Utente:Waltramp/Sandbox 3a
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Provincia di Perugia[modifica | modifica wikitesto]
Montecchio Emilia[modifica | modifica wikitesto]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
19 gennaio 2024 | Strada Barco, 13 44°41′51″N 10°28′28.2″E / 44.6975°N 10.4745°E |
QUI ABITAVA
NATALINO CATELLANI NATO 1913 CATTURATO 9.9.1943 GRECIA INTERNATO 1943 STALAG VI D DORTMUND STALAG VI A HEMER ASSASSINATO 4.2.1944 |
Montecchio Emilia, 25 dicembre 1913 - Hemer, 4 febbraio 1944), figlio di Daniele e Maria Bertolini, artigliere arruolato nel 1933, congedato ed in seguito richiamato nel 1940 ed inviato sul fronte greco dove è catturato dai tedeschi il giorno successivo alla proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Al suo rifiuto di aderire alla RSI è deportato nel Reich in condizione di IMI internato nello Stalag_VI_A, nei pressi di Hemer,dove muore il 4 febbraio 1944. Riposa nel Cimitero militare italiano di Francoforte sul Meno.[1]
Natalino Catellani ( | |
Via Felice Cavallotti, 4 44°42′10.83″N 10°27′06.88″E / 44.703009°N 10.451912°E |
QUI ABITAVA
ENNIO TAGLIAVINI NATO 1915 CATTURATO 9.9.1943 ROMA INTERNATO 1943 STALAG XIII D NÜRNBERG ASSASSINATO 20.12.1944 |
Montecchio Emilia, 15 settembre 1915 - Norimberga, 20 dicembre 1944), arruolato nei granatieri, catturato dai tedeschi il giorno successivo alla proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Al suo rifiuto di aderire alla RSI è deportato nel Reich in condizione di IMI internato nello Stalag XIII D[2], nei pressi di Norimberga,dove muore il 20 dicembre 1944. Riposa nel Cimitero militare italiano di Francoforte sul Meno.[3]
Ennio Tagliavini ( | ||
Via Ercole Franchini, 57 44°42′11.95″N 10°26′59.9″E / 44.703319°N 10.449971°E |
QUI ABITAVA
GIUSEPPE PATRONCINI NATO 1914 CATTURATO 9.9.1943 LJUBLJANA INTERNATO 1943 STALAG III A LUCKENWALDE STALAG III D BERLIN MORTO 19.6.1945 |
Montecchio Emilia, 18 dicembre 1914 - ???, 19 giugno 1945), geniere catturato dai tedeschi il giorno successivo alla proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Al suo rifiuto di aderire alla RSI è deportato nel Reich in condizione di IMI internato alla fine nello Stalag III-D[4], nei pressi di Berlino. muore il 19 giugno 1945.[5]
Giuseppe Patroncini ( |
Vetto[modifica | modifica wikitesto]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
31 gennaio 2024 | Via Rosano, 21 località Rosano 44°27′30.9″N 10°22′51.8″E / 44.458583°N 10.381056°E |
QUI ABITAVA
DOMENICO GIANSOLDATI NATO 1923 CATTURATO 3.8.1943 ROSANO DEPORTATO 1944 KAHLA ASSASSINATO 22.12.1944 |
Vetto, 16 dicembre 1923 - Kahla, [6] 22 dicembre 1944), Brigadiere dei Carabinieri, nell’arma fino all proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943, quando decide di entrare in clandestinità appoggiando le attività resistenziali. Il 3 agosto 1944 Domenico ‘Mario’ Giansoldati incappa in un rastrellamento tedesco finalizzato a raccogliere lavoratori coatti per il Reich. Internato nel campo di Kahla, [6] muore il 22 dicembre 1944.[7]
Domenico Giansoldati ( |
Rolo[modifica | modifica wikitesto]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
2 febbraio 2024 | Via Roma, 60 44°53′06.7″N 10°51′39.2″E / 44.885194°N 10.860889°E |
QUI ABITAVA
GIUSEPPE CORRADI NATO 1922 DEPORTATO 1943 PINEROLO INTERNATO 1943 STALAG III A LUCKENWALDE STALA IX C BAD SULZA MITTELBAU-DORA ASSASSINATO 26.4.1944 |
Rolo, 14 aprile 1922 - Mittelbau-Dora, 26 aprile 1944)
Giuseppe Corradi ( | |
Via Campogrande, 56 44°52′59.96″N 10°51′11.36″E / 44.883323°N 10.853154°E |
QUI ABITAVA
NICOLA NEGRI NATO 1921 CATTURATO 9.9.1943 PATRASSO INTERNATO 1943 BERLINO MORTO 22.11.1945 OSPEDALE MILTARE MODENA |
Nicola Negri |
Poviglio[modifica | modifica wikitesto]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
25 gennaio 2024 | Via Ghidozzo, 6 44°50′52.4″N 10°28′42.7″E / 44.847889°N 10.478528°E |
QUI ABITAVA
RENATO BIA NATO 1918 CATTURATO 8.9.1943 BOLZANO INTERNATO 1943 STALAG IV B ZEITHAIN ASSASSINATO 25.10.1944 |
Parma, 15 luglio 1918 - Stalag IV B Zeithain, 25 ottobre 1944), soldato della Guardia di frontiera di stanza a Bolzano, è catturato dai tedeschi il giorno stesso della proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Al suo rifiuto di aderire alla RSI è deportato nel Reich destinato allo Stalag IV B Zeithain, in Sassonia, classificato come IMI avviato al lavoro coatto. Muore al campo il 25 ottobre 1944.
Nnel 1992 le sue spoglie fanno ritorno a Poviglio.[8]
Renato Bia ( |
Quattro Castella[modifica | modifica wikitesto]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
22 gennaio 2024 | Via Cristoforo Colombo, 7 località Roncolo 44°38′32.98″N 10°30′18.94″E / 44.642494°N 10.505262°E |
QUI ABITAVA
RENATO LANZI NATO 1923 CATTURATO 9.9.1943 BRENNERO INTERNATO 1943 STALAG I B HOHENSTEIN MORTO 21.9.1945 |
Toano, 4 novembre 1923 - ???, 21 settembre 1945), soldato degli alpini catturato all'indomani della proclamzione dell'armistizio dell'8 settembre 1943; per il suo rifiuto di aderire alla RSI è deportato nel Reich, internato nello Stalag I-B[9] nei pressi di Hohenstein. Liberato muore durante il viaggio di rimpatrio nel settembre 1945.[10]
Renato Lanzi ( |
Foligno[modifica | modifica wikitesto]
A Foligno sono posate 8 pietre d'inciampo a ricordo dei deportati a seguito del rastrellamento del 3 febbraio 1944 operato dalle SS e dalla Wehrmacht nel territorio montano del circondario, dove operava la formazione partigiana 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”.[11][12]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
3 febbraio 2024 | Via Scandolaro 42°56′00.3″N 12°43′43.9″E / 42.933417°N 12.728861°E |
A FOLIGNO ABITAVA
AUGUSTO BIZZARRI NATO 1920 ARRESTATO 3.2.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 6.4.1945 |
Foligno, 4 novembre 1920 - Wien Hinterbrühl,[13] 6 aprile 1945), partigiano, residente in frazione Colle Scandolaro, calzolaio. Militare, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 entra rella Resistenza tra le fila della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”. È catturato nel rastrellamento del 3 febbraio 1944 in località "cascina Radicosa", dov'era il comando della Brigata, insieme ai compagni Franco Pizzoni e Franco Santocchia. Trasferito nel carcere di Perugia, dove è uno di quelli a subire le maggiori sevizie durante gli interrogatori, è portato a Fossoli il 3 maggio a cui segue, il 21 giugno, la deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen e trasferito in vari sottocampi. Muore il 6 aprile 1945 nel sottocampo di Wien Hinterbrühl.[13]
Augusto Bizzarri ( | |
Piazza Faloci Pulignani 42°57′24.48″N 12°42′13.96″E / 42.9568°N 12.703879°E |
A FOLIGNO ABITAVA
GIACOMO MELELLI NATO 1904 ARRESTATO 3.2.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN MORTO 26.5.1945 GUSEN |
Foligno, 12 maggio 1904 - Gusen, 26 maggio 1945), partigiano, contadino, coniugato e padre di tre figli, residente in frazione "Scopoli". Il 3 febbraio 1944, rientrando dai pascoli trova la casa invasa dai tedeschi che lo arrestano e trasferiscono in carcere a Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen quindi GrossRaming,[14], Schlier ed infine Gusen. Liberato muore a causa di un'indigestione il 25 maggio 1945.
Giacomo Melelli ( | ||
località Rasiglia 42°57′33.66″N 12°51′36.28″E / 42.95935°N 12.860077°E |
A FOLIGNO ABITAVA
LUIGI OLIVIERI NATO 1924 ARRESTATO 3.2.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN LIBERATO |
Foligno, 8 novembre 1924 - ???), partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, studente residente in frazione "Rasiglia", è catturato il 3 febbraio 1944. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen quindi GrossRaming,[14] ed infine Ebensee. Liberato il 6 maggio 1945.
Luigi Olivieri ( | ||
Piazza San Domenico 42°57′13.34″N 12°42′02.42″E / 42.953704°N 12.700673°E |
QUI STUDIAVA
FRANCO PIZZONI NATO 1925 CATTURATO 3.2.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINANTO 23.4.1945 GUSEN |
Foligno, 31 marzo 1925 - Gusen, 23 aprile 1945), partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, studente attivo nell' Azione cattolica, residente in frazione "Sant' Eraclio". Catturato il 3 febbraio 1944 in località "Radicosa", dov'era il comando della Brigata, insieme ad Augusto Bizzarri e Franco Santocchia. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli e Bolzano prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen dove muore il 23 aprile 1945.
Franco Pizzoni ( | ||
Viale Mezzetti, 2 davanti Caserma Gonzaga 42°57′09.65″N 12°42′26.88″E / 42.952681°N 12.707467°E |
A FOLIGNO ABITAVA
ANTONIO SALCITO NATO 1887 CATTURATO 15.2.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINANTO 27.4.1945 |
Foggia, 15 luglio 1887 - Mauthausen, 27 aprile 1945), partigiano comandante della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, padre di sette figli. In seguito a delazione è arrestato all’alba nella sua abitazione di Roviglieto insieme al figlio Vincenzo il 15 febbraio 1944. Con loro arrestato anche il figlio Franco, subito rilasciato per la sua giovanissima età. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione, il 23 giugno 1944, nel Reich con destinazione Mauthausen, matricola 76559. Muore nel campo il 27 aprile 1945.
Antonio Salcito ( | ||
A FOLIGNO ABITAVA
VINCENZO SALCITO NATO 1921 CATTURATO 15.2.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINANTO 30.4.1945 |
Pisa, 16 novembre 1921 - Mauthausen, 30 aprile 1945), figlio di Antonio, partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, studente di medicina. In seguito a delazione è arrestato all’alba nella sua abitazione di Roviglieto insieme al padre il 15 febbraio 1944 e recluso nel carcere di Perugia in cella con don Pietro Arcangeli,[15]. Portato a Fossoli il 3 maggio 1944, prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen il 21 giugno 1944, matricola 76560. Trasferito nei sottocampi di Grossraming e “Schlier”, muore a Mauthausen il 30 aprile 1945.
Vincenzo Salcito ( | |||
Viale Marconi 42°57′16.12″N 12°41′53.51″E / 42.954478°N 12.698198°E |
QUI STUDIAVA
FRANCO SANTOCCHIA NATO 1921 CATTURATO 3.2.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINANTO 30.4.1945 GUSEN |
Foligno, 27 novembre 1924 - Gusen, 30 aprile 1945), figlio di Domenico e Bigi Anna, partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, elettricista, È arrestato il 3 febbraio 1944 insieme a Franco Pizzoni e Augusto Bizzarri. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli e Bolzano prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen. Trasferito a Gusen, muore il 30 aprile 1945.
Franco Santocchia ( | ||
Piazza Giacomini 42°57′26.5″N 12°42′26.3″E / 42.957361°N 12.707306°E |
A FOLIGNO ABITAVA
LINO SPUNTARELLI NATO 1922 ARRESTATO 3.2.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINANTO 30.3.1945 GUSEN |
Foligno, 17 luglio 1922 - Gusen, 30 marzo 1945), partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, operaio meccanico presso il campo d'aviazione di Foligno, residente in frazione "Maceratola". È catturato il 3 febbraio 1944 in frazione "Rasiglia", dove era
giunto con la famiglia per sfollamento il giorno precedente, sistemandosi presso gli Olivieri, loro parenti stretti: Spuntarelli è nipote di Luigi Olivieri. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen. Trasferito a Gusen, muore al campo il 30 marzo 1945.
Lino Spuntarelli ( |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Natalino Catellani, su lessicobiograficoimi.it. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ Stalag XIII D, su pastorevito.it. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ Ennio Tagliavini, su lessicobiograficoimi.it. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ Stalag III-D, su pastorevito.it. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ Giuseppe Patroncini, su lessicobiograficoimi.it. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ a b Kahla, su deportatibrescia.it. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ Una pietra d’inciampo dedicata a Domenico ‘Mario’ Giansoldati, in redacon-it, 2 febbraio 2024. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ Renato Bia, su lessicobiograficoimi.it. URL consultato il 10 maggio 2024.
- ^ Stalag I-B, su deportatibrescia.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ POSATA LA “PIETRA D’INCIAMPO” PER RENATO LANZI, su comune.quattro-castella.re.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ episodio di Foligno 03.02.1944 (PDF), su straginazifasciste.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
- ^ 3 FEBBRAIO, 8 PIETRE D’INCIAMPO PER NON DIMENTICARE, su comune.foligno.pg.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
- ^ a b campo di Wien Hinterbrühl, su deportati.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
- ^ a b GrossRaming, su deportatibrescia.it. URL consultato il 28 aprile 2024.
- ^ Alessandro Orfei, Don Pietro, il prete-eroe nell’inferno dei lager, in lanazione.it, 28 gennaio 2023. URL consultato il 28 aprile 2024.