Vocale anteriore chiusa arrotondata

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Anteriori Quasi anteriori Centrali Quasi posteriori Posteriori
Chiuse
i • y
ɨ • ʉ
ɯ • u
ɪ • ʏ
ɪ̈ • ʊ̈
ɯ̞̈ • ʊ
e • ø
ɘ • ɵ
ɤ • o
 • ø̞
ɤ̞ • 
ɛ • œ
ɜ • ɞ
ʌ • ɔ
æ • 
a • ɶ
ä • ɒ̈
ɑ • ɒ
Quasi chiuse
Semichiuse
Medie
Semiaperte
Quasi aperte
Aperte
Quando due simboli appaiono in coppia, quello a sinistra rappresenta
una vocale non arrotondata, quello a destra una vocale arrotondata.
Per quelli situati al centro, la posizione delle labbra non è specificata.
Vedere anche: IPA, Consonanti
Vocale anteriore chiusa arrotondata
IPA - numero309
IPA - testoy
IPA - immagine
UnicodeU+0079
Entityy
SAMPAy
X-SAMPAy
Kirshenbaumy
Ascolto
noicon

La vocale anteriore chiusa arrotondata è un suono vocalico presente in alcune lingue. Il simbolo utilizzato nell'Alfabeto fonetico internazionale è [y], e l'equivalente simbolo X-SAMPA è y.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

  • La sua posizione è anteriore; la pronuncia avviene infatti con la lingua in posizione avanzata all'interno della cavità orale.
  • Il suo grado di apertura è chiuso; la pronuncia avviene infatti chiudendo il più possibile la mandibola, senza tuttavia ostruire il passaggio dell'aria. Un ulteriore restringimento porterebbe a un vero e proprio ostacolo al passaggio dell'aria con la produzione di un suono consonantico.
  • È una vocale arrotondata; durante la pronuncia, infatti, le labbra vengono portate in avanti ("arrotondate").

Occorrenze[modifica | modifica wikitesto]

In italiano[modifica | modifica wikitesto]

In italiano standard tale fono è un allofono di ʎ, presente nelle parole di origine straniera, come la parola Yen [ʎeɴ] .

In albanese[modifica | modifica wikitesto]

In albanese tale fono è reso con la grafia y ed è presente per esempio nella parola dy [dy] ("due").

In cinese[modifica | modifica wikitesto]

Nelle parlate appartenenti alla famiglia del mandarino tale fono è presente per esempio nella parola 绿 (lǜ, 'verde') [ly˥˩].

In emiliano[modifica | modifica wikitesto]

È presente nelle varietà orientali (piacentino, pavese, oltrepadano e tortonese) e in mantovano, quelle cioè in contatto con il lombardo. Pur non essendo codificata ufficialmente la grafia di tali dialetti, suddetto fono è generalmente indicato con ü.

In estone[modifica | modifica wikitesto]

In estone tale fono è reso con la grafia ü ed è presente per esempio nella parola üks [yks] ("uno").

In finlandese[modifica | modifica wikitesto]

In finlandese tale fono è reso con la grafia y ed è presente per esempio nella parola yksi [ˈyksi] ("uno").

In francese[modifica | modifica wikitesto]

In francese tale fono è reso con la grafia u ed è presente per esempio nella parola chute [ʃyt] ("caduta").

In inglese[modifica | modifica wikitesto]

In inglese tale fono non è fonema standard ma è presente in alcune varietà.

In ligure[modifica | modifica wikitesto]

In ligure tale fono è reso con la grafia u ed è presente per esempio nella parola rumenta [ryme'ŋta]("spazzatura") o druo [dryu]("duro")

In lombardo[modifica | modifica wikitesto]

Nella lingua lombarda, questo fono è presente ed è reso con la lettera U secondo l'ortografia tradizionale, od Ü nella grafia moderna.

Nelle varietà orientali (orobiche), tale fono è reso con la grafia ü ed è presente per esempio nella parola cümü ("comune").

  • Pü /py/ (più)
  • dür /dyr/ (duro)
  • Pügnata (pignatta)
  • Pussee [pyˈseː] ("di più").

In occitano[modifica | modifica wikitesto]

In occitano tale fono è reso con la grafia u ed è presente per esempio nella parola luna ('luna') [ˈlynɔ].

In olandese[modifica | modifica wikitesto]

In olandese tale fono è reso con la grafia uu ed è presente per esempio nella parola fuut [fyːt] ("colombo").

In piemontese[modifica | modifica wikitesto]

In piemontese tale fono è reso con la grafia u ed è presente per esempio nella parola minusié [minyˈzje] ("falegname").

In tedesco[modifica | modifica wikitesto]

In tedesco tale fono è reso con la grafia ü ed è presente per esempio nella parola Blüte [ˈblyːtə] ("fiore").

In turco[modifica | modifica wikitesto]

In turco tale fono è reso con la grafia ü ed è presente per esempio nella parola güneş ('sole') [ɟyˈneʃ].

In ungherese[modifica | modifica wikitesto]

In ungherese tale fono è reso con la grafia ü o ű a seconda che la vocale sia breve o lunga, ed è presente per esempio nella parola tű [tyː] ('spillo').

Vocale anteriore chiusa protrusa[modifica | modifica wikitesto]

Alcune lingue hanno una vocale (quasi) anteriore (quasi) chiusa protrusa dove le labbra vengono protruse invece di arrotondata o compressa.

Siccome attualmente non c'è simbolo IPA per distinguere tra una vocale protrusa e una vocale compressa, qui viene usato il diacritico che rappresenta la labializzazione, [ ̫ ], come simbolo ad hoc per le labbra protruse. (Un'altra possibilità è [yʷ], cioè la vocale modificata dall'endolabializzazione, ma rischia fraintendimento con un dittongo.)

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

  • La sua posizione è quasi anteriore; la pronuncia avviene infatti con la lingua in posizione simile a quella di una vocale anteriore, ma leggermente più arretrata nella bocca.
  • Il suo grado di apertura è quasi chiuso; la pronuncia avviene infatti con un'apertura ridotta, quasi quanto una vocale chiusa, ma con una costrizione leggermente minore. Le vocali quasi chiuse sono talvolta descritte come varianti rilassate delle vocali completamente chiuse.
  • È una vocale protrusa; durante la pronuncia, infatti, i margini delle labbra si avvicinano e le parti interiori sono esposte.

Occorrenze[modifica | modifica wikitesto]

In norvegese[modifica | modifica wikitesto]

In norvegese tale fono è reso con la grafia ‹y›
Dyr "animale" ['dyr]

In svedese[modifica | modifica wikitesto]

In svedese tale fono è reso con la grafia ‹y› ed è presente per esempio nella parola lyte ('difetto') [lyːtə].

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