Zamami

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Zamami
villaggio
座間味村
Kushigiruma
Zamami – Stemma
Zamami – Bandiera
Zamami – Veduta
Zamami – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera del Giappone Giappone
RegioneRyūkyū
Prefettura Okinawa
SottoprefetturaNon presente
DistrettoShimajiri
Territorio
Coordinate26°13′44″N 127°18′11.6″E / 26.228889°N 127.303222°E26.228889; 127.303222 (Zamami)
Superficie16,74 km²
Abitanti886 (1-11-2020)
Densità52,93 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+9
Cartografia
Mappa di localizzazione: Giappone
Zamami
Zamami
Zamami – Mappa
Zamami – Mappa
Sito istituzionale

Zamami (座間味村?) è un villaggio giapponese della prefettura di Okinawa. Il villaggio, che in Giappone è una struttura territoriale amministrativa, ha un territorio composto da più di 20 isole a circa 40 km a ovest della capitale della prefettura di Naha.[1] Nel febbraio del 2013 il villaggio aveva una popolazione di 913 persone con una densità di 55,20 per km². L'area del villaggio di Zamami è di 16,74 km2.[2][3]

Il 3 marzo 2014 (Coral Day), le Isole Kerama, compreso il villaggio di Zamami, furono definite dal Giappone Parco nazionale. Altre designazioni di Zamami comprendono l'attribuzione di due stelle nella Guida Michelin del Giappone, come "Wetland of International Importance" secondo la Convenzione di Ramsar (2005).[4][5]

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Furuzamami Beach nellꞌisola di Zamami

Le principali isole del villaggio di Zamami comprendono Zamami (座間味島?, Zamamijima), Aka (阿嘉島?, Akajima), Geruma (慶留間島?, Gerumajima) e Fukaji (外地島?, Fukajijima).[1]

Le isole di Zamami, Aka e Geruma sono le uniche abitate del villaggio. Varie altre isole disabitate fanno parte del territorio del villaggio, comprese Gahi, Agenashiku, Amuro, Yakabi, Kuba, Ou e Mukaraku.

Nel villaggio sono presenti molte spiagge di sabbia corallina, tra le quali, per esempio, Furuzamami Beach e Ama Beach, sullꞌisola di Zamami. Sullꞌisola Aka vi è Nishibama Beach.

Le isole del villaggio sono piuttosto montagnose. L'isola di Zamami ha un osservatorio in cima alla sua montagna centrale, Takatsukiyama. Le isole di Aka e Geruma sono semplicemente collinose. Come per gran parte del resto del Giappone, la topografia ripida lascia relativamente poco spazio all'agricoltura e alle abitazioni.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Zamami si formò durante il periodo dei sambaquì delle isole Ryūkyū. Il periodo corrisponde più o meno al Periodo Jōmon (10000 – 300 a.C.), relativo all'area delle isole principali del Giappone. Sambaquì di conchiglie sono presenti a Zamami, in particolare i sambaquì Furuzamami, e altri sono a Utaha sull'isola di Aka.[3]

Zamami cominciò ad avere risalto sotto il Regno delle Ryūkyū come il Jiyaman magiri. Il magiri era un tipo di distretto regionale amministrativo nellꞌOkinawa del periodo pre-moderno e Jiyaman magiri, insieme a Tōkashichi magiri controllava le isole Kerama.

Zamami fu nota per il suo porto e per la sua prossimità allꞌisola di Okinawa, e veniva utilizzata come porto dei commerci con la Cina durante il XIV secolo.[3] Le navi cinesi attendevano nella baia di Ago-no-Ura dell'isola di Zamami i venti favorevoli prima di partire per la Cina.[6]

Prima della seconda guerra mondiale il villaggio era noto per la produzione del carbone vegetale usato a Naha. Il villaggio era anche noto per la sua attività di pesca. La pesca del tonnetto striato (detto anche "bonito") fu introdotta a Zamami nel 1901, la prima nella Prefettura di Okinawa, e il villaggio divenne un centro di katsuobushi, un filetto disseccato di bonito, essenziale per la cucina giapponese.[1] Inoltre, dall'inizio del Periodo Meiji fino alla II guerra mondiale, le isole di Yakabi e Kuba ospitavano miniere di rame. Oggi le isole sono disabitate e lo sbarco è vietato tranne che per i servizi ufficiali religiosi nei luoghi sacri delle isole.[6]

L'isola fu tra le prime aree giapponesi con abitanti civili che furono invase dagli Stati Uniti dꞌAmerica durante la II guerra mondiale. Ciò ebbe luogo il 26 marzo 1945 insieme ad altre isole nell'arcipelago di Kerama. Prima e durante l'invasione, ai residenti di Zamami il governo giapponese ordinò di suicidarsi con bombe a mano.[1] Controversie su questo episodio continuano ancora oggi. I militari americani utilizzarono le isole Kerama come base per lanciare la loro invasione sull'isola di Okinawa il 1º aprile 1945.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante una situazione storica, economica e sociale negativa alla fine della II Guerra mondiale, Zamami è oggi diventata una destinazione turistica popolare.[3] La sua economia si basa quasi del tutto sul turismo, e il 92% della sua popolazione è impiegata nell'industria turistica.[2] Le attività prevalenti offerte ai turisti a Zamami sono immersioni, snorkeling, escursioni marine singole in kayak, standup paddleboarding e pesca. La spiaggia di Furuzamami è conosciuta e apprezzata per le sue acque cristalline ricche di coralli e pesci. Molte persone vengono in queste isole in inverno e a inizio primavera per aver l'occasione di vedere le megattere.[1] A questo scopo vi è una grande offerta di imbarcazioni, così come gazebo vengono attrezzati lungo le coste dell’isola. Nelle vicinanze vi sono altre isole disabitate, accessibili via mare dal porto di Zamami; è anche possibile noleggiare auto e motoscooter per percorrere le strette e serpeggianti strade montane dell'isola.

Solo 8,38 km2 di Zamami sono utilizzati ai fini agricoli e gli abitanti del villaggio si sono ridotti a sole 35 famiglie di agricoltori. Vi vengono prodotte piccole quantità di arachidi, papaya, patate, manzo e capre. Parimenti anche l'industria della pesca è in declino, con sole 42 famiglie impegnate in quest'attività. Il Mozuku (Cladosiphon okamuranus), un tipo di alga edibile, è molto popolare nella cucina di Okinawa ed è il prodotto marino primario del villaggio. Il porto di Aka sullꞌomonima isola è il porto principale per la pesca nell'intero territorio del villaggio.[2] La Cooperativa di Pesca del Villaggio di Zamami gestisce negozi sia sull'isola di Zamami che su quella di Aka, vendendo direttamente il pesce appena pescato.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Ferry[modifica | modifica wikitesto]

Zamami può essere raggiunta via mare (ferry) dal molo di Tomari, che è parte del più ampio Porto di Naha.[3] Il porto principale nel villaggio è quello di Zamami, attivo dal maggio 1972. Il porto è di proprietà della Prefettura di Okinawa, che lo gestisce.[7] Il ferry standard di Zamami impiega unꞌora e mezza mentre quello più veloce, Queen Zamami III, impiega 50 minuti a raggiungere le isole da Naha. I ferry si fermano sia a Zamami che ad Aka prima di tornare a Naha. L'orario del Queen Zamami cambia tra il suo primo e secondo viaggio del giorno. L'orario in lingua inglese si può trovare qui Archiviato il 29 marzo 2019 in Internet Archive..

Bus[modifica | modifica wikitesto]

Vi è unꞌautolinea nellꞌisola di Zamami che porta i passeggeri a Furuzamami Beach o ad Asa Hamlet o ad Ama Beach e nelle zone circostanti. Il viaggio in bus costa ¥300 sola andata.[8]

Aerei[modifica | modifica wikitesto]

Lꞌaeroporto di Kerama

Le isole Kerama sono servite dallꞌAeroporto di Kerama, sito sull'isola di Fukaji.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (JA) Nihon Daihyakka Zensho (Nipponika) (a cura di), 座間味(村), Tokyo, Shogakukan, 2013, OCLC 153301537. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2007).
  2. ^ a b c (JA) ja:座間味村インフォメーション [Informazioni sul villaggio di Zamami], su www2.vill.zamami.okinawa.jp, Zamami, Okinawa Prefecture, Japan, Village of Zamami, 2013. URL consultato il 30 aprile 2013.
  3. ^ a b c d e (JA) Nihon Rekishi Chimei Taikei (a cura di), 座間味村, Tokyo, Shogakukan, 2013, OCLC 173191044. URL consultato il 30 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2007).
  4. ^ 世界が恋する海 座間味村からのメッセージ〜沖縄・慶良間諸島国立公園~ |座間味村インフォメーション 座間味村公式webサイト, su 座間味村公式webサイト. URL consultato il 4 febbraio 2016.
  5. ^ (EN) Keramashoto Coral Reef | Ramsar Sites Information Service, su rsis.ramsar.org. URL consultato il 4 febbraio 2016.
  6. ^ a b 座間味村の概要|座間味村インフォメーション 座間味村公式webサイト, su 座間味村公式webサイト. URL consultato il 4 febbraio 2016.
  7. ^ (JA) Dijitaru Daijisen (a cura di), 座間味港, Tokyo, Shogakukan, 2013, OCLC 56431036. URL consultato il 1º febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2007).
  8. ^ 村内交通(村内船・バス・タクシー)ご案内|座間味村インフォメーション 座間味村公式webサイト, su 座間味村公式webサイト. URL consultato il 4 febbraio 2016.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN151708038 · LCCN (ENnr91004457 · J9U (ENHE987007538143205171 · NDL (ENJA00309635 · WorldCat Identities (ENlccn-nr91004457
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