Utente:Lupo rosso/antifascisti

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Anpi Marassi

«Nel 1944 fu eletto segretario della Giunta Esecutiva permanente scaturita dal Congresso di Bari dei Comitati di Liberazione e nell'aprile dello stesso anno assunse la carica di sottosegretario agli Interni nel secondo governo Badoglio. Fu anche Segretario del Partito d'Azione e, dal 1949 al 1954, Segretario Generale aggiunto del Consiglio d'Europa.»

fondazionecaracciolo

fra i presidenti di Italia_Nostra

libro dedicato al comandante partigiano

Libri di Giuseppe Casarrubea su Portella della Ginestra ed intrecci mafia fascismo servizi segreti americani
  • Giuseppe Casarrubea"Storia segreta della Sicilia. Dallo sbarco alleato a Portella della Ginestra", Bompiani editore
  • Giuseppe Casarrubea "Tango Connection. L'oro nazifascista, l'America Latina e la guerra al comunismo in Italia. 1943-1947 ", Bompiani editore
  • Giuseppe Casarrubea "Salvatore Giuliano. Morte di un capobanda e dei suoi luogotenenti",

Franco Angeli editore

  • Giuseppe Casarrubea, "Fra' Diavolo e il governo nero. «Doppio Stato» e stragi nella Sicilia del dopoguerra", Franco Angeli editore
  • Giuseppe Casarrubea "Portella della Ginestra. Microstoria di una strage di Stato", Franco Angeli editore

da dossier

«Alfonso Failla (Siracusa 1906-Carrara 1986) è stato una delle figure più prestigiose del movimento anarchico di lingua italiana di questo secolo. Avvicinatosi giovanissimo all’anarchismo si impegna nella lotta contro il montante regime fascista. Più volte arrestato e sottoposto a provvedimenti restrittivi, nel 1930 viene spedito al confino ove rimane – salvo una breve parentesi di libertà vigilata a Siracusa nel ’39 – fino all’estate del ’43.Dopo l’evasione in massa dal campo di Renicci d’Anghiari partecipa alla Resistenza principalmente in Toscana, Liguria e Lombardia. Nel dopoguerra è tra gli organizzatori della Federazione Anarchica Italiana redattore e direttore responsabile del settimanale Umanità Nova attivo nell’Unione Sindacale Italiana. Tiene centinaia di conferenze, dibattiti e comizi, l’ultimo dei quali a Pisa dopo l’assassinio di Franco Serantini. Dal giugno del ’72, per ragioni di salute è costretto ad interrompere l’attività pubblica.»

  • Argo Secondari, Anarchico, tenente pluridecorato al valore durante il 1° conflitto mondiale, facente parte del corpo degli "Arditi Assaltatori". Al termine della guerra, rientrato a fonda fonda nel 1921 la prima organizzazione paramilitare in Italia creata in opposizione allo squadrismo fascista, Il movimento degli Arditi del Popolo
  • Giuseppe Gracceva “Peppino” ,nome di battaglia era “Maresciallo Rosso”;biografia da ANPI

«Una volta terminato il conflitto mondiale, rifiuta la Medaglia d’Oro al Valore Militare, accettando invece la Medaglia d’Argento (la sua idea era che altre persone meritavano quella d’ oro).»

facciamoci questo[modifica | modifica wikitesto]

  • Vincenzo Guarniera nome di battaglia Tommaso Moro,dotato di eccezionale ardimento, ex fascista pluridecotato divenne uno dei capi militari piu' efficienti di Bandiera Rossa Roma e' nota la sua beffa ai nazifascisti che permise a Tommaso Moro e compagni di liberare un gruppo di compagni dopo che aveva catturato militari fascisti ed utilizzate divise per travestimento onde entrare in Forte Bravetta.....

«Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori»




Vincenzo Guarniera[modifica | modifica wikitesto]

Vincenzo Guarniera (Catania, 14 aprile 1906 – ...) è stato un militare italiano. Viene deferito fra gli anni '20 e '30 quale sospetto antifascista al Tribunale speciale venendo assolto.[1] Trascorre il perido di leva in Marina ricoprendo il ruolo di motorista sul sommergibile "Goffredo", ottiene il brevetto di pilota civile e viene madato in areonautica all'inizio della seconda guerra mondiale, viene decorato con medaglia d'argento e premiato col grado di maresciallo per il suo valore. Dopo l'armistizio del 1943 inizia la sua vicenda di militante di Bandiera Rossa Roma.

«20 Novembre 1943 - Tommaso Moro (il maresciallo dell' Areonautica Vincenzo Guarniera) effettua un' imboscata al 13 km dell' Aurelia, al comando un reparto di partigiani di Bandiera Rossa Roma. Alcuni autocarri di una colonna tedesca vengono distrutti, due ufficiali uccisi.»

«Ottobre 1943Un gruppo di partigiani di Bandiera Rossa Roma comandati da Tommaso Moro (il maresciallo dell' Aviazione Vincenzo Guarniera) attacca una colonna di automezzi tedeschi presso Ponte Milvio.»

Assume il nome di battaglia di Tommaso Moro e diviene comandante di una delle formazioni piu' combattive di Bandiera Rossa Roma, la sua squadra è forte di 172 compagni, è noto e ricordato a Roma ancora adesso per la sua audacia tanto da dedicargli lavori teatrali, così come a GiuseppeAlbano. Fra le sue azioni la liberazione di 11 compagni condannati a morte, il 30 novembre del 1943, e detenuti nel forte Bravetta. Guarniera ed i suoi compagni si travestono con divise catturate a militi fascisti del Polizia_dell'Africa_Italiana, entrano nel Forte e liberano i condannati a morte.A distanza di pochissimi giorni vi è il lancio di diecimila volantini, in data 6.12.43 ,in tutti i cinema della capitale. I nazifascisti pongono sul suo capo una taglia di 1.500.000 lire.Guarniera attraversa divese volte le linee sul fronte di Cassino per compiere missioni a Napoli ritornando poi a Roma a missione compiuta. Ad iniziare dal Maggio 1944 la sua formazione intensifica gli attacchi ai nazifascisti con audaci e repentini attacchi ai gruppi tedeschi in ritirata sull'Aurelia, e finalmente la notte tra il 4 e il 5 giugno le unità dellaV Armata americana e delI'VIII Armata britannica entrano a Roma preceduti da gruppi di Legionari che fan da apripista. Il generale Harold Alexander, gli fa i complimenti per la sua efficienza militare e lo decora Bronze_Star_Medal, chiamandolo anche:

«Uno dei primi uomini della V Armata.»

Dopo la Liberazione di Roma proseguono le sue missioni in appogio alla Resistenza fiorentina, la sua ultima missione è portare 53 kg di medicinali e 716.000 lire ai partigiani di Firenze. A conflitto finito si ritira vita privata, come molti, una volta sciolta Bandiera Rossa Roma per l'impossibilità di sbocco politico della lotta armata per la ideologia che è alla base di Bandiera Rossa Roma, in quanto il contesto storico che si è sviluppato anche a livello internazionale impedisce uno sviluppo politico dell'organizzazione armata partigiana, ciò è quello che pensano militanti e gruppi dirigenti. L’uscita di scena di Bandiera Rossa Roma è causata dalla nuova situzione che si sviluppa in Italia, liberata dai nazifascisti ma sotto stretto controllo degli alleati e quindi non vi è spazio per l'evoluzione della Resistenza verso un sistema sociale non capitalistico, anche il P.C.I. media con la monarchia e con la democrazia borghese e quindi gli spazi sono chiusi. La maggioranza dei militanti entrerà nel P.C.I.,(altri confluiranno nei vari partiti della sinstra ) per tentare comunque di provocare nel partito un riavvicinamento a quelle posizioni,( non erano solo di Bandiera Rossa Roma), per cui molti avevano fatto la Resistenza: non solo lotta al fascismo ma evoluzione sociale in senso socialista.


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Silverio Corvisieri, Bandiera Rossa nella resistenza romana. Odradek.
  • Filippo Tuena Tutti i sognatori, Fazi
  • Cesare De Simone Roma, città prigioniera : i 271 giorni dell'occupazione nazista : 8 settembre '43-4 giugno '44 Milano , Mursia, ISBN 8842517100
  • Pietro Secchia Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza,La Pietra,1989
  • Enzo Piscitelli Storia della Resistenza romana,Laterza

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti Esterni[modifica | modifica wikitesto]