Coordinate: 42°05′32.97″N 13°11′41.15″E

Tremonti (Tagliacozzo): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pil56-bot (discussione | contributi)
m smistamento lavoro sporco e fix vari
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: passaggio degli url da HTTP a HTTPS
Riga 38: Riga 38:
[[File:Tremonti pan2016c.jpg|thumb|Panoramica di Tremonti]]
[[File:Tremonti pan2016c.jpg|thumb|Panoramica di Tremonti]]


L'origine del borgo risale all'epoca dell'[[incastellamento]] medievale quando vennero innalzate le mura della fortezza completata tra il XIII e il XIV secolo dalla famiglia [[Orsini]] a cui appartennero le numerose terre della [[Conti dei Marsi|contea dei Marsi]] e del ducato di [[Tagliacozzo]]<ref>{{cita web|url=http://www.academia.edu/5522188/I_primi_signori_di_Tagliacozzo_e_dei_castelli_limitrofi_in_Aequa_XII_41_giugno_2010_pp._7-13|titolo=I primi signori di Tagliacozzo e dei castelli limitrofi|autore=Alessandro Fiorillo|editore=academia.edu|data=giugno 2010|pagine=7-13|accesso=14 ottobre 2016}}</ref>. Il castello di Tremonti venne edificato in posizione strategica e in contatto visivo con le analoghe strutture militari come quelle limitrofe di [[Roccacerro]] e [[Pagliara dei Marsi|Girifalco]] e quelle situate più in basso di Tagliacozzo e [[San Donato (Tagliacozzo)|San Donato]]<ref>{{cita web|url=http://sandonatoditagliacozzo.it/il-castello/|titolo=Il Castello|autore=Daniele Di Cola|autore2=Ginevra Odone|editore=sandonatoditagliacozzo.it|accesso=14 ottobre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161018215744/http://sandonatoditagliacozzo.it/il-castello/|dataarchivio=18 ottobre 2016}}</ref>. Svolse un ruolo di tipo difensivo oltre che di controllo, in particolare dei confini [[marsica]]ni tra il [[regno di Napoli]] e lo [[Stato Pontificio]]<ref name="Pasqualone">{{cita|Pasqualone, 1996|p. 15.}}</ref>.
L'origine del borgo risale all'epoca dell'[[incastellamento]] medievale quando vennero innalzate le mura della fortezza completata tra il XIII e il XIV secolo dalla famiglia [[Orsini]] a cui appartennero le numerose terre della [[Conti dei Marsi|contea dei Marsi]] e del ducato di [[Tagliacozzo]]<ref>{{cita web|url=https://www.academia.edu/5522188/I_primi_signori_di_Tagliacozzo_e_dei_castelli_limitrofi_in_Aequa_XII_41_giugno_2010_pp._7-13|titolo=I primi signori di Tagliacozzo e dei castelli limitrofi|autore=Alessandro Fiorillo|editore=academia.edu|data=giugno 2010|pagine=7-13|accesso=14 ottobre 2016}}</ref>. Il castello di Tremonti venne edificato in posizione strategica e in contatto visivo con le analoghe strutture militari come quelle limitrofe di [[Roccacerro]] e [[Pagliara dei Marsi|Girifalco]] e quelle situate più in basso di Tagliacozzo e [[San Donato (Tagliacozzo)|San Donato]]<ref>{{cita web|url=http://sandonatoditagliacozzo.it/il-castello/|titolo=Il Castello|autore=Daniele Di Cola|autore2=Ginevra Odone|editore=sandonatoditagliacozzo.it|accesso=14 ottobre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161018215744/http://sandonatoditagliacozzo.it/il-castello/|dataarchivio=18 ottobre 2016}}</ref>. Svolse un ruolo di tipo difensivo oltre che di controllo, in particolare dei confini [[marsica]]ni tra il [[regno di Napoli]] e lo [[Stato Pontificio]]<ref name="Pasqualone">{{cita|Pasqualone, 1996|p. 15.}}</ref>.


Nel [[Basso Medioevo]] il paese risultò governato da diversi feudatari, tra questi Teodino, figlio di Oderisio della famiglia De Pontibus<ref>{{cita web|url=http://cittadellegrotte.it/?p=288|titolo=Comune di Sante Marie. La storia|editore=cittadellegrotte.it|accesso=13 ottobre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160421044035/http://cittadellegrotte.it/?p=288|dataarchivio=21 aprile 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.lumenassociazione.it/LinkClick.aspx?fileticket=HNH4y1Xl8Ak%3D&tabid=468&mid=1500|titolo=Notizie storiche sul ducato di Tagliacozzo e sulle sue terre|autore=Alessandro Paoluzi|editore=lumenassociazione.it|pagina=18|accesso=13 ottobre 2016}}</ref>, legata ai [[Conti dei Marsi|conti Berardi]]<ref>{{cita web|url=http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2013/02/24/news/berardi-il-dominio-di-una-famiglia-per-piu-di-due-secoli-1.6595667|titolo=Berardi, il dominio di una famiglia per più di due secoli|autore=Nino Motta|editore=Il Centro|data=23 febbraio 2013|accesso=13 ottobre 2016}}</ref>. Lo storico [[Muzio Febonio]] nella sua opera ''Historiae Marsorum'' ha riportato che Tremonti venne governata da ben cinque signori<ref>{{cita|Febonio, 1678|lib. III, cap. II, p. 119.}}</ref>. Dalla prima metà del XIV secolo agli ultimi anni di quello successivo gli [[Orsini]] esercitarono la propria signoria nel territorio del ducato di Tagliacozzo<ref>{{cita web|url=http://castelliere.blogspot.it/2013/07/il-castello-di-lunedi-1-luglio.html|titolo=Il castello di Tremonti|editore=castelliere.blogspot.it|data=1º luglio 2013|accesso=14 ottobre 2016}}</ref>, mentre alcuni documenti di [[Federico I di Napoli]] datati a cominciare dal 1495 attestano il controllo del territorio in favore di [[Fabrizio I Colonna]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.avezzano.aq.it/pagina3927_orsini-e-colonna.html|titolo=L'età Medievale - Orsini e Colonna|autore=Giuseppe Grossi|editore=Comune di Avezzano|accesso=13 ottobre 2016}}</ref>. La [[Colonna (famiglia)|famiglia Colonna]] mantenne il possesso del ducato di Tagliacozzo e di [[Albe (Massa d'Albe)|Albe]] per più di tre secoli<ref>{{cita web|url=http://www.ecostat.unical.it/Piccioni/Pubblicazioni/Pubs%20PDF/Piccioni%202004.%20Insediamenti%20Marsica%20a%20Tagliacozzo.pdf|titolo=Aspetti del popolamento e del ruolo urbano di Tagliacozzo nella Marsica di età vicereale|autore=Luigi Piccioni|editore=Ecostat.unical.it|accesso=3 maggio 2017}}</ref>.
Nel [[Basso Medioevo]] il paese risultò governato da diversi feudatari, tra questi Teodino, figlio di Oderisio della famiglia De Pontibus<ref>{{cita web|url=http://cittadellegrotte.it/?p=288|titolo=Comune di Sante Marie. La storia|editore=cittadellegrotte.it|accesso=13 ottobre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160421044035/http://cittadellegrotte.it/?p=288|dataarchivio=21 aprile 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.lumenassociazione.it/LinkClick.aspx?fileticket=HNH4y1Xl8Ak%3D&tabid=468&mid=1500|titolo=Notizie storiche sul ducato di Tagliacozzo e sulle sue terre|autore=Alessandro Paoluzi|editore=lumenassociazione.it|pagina=18|accesso=13 ottobre 2016}}</ref>, legata ai [[Conti dei Marsi|conti Berardi]]<ref>{{cita web|url=http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2013/02/24/news/berardi-il-dominio-di-una-famiglia-per-piu-di-due-secoli-1.6595667|titolo=Berardi, il dominio di una famiglia per più di due secoli|autore=Nino Motta|editore=Il Centro|data=23 febbraio 2013|accesso=13 ottobre 2016}}</ref>. Lo storico [[Muzio Febonio]] nella sua opera ''Historiae Marsorum'' ha riportato che Tremonti venne governata da ben cinque signori<ref>{{cita|Febonio, 1678|lib. III, cap. II, p. 119.}}</ref>. Dalla prima metà del XIV secolo agli ultimi anni di quello successivo gli [[Orsini]] esercitarono la propria signoria nel territorio del ducato di Tagliacozzo<ref>{{cita web|url=https://castelliere.blogspot.it/2013/07/il-castello-di-lunedi-1-luglio.html|titolo=Il castello di Tremonti|editore=castelliere.blogspot.it|data=1º luglio 2013|accesso=14 ottobre 2016}}</ref>, mentre alcuni documenti di [[Federico I di Napoli]] datati a cominciare dal 1495 attestano il controllo del territorio in favore di [[Fabrizio I Colonna]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.avezzano.aq.it/pagina3927_orsini-e-colonna.html|titolo=L'età Medievale - Orsini e Colonna|autore=Giuseppe Grossi|editore=Comune di Avezzano|accesso=13 ottobre 2016}}</ref>. La [[Colonna (famiglia)|famiglia Colonna]] mantenne il possesso del ducato di Tagliacozzo e di [[Albe (Massa d'Albe)|Albe]] per più di tre secoli<ref>{{cita web|url=http://www.ecostat.unical.it/Piccioni/Pubblicazioni/Pubs%20PDF/Piccioni%202004.%20Insediamenti%20Marsica%20a%20Tagliacozzo.pdf|titolo=Aspetti del popolamento e del ruolo urbano di Tagliacozzo nella Marsica di età vicereale|autore=Luigi Piccioni|editore=Ecostat.unical.it|accesso=3 maggio 2017}}</ref>.


Il primo catasto di Tremonti risale al 1674<ref>{{cita web|url=http://docplayer.it/17357421-Documento-tante-storie-i-catasti-antichi-di-tagliacozzo-raccontano-comune-di-tagliacozzo.html|titolo=Un documento tante storie. I catasti antichi di Tagliacozzo raccontano|editore=DocPlayer.it|pagina=22|accesso=14 ottobre 2016}}</ref>, mentre lo stemma storico del paese raffigura tre cime al centro di un campo argentato<ref>{{cita|Bonanni, 1984|vol. I, p. 32.}}</ref> attestando l'autonomia di cui poté godere il centro, mentre a seguito dell'[[Leggi eversive della feudalità|eversione feudale]] venne incluso nel territorio comunale di Tagliacozzo<ref>{{cita web|url=http://asciatopo.xoom.it/ammi_aq.html|titolo=Geo-storia amministrativa d'Abruzzo. Provincia di Abruzzo Ulteriore II o dell'Aquila. Area Marsicana|autore=Antonio Sciarretta|editore=Antonio Sciarretta's Toponymy|accesso=22 luglio 2017}}</ref>.
Il primo catasto di Tremonti risale al 1674<ref>{{cita web|url=http://docplayer.it/17357421-Documento-tante-storie-i-catasti-antichi-di-tagliacozzo-raccontano-comune-di-tagliacozzo.html|titolo=Un documento tante storie. I catasti antichi di Tagliacozzo raccontano|editore=DocPlayer.it|pagina=22|accesso=14 ottobre 2016}}</ref>, mentre lo stemma storico del paese raffigura tre cime al centro di un campo argentato<ref>{{cita|Bonanni, 1984|vol. I, p. 32.}}</ref> attestando l'autonomia di cui poté godere il centro, mentre a seguito dell'[[Leggi eversive della feudalità|eversione feudale]] venne incluso nel territorio comunale di Tagliacozzo<ref>{{cita web|url=http://asciatopo.xoom.it/ammi_aq.html|titolo=Geo-storia amministrativa d'Abruzzo. Provincia di Abruzzo Ulteriore II o dell'Aquila. Area Marsicana|autore=Antonio Sciarretta|editore=Antonio Sciarretta's Toponymy|accesso=22 luglio 2017}}</ref>.

Versione delle 02:55, 5 mag 2019

Tremonti
frazione
Tremonti – Veduta
Tremonti – Veduta
Spunto del borgo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
ComuneTagliacozzo
Territorio
Coordinate42°05′32.97″N 13°11′41.15″E
Altitudine1 060 m s.l.m.
Abitanti54[1] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale67069
Prefisso0863
Fuso orarioUTC+1
TargaAQ
Nome abitantitremontani
Patronosant'Antonio di Padova
Giorno festivoagosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tremonti
Tremonti

Tremonti è una frazione di poche decine di abitanti del comune abruzzese di Tagliacozzo, in provincia dell'Aquila. Durante i mesi estivi la località si ripopola con il ritorno degli emigranti e dei villeggianti.

Geografia fisica

Il borgo, situato a 1 060 m s.l.m., è abbarbicato alle pendici del monte Pietra Pizzuta ed è circondato dai monti Bove e Palombara facenti parte della catena dei monti Carseolani[2]. I ruderi del castello medievale situati poco più in alto oltre la gola di Serre Piane a circa 1 123 m s.l.m. dominano le sottostanti valli Macina, del Pantano e di Pratolungo che separano Sante Marie da Tagliacozzo.

Il paese confina a nord con la riserva naturale regionale Grotte di Luppa, a nord-nord ovest con il territorio comunale di Carsoli, a sud con la frazione di Roccacerro e ad est con San Giovanni di Sante Marie.

Dista circa 88 chilometri da Roma[3], 63 dall'Aquila[3], 25 da Avezzano[3] e circa otto chilometri dal capoluogo comunale[3].

Origini del nome

Il nome del borgo appare nel Catalogo dei Baroni redatto durante la seconda metà del XII secolo con il nome di "Entremontibus" o "Tremontibus in Marsi"[4], successivamente in alcuni documenti storici ed ecclesiastici venne denominato "Inter Montes"[5], "Intromonti" (Mario Cartaro, carta dell'Abruzzo Ulteriore del 1613), "Intramonti"[6][7], "Tra monti"[8] o "Tremonte"[9].

Storia

Ruderi del castello Orsini
Panoramica di Tremonti

L'origine del borgo risale all'epoca dell'incastellamento medievale quando vennero innalzate le mura della fortezza completata tra il XIII e il XIV secolo dalla famiglia Orsini a cui appartennero le numerose terre della contea dei Marsi e del ducato di Tagliacozzo[10]. Il castello di Tremonti venne edificato in posizione strategica e in contatto visivo con le analoghe strutture militari come quelle limitrofe di Roccacerro e Girifalco e quelle situate più in basso di Tagliacozzo e San Donato[11]. Svolse un ruolo di tipo difensivo oltre che di controllo, in particolare dei confini marsicani tra il regno di Napoli e lo Stato Pontificio[12].

Nel Basso Medioevo il paese risultò governato da diversi feudatari, tra questi Teodino, figlio di Oderisio della famiglia De Pontibus[13][14], legata ai conti Berardi[15]. Lo storico Muzio Febonio nella sua opera Historiae Marsorum ha riportato che Tremonti venne governata da ben cinque signori[16]. Dalla prima metà del XIV secolo agli ultimi anni di quello successivo gli Orsini esercitarono la propria signoria nel territorio del ducato di Tagliacozzo[17], mentre alcuni documenti di Federico I di Napoli datati a cominciare dal 1495 attestano il controllo del territorio in favore di Fabrizio I Colonna[18]. La famiglia Colonna mantenne il possesso del ducato di Tagliacozzo e di Albe per più di tre secoli[19].

Il primo catasto di Tremonti risale al 1674[20], mentre lo stemma storico del paese raffigura tre cime al centro di un campo argentato[21] attestando l'autonomia di cui poté godere il centro, mentre a seguito dell'eversione feudale venne incluso nel territorio comunale di Tagliacozzo[22]. A seguito della proclamazione della Repubblica Napoletana alcune unità militari borboniche sconfitte dai francesi si rifugiarono a Tagliacozzo e successivamente prelevarono da Tremonti tre cittadini che vennero giustiziati a fondovalle[23].

In particolare tra il XIX e il XX secolo i cittadini residenti vivevano a Tremonti solo per pochi mesi, mentre durante l'inverno si spostavano con le greggi dando vita alla transumanza verso l'Agro romano[24].

Il paese fu gravemente danneggiato dal terremoto della Marsica del 1915 che all'alba del 13 gennaio causò vittime e distruzione in tutto il territorio marsicano e in diverse province del centro Italia[25].

Il 23 gennaio 1944, durante la seconda guerra mondiale, la via Tiburtina Valeria tra Marsia e Roccacerro subì un grave bombardamento da parte delle forze alleate[26].

Tremonti subì, specie durante il XX secolo, il fenomeno dell'emigrazione passando dai 541 residenti nel censimento del 1881[27] alle poche decine di abitanti del secolo successivo[28].

Monumenti e luoghi d'interesse

Chiesa di Sant'Antonio di Padova

Architetture religiose

  • Chiesa di Sant'Antonio di Padova originariamente dedicata a san Michele arcangelo[29]. A navata unica con soffitto cassettonato presentava fino ai primi decenni del Novecento un organo a canne che poggiava su un loggione in legno[30][31].
  • Chiesa scomparsa della Beata Maria Vergine di Loreto, dedicata nel corso del Settecento a san Luigi Gonzaga e detta "del Calvario" dal cui sito ha inizio il percorso della Via Crucis composto dai ruderi delle 14 cappelle in muratura. La chiesa a seguito della chiusura al culto venne abbandonata e demolita nel 2002 per questioni di sicurezza. Sono visibili i ruderi che tracciano la pianta dell'edificio sacro e delle cappelle, poste lungo il sentiero che conduce al castello.
  • Chiesa scomparsa di San Pietro Apostolo, era situata all'ingresso del paese nei pressi del monumento ai caduti delle guerre e del fontanile del 1864. Gravemente danneggiata dal terremoto della Marsica del 1915 venne successivamente demolita, la campana venne spostata nel campanile della chiesa di Tubione di Sante Marie[32][33].
  • Ruderi del monastero di San Benedetto che era situato vicino alla fonte del Visco, ben collegato con il monastero di San Giovanni in Barri, situato sul versante abruzzese della Val de' Varri, nel contemporaneo comune di Sante Marie, dove visse gli ultimi anni della sua esistenza Tommaso da Celano[4].
  • Cappella rupestre della Santissima Trinità.

Architetture militari

Ruderi del castello visti da Serre Piane
  • Ruderi del castello Orsini: le mura del forte risalgono tra l'XI e il XII secolo[34], la torre centrale e le torri laterali sono databili tra il XIII e il XIV secolo[4][35]. Il dongione posto in allineamento visivo con le fortezze di Roccacerro, Tagliacozzo e San Donato garantiva il controllo del territorio lungo l'antica via Valeria[12].

Aree naturali

Società

Religione

La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica nell'ambito della diocesi di Avezzano[36].

Tradizioni e folclore

A metà agosto si svolge annualmente la festa patronale in onore di sant'Antonio di Padova[37].

Infrastrutture e trasporti

Strade

La vecchia via Tiburtina Valeria collega Tremonti a Roccacerro e al valico del monte Bove a 1 239 m s.l.m.; nella direzione opposta al territorio comunale di Sante Marie ee, tramite la variante "quater", a Tagliacozzo.

Sport

Equitazione

Nel territorio tra Tagliacozzo e Tremonti ci sono diversi maneggi che promuovono la pratica dell'equitazione lungo diversi sentieri del territorio montano[38].

Note

  1. ^ Frazione di Tremonti, su portaleabruzzo.com. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  2. ^ E. Chiarini, M. D'Orefice, R. Graciotti, E. La Posta e F. Papasodaro, Carta geomorfologica d'Italia. Foglio 367 Tagliacozzo (PDF), su isprambiente.gov.it, ISPRA, p. 144. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  3. ^ a b c d Distanza fornita da Google Maps: Percorso più veloce.
  4. ^ a b c Marco Bianchini, Edilizia storica della Marsica occidentale (PDF), su rilievoarcheologico.it, 42-60. URL consultato il 25 febbraio 2018.
  5. ^ Pasqualone, 1996, p. 71.
  6. ^ Cacume e Morbano, su pereto.info. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  7. ^ Grossi, 2002, p. 36.
  8. ^ Gattinara, 1968, p. 88.
  9. ^ Roberto Almagià, La Marsica. Contributo al glossario dei nomi territoriali italiani (PDF), su culturaitalia.it. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  10. ^ Alessandro Fiorillo, I primi signori di Tagliacozzo e dei castelli limitrofi, su academia.edu, giugno 2010, 7-13. URL consultato il 14 ottobre 2016.
  11. ^ Daniele Di Cola e Ginevra Odone, Il Castello, su sandonatoditagliacozzo.it. URL consultato il 14 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2016).
  12. ^ a b Pasqualone, 1996, p. 15.
  13. ^ Comune di Sante Marie. La storia, su cittadellegrotte.it. URL consultato il 13 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2016).
  14. ^ Alessandro Paoluzi, Notizie storiche sul ducato di Tagliacozzo e sulle sue terre, su lumenassociazione.it, p. 18. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  15. ^ Nino Motta, Berardi, il dominio di una famiglia per più di due secoli, su ilcentro.gelocal.it, Il Centro, 23 febbraio 2013. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  16. ^ Febonio, 1678, lib. III, cap. II, p. 119.
  17. ^ Il castello di Tremonti, su castelliere.blogspot.it, 1º luglio 2013. URL consultato il 14 ottobre 2016.
  18. ^ Giuseppe Grossi, L'età Medievale - Orsini e Colonna, su comune.avezzano.aq.it, Comune di Avezzano. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  19. ^ Luigi Piccioni, Aspetti del popolamento e del ruolo urbano di Tagliacozzo nella Marsica di età vicereale (PDF), su ecostat.unical.it. URL consultato il 3 maggio 2017.
  20. ^ Un documento tante storie. I catasti antichi di Tagliacozzo raccontano, su docplayer.it, p. 22. URL consultato il 14 ottobre 2016.
  21. ^ Bonanni, 1984, vol. I, p. 32.
  22. ^ Antonio Sciarretta, Geo-storia amministrativa d'Abruzzo. Provincia di Abruzzo Ulteriore II o dell'Aquila. Area Marsicana, su asciatopo.xoom.it, Antonio Sciarretta's Toponymy. URL consultato il 22 luglio 2017.
  23. ^ Antonella Fantauzzi, Tremonti, su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  24. ^ Del Nero, 2012
  25. ^ Informazioni sul terremoto, su storing.ingv.it. URL consultato il 25 settembre 2018.
  26. ^ Le comunità di Tremonti e Roccacerro ricordano il bombardamento del 23 gennaio 1944, su marsicalive.it, Marsica Live, 23 gennaio 2018. URL consultato il 25 settembre 2018.
  27. ^ Censimento del 31 dicembre del 1881 (PDF), su lipari.istat.it, ISTAT, 1886, p. 17. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  28. ^ Croce, 2011, p. 5.
  29. ^ Sacco, 1796, p. 69.
  30. ^ Croce, 2011, p. 87.
  31. ^ Chiesa di Sant'Antonio da Padova, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeB. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  32. ^ Di Pietro, 1996, p. 47.
  33. ^ Croce, 2011, p. 62.
  34. ^ Grossi, 2002, pp. 155-156.
  35. ^ Bianchini, 2011, p. 51.
  36. ^ Presbiteri incardinati, su diocesidiavezzano.it, Diocesi di Avezzano. URL consultato il 13 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2017).
  37. ^ Croce, 2011, pp. 21-23.
  38. ^ Abruzzo (Sante Marie - Tremonti - Fonte della Rocca), su it.wikiloc.com. URL consultato il 13 ottobre 2016.

Bibliografia

  • Marco Bianchini, Edilizia storica della Marsica occidentale, Roma, Dedalo, 2011, SBN IT\ICCU\LO1\1456776.
  • Teodoro Bonanni, Stemmi e catasti antichi dei paesi appartenenti alla provincia del secondo Abruzzo Ulteriore, Avezzano, Studio bibliografico Adelmo Polla (Rist.), 1984, SBN IT\ICCU\CFI\0085129.
  • Adalberto Croce, Tremonti. I racconti di nonna Marta, Albano Laziale, Arti Grafiche Torregiani e Frezzotti, 2011.
  • Raimondo Del Nero, Transumanze: dall'appennino abruzzese alla pianura laziale, Grottaferrata, OaC edizioni, 2012.
  • Andrea Di Pietro, Origine e storia di Tagliacozzo e dintorni, Cerchio, Studio bibliografico Adelmo Polla, 1996, SBN IT\ICCU\TER\0002464.
  • Muzio Febonio, Historiae Marsorum (libri tres), Napoli, Michaelem Monachum, 1678, SBN IT\ICCU\SBLE\003381.
  • Giuseppe Gattinara, Storia di Tagliacozzo, Avezzano, Eirene (rist.), 1968, SBN IT\ICCU\SBL\0393507.
  • Giuseppe Grossi, Marsica: guida storico-archeologica, Luco dei Marsi, Aleph, 2002, SBN IT\ICCU\RMS\1890083.
  • Fernando Pasqualone, Tagliacozzo: guida storico-artistica, Tagliacozzo, Vincenzo Grossi, 1996, SBN IT\ICCU\AQ1\0030228.
  • Francesco Sacco, Dizionario geografico-istorico-fisico del Regno di Napoli, Napoli, Vincenzo Flauto, 1796, SBN IT\ICCU\SBLE\003339.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Tremonti, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  Portale Marsica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Marsica