuano ad andare in onda soap opera, reality show, talk show in cui si possono vedere scene e contenuti non adatti ai minori. Secondo i critici, l'associazione ignorerebbe, forse per motivi di convenienza, il fatto che molti bambini seguono passivamente questi programmi, a volte anche da soli. Tuttavia l'associazione esercita pressioni anche relativamente a trasmissioni al di fuori della fascia protetta, quando invece il bambino dovrebbe essere seguito dai genitori. Essa ritiene insufficiente il metodo dei bollini con cui vengono evidenziati i film adatti ai minori, affermando che in qualunque momento (anche a tarda sera) un bambino potrebbe assistere an un programma non adatto ed esserne traumatizzato. In ossequio a questa opinione, peraltro di dubbio fondamento, molti film, anche di notevole valore, vengono trasmessi in seconda serata oppure subiscono tagli di molte scene di sesso o particolarmente violente, anche significative e artistiche; in questo modo opere di qualità sono stravolte (è il caso di Shining, dove la Rai tagliò le scene più cruente). Alcuni dei registi maggiormente penalizzati da queste censure sono stati Stanley Kubrick e Quentin Tarantino i cui film sono spesso caratterizzati da forte violenza, scene di sesso e turpiloquio, ma sono ritenuti di indubbio valore artistico.
  • Un pregiudizio molto diffuso considera i cartoni animati come un prodotto destinato esclusivamente ai bambini, e che pertanto deve rispettare certi canoni di linguaggio e di contenuto. I Simpsons sono riusciti, anche se parzialmente, a far cadere questa convinzione, radicata ancora, tuttavia, nei confronti dei prodotti di animazione, in particolare giapponesi. Alcuni anime, pur essendo destinati ad un pubblico più maturo, sono quindi censurati tagliando scene ritenute sconvenienti, per adattarli a presunto pubblico minorenne cui in realtà essi non sono affatto rivolti. I casi più evidenti sono visibili in molte puntate di Sailor Moon (esempi: tagli sulle puntate, rimpiazzati da flashback per allungare gli episodi, ma sopratutto il caso di personaggi che da donne diventano uomini per evitare argomenti omosessuali sui personaggi principali della serie, Milena e Heles, e anche sulle SuperSailor, che nella versione originale si trasformano da uomini a donne, più avanti nella serie, gli sceneggiatori si sono inventati la storia delle "sorelle gemelle", e quindi considerati come "confusione sull'orientamento sessuale degli spettatori"), "Piccoli problemi di cuore" (la storia del tradimento tra dei personaggi nella serie), Lupin III, È quasi magia Johnny (completamente censurato per la TV, ma ridoppiato senza censure per l' home video), One Piece e Dragon Ball (ad esempio quando Goku bambino si mostra nudo, o quando il Genio Delle Tartarughe getta spruzzi di sangue dal naso, scena che rappresenta l'eccitazione sessuale); paradossalmente, molti anni fa, la serie di Dragon Ball è andata in onda su canali regionali priva di qualunque censura. Recentemente le pressioni del Moige hanno costretto Italia 1 a spostare i Griffin in seconda serata [11], proprio perché, essendo un cartone animato, si era portati a considerarlo come un programma per bambini, nonostante, da ormai 10 anni, la fascia oraria 14,30-15,00 di Italia 1 sia riservata a cartoni animati "scorretti" (Simpsons, Futurama, Duckman e gli stessi Griffin). Al contrario sui canali di SKY, i Griffin vengono regolarmente trasmessi in diversi orari, anche durante il giorno e senza censura. Secondo i critici dell'operato del Moige [senza fonte], i cartoni di produzione statunitense della Warner Bros. e dell'Hanna & Barbera, pur presentando scene di violenza anche molto cruente (es Wile E. Coyote e Road Runner o Tom & Jerry, dove spesso si vedono usare armi da fuoco, esplosivi e oggetti affilati in azioni che potrebbero essere emulate dai bambini più piccoli), sono incomprensibilmente immuni da critiche da parte del movimento.
  • Uno dei casi più emblematici dell'attivismo del Moige, è stato il suo intervento di censura nei confronti dello spot televisivo in cui compare il pornoattore Rocco Siffredi che passeggia in mezzo a decine di ragazze colte in atteggiamento provocante. L'attore, vantandosi di "averle provate tutte" sgranocchia patatine da un sacchetto, e alla fine compare uno slogan in cui vi è un evidente doppio senso basato sulla parola "patatina", accentuato dalla presenza di un attore di film hard. Al di là dei giudizi estetici sullo spot, non vi comparivano scene di sesso, di nudo o parolacce, solo alcune donne vestite in maniera appariscente. Secondo il Moige, invece, la presenza stessa dell'attore Rocco Siffredi era elemento disturbante, sconveniente nei confronti dei bambini; il Moige non ha tuttavia mai spiegato il motivo per cui un bambino dovrebbe conoscere la storia artistica di Rocco Siffredi, a meno che non siano gli stessi genitori a illustrargliela. La censura dello spot fu oggetto di dibattito sulla libertà di espressione, creando in realtà una maggiore attenzione del pubblico attorno allo stesso. In modo molto provocatorio, la ditta produttrice, dopo poco tempo, ha trasmesso nuovamente lo spot; le scene mostrate sono esattamente le stesse, ma questa volta Siffredi non dice neanche una parola e non compare lo slogan incriminato ma un molto più asettico «Quelli della patatina».
  • Un altro programma che ha subito attacchi violenti da parte dell'associazione è stato Smackdown, trasmissione settimanale dedicata al wrestling. Il Moige critica la violenza dei combattimenti e in particolare l'apparente comportamento anti-sportivo dei lottatori, portati da esigenze di copione a colpirsi alle spalle e aggredirsi con oggetti come sedie e tavoli, anche al di fuori del ring. Il Moige sostiene che un bambino potrebbe ferirsi tentando di imitare le acrobazie dei propri idoli, anche se il programma più volte mostra una scritta che intima agli spettatori di non emulare le mosse dei lottatori, accompagnandola da immagini dei loro infortuni più gravi; tale consiglio viene ripetuto ad alta voce dagli stessi commentatori. Quanto alla violenza, è stato ribadito anche dagli stessi commentatori che gli atleti del wrestling sono degli stuntman, allenati a sferrare e incassare i colpi senza farsi male se non addirittura a fingere le proprie mosse( anche se, ogni tanto, può capitare che un atleta si faccia male sul serio per aver sbagliato una mossa). È curioso che il Moige si accorga della "pericolosità" di questi fenomeni solo quando diventano estremamente popolari. Il wrestling, in Italia, va in onda dai primi anni '90, ma non si sono mai registrati particolari incidenti dovuti a tentativi di emulazione; nel periodo delle critiche a Smackdown, i media hanno però pubblicizzato alcuni fatti di violenza riguardanti adolescenti (come risse, aggressioni o incidenti sfiorati) associandoli in modo opinabile al programma e il Moige ne ha approfittato per continuare la propria campagna. Negli ultimi mesi di programmazione, Smackdown! dal preserale del sabato, è stato spostato al mattino, ma il passaggio è più imputabile ad un calo di popolarità del programma e del fenomeno wrestling, che invece negli anni 2004 e 2005 era diventato un fenomeno di massa. Tuttavia, dopo il caso Chris Benoit, Italia 1 ha deciso di rinunciare ad un «contenuto pregiato» del suo palinsesto poiché «quando poi la cronaca nera più efferata contamina la nostra proposta, allora Italia uno non ci sta più». [12]
  • Il fatto che MTV e Sky siano pressoché immuni da censure e cancellazioni (gli anime e i telefilm vanno in onda in versione integrale, sconsigliandone la visione ai minori o al pubblico più sensibile), ha fatto sorgere molti dubbi su quanto Rai e Mediaset impongano le loro scelte e quanto, invece, assecondino le richieste del Moige (e di gruppi analoghi con minore influenza), per motivi di audience o semplicemente per evitare ritorsioni e azioni legali (come ammesso dal responsabile dei cartoni animati di Italia 1, la cui iniziativa di autocensura è giunta al punto di eliminare preventivamente temi "scabrosi" come le prime mestruazioni di una delle protagoniste di una serie animata intitolata "Temi d'amore tra i banchi di scuola").
  • Non sono rari infine gli attacchi verso i videogiochi, colpevoli di essere troppo violenti o espliciti in tema di sesso, nonostante questi abbiano già un loro sistema di valutazione, che ne disciplina la vendita ai minorenni. Alcuni dei videogiochi più criticati sono stati Mafia e i vari episodi di Grand Theft Auto [13]. Il primo caso è emblematico, perché il gioco è accusato di esaltare un presunto lato buono della Mafia; in esso il protagonista, secondo questa interpretazione, riuscirebbe a riscattare una vita di fallimenti, diventando un ricco e rispettato mafioso. Il personaggio di Don Salieri, che prende sotto la sua ala protettrice il protagonista della storia, sarebbe quindi descritto come un buon uomo, che, in cambio di soldi, garantisce protezione al suo quartiere liberandolo dalla criminalità; la sua gente lo rispetterebbe, perciò, senza temerlo. Tuttavia la trama non è affatto questa e questo errore di interpretazione può commetterlo chi abbia giocato solo le prime due o tre missioni (il gioco ne ha circa 20) o non abbia letto le recensioni specializzate, scritte da chi invece lo ha completato fino in fondo. La saga di GTA invece si riferisce esplicitamente ad un pubblico adulto, come indicato anche sulle copertine e sui CD stessi, per cui non avrebbe senso censurare per riguardo verso i minori un titolo esplicitamente dedicato ai maggiorenni. Inoltre gli stesso giochi, nella schermata iniziale, ricordano che si tratta di pura finzione e non si vuole in alcun modo esaltare certi comportamenti.

Voci correlate

Collegamenti esterni