Utente:Lars84/Sandbox

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File:Pompeo.jpg
Denario raffigurante Numa Pompilio al dritto e una prua di nave al rovescio. Coniata in Grecia intorno al 48/49 a.C. (dopo la fuga di Pompeo da Roma).


La flotta romana dominò il mar Mediterraneo per oltre sette secoli (dal III a.C. al IV d.C.) grazie al suo maggiore livello tecnologico, organizzativo e strategico.





"Per marem et per terram"[modifica | modifica wikitesto]

Essendo la più grande potenza militare dell'antichità, Roma dovette combattere i suoi nemici, oltre che sulla terraferma, anche nel Mediterrano.


I romani nacquero come insieme di tribù di pastori e agricoltori, ma ben presto, con l'ingrandirsi dei territori dominati in epoca repubblicana, Roma si trovò in competizione con la più grande potenza commerciale e navale che il Mediterraneo aveva conosciuto fino ad allora: Cartagine.

Nel 260 a.C. Roma affrontò la sua prima vera battaglia navale: nei pressi di Milae (l'attuale Milazzo) la flotta cartaginese, nonostante fosse forte della sua plurisecolare esperienza venne battuta da quella romana appena istituita grazie all'ausilio di uno strumento che renderà Roma padrona del mediterraneo nei secoli seguenti: il corvo.

La vittoria nella battaglia di capo Milazzo permise al console C. Duilio di celebrare il primo trionfo navale della storia di Roma. Lo stesso console fu onorato nel foro con una "columna rostrata", adorna cioè dei rostri delle navi nemiche catturate.

Nei secoli che seguirono Roma combattè molte altre battaglie in mare con alterne fortune, alcune non determinanti altre storicamente fondamentali, come quella di Azio (che è considerata l'ultima battaglia navale dell'antichità). Per molti secoli il Mediterraneo fu considerato a buon diritto "lago romano" ribattezzato poi orgogliosamente "mare nostrum".

Le navi[modifica | modifica wikitesto]

Le navi facenti parte della flotta romana si dividono in due categorie: Naves Longae e Naves Ceterae. Le prime per la guerra propriamente detta, le altre erano navi da trasporto e da carico. Sostanzialmente le navi da guerra romane erano delle versioni riaggiornate e riviste delle navi greche, dunque biremi e triremi (ma anche modelli più grandi) con l'aggiunta di invezioni tutte capitoline come il corvo e il "rostro appuntito".


Bireme[modifica | modifica wikitesto]

Conosciuta fin dal V secolo a.C. subì nel corso del tempo poche modifiche. Era (a seconda delle epoche) lunga circa 23/24 metri e larga poco più di 3, con due file di rematori seduti sulla stessa panca. Aveva una vela di forma quadrata e riusciva a raggiungere discrete velocità grazie al peso e alle dimensioni contenute. Discretamente diffusa nell'antichità, fu però presto soppiantata dalla più funzionale e completa trireme.

Esempio di bireme romana









Trireme[modifica | modifica wikitesto]

La vera "spina dorsale" della flotta romana. Veloce e agile, molto manovrabile, la trireme fu l'imbarcazione da guerra più diffusa nel Mediterraneo fino al Medioevo. Lunga fino a oltre 40 metri era larga poco più di 6, dimensioni che garantivano anche lo spazio per posizionarvi armi da campo riadattate o semplicemente fissate sul ponte della nave, e una centuria (80 uomini) di fanti di marina. Sotto al tavolato del ponte, in condizioni molto precarie (ma mai qianto gli schiavi adibiti alla pulizia delle cloache o a quelli che lavoravano alle fornaci sotto le terme), remavano i vogatori (fino a 170) deisposti su tre livelli sovrapposti.











Quadrireme e Quinquireme[modifica | modifica wikitesto]

Due navi simili per dimensioni (48 metri di lunghezza per 8 di larghezza ed un pescaggio di 1 metro circa per la prima, poco di più per la seconda), erano le corazzate dell'epoca. Montavano 2 corvi (uno a prua l'altro a poppa), diverse armi da assedio sul ponte (baliste e piccoli onagri) e una o due vere e proprie torri in legno sul ponte, per permettere agli arceri di tirare da posizione rialzata (e quindi vantaggiosa). La quadrireme aveva 240 vogatori, 15 marinai e 120 fanti di marina in armatura. La quinquireme portava sottocoperta 300 vogatori.









Esareme[modifica | modifica wikitesto]

Vi erano anche navi che trasportavano lo Stato Maggiore dell'esercito, quindi ammiraglio ed alti ufficiali, che non prendevano però parte agli scontri (se non in rari casi); avevano per lo più la funzione di deterrente per impressionare il nemico. Nonostante la funzione probabilmente "dimostrativa" era comunque armata di tutto punto ed imponente per dimensioni.



Si ipotizza anche l'esistenza di decireme ma le fonti sono ancora da verificare e confutare con eventuali riscontri archeologici.









Liburna[modifica | modifica wikitesto]

La liburna prende il nome dal popolo dei Liburni (pirati della Dalmazia).

Era una nave di medie dimensioni ma aveva il vantaggio di essere stretta, veloce e molto manovrabile; adatta agli inseguimenti, al supporto logistico e al rapido trasporto di truppe. Fu infatti impiegata molto nelle flottiglie fluviali sul limes del Reno, del Danubio e nella caccia ai pirati dell' Adriatico.



Le flotte[modifica | modifica wikitesto]

La flotta dell'impero romano ha avuto due basi principali, così come parecchie secondarie, ma comunque di importanza strategica. Ognuna delle due basi era comandata da un prefetto di ordine equestre. Il prefetto di Miseno era di grado superiore rispetto a quello di Ravenna.


Le due flotte principali, che hanno controllato il Mediterraneo per secoli, erano:

  • Classis Misenensis.
  • Classis Ravennatis.


Flotte provinciali:


  • Classis Britannica ha controllato il canale della Manica e le acque intorno alla Britannia.
  • Classis Germanica ha controllato il fiume Reno ed era una flotta fluviale.
  • Classis Pannonica ha controllato il fiume Danubio ed era una flotta fluviale.
  • Classis Moesica ha controllato il Mar Nero occidentale e parte del corso del Danubio.
  • Classis Pontica ha controllato il Mar Nero del sud.
  • Classis Syriaca ha controllato le coste della Siria, pella Palestina e della Turchia meridionale.
  • Classis Alexandrina ha controllato le coste dell'Egitto.
  • Classis Mauretanica ha controllato i litorali africani del mare Mediterraneo occidentale.
  • Classis Lyibica ha controllato i litorali libici.



Classis Misenensis[modifica | modifica wikitesto]

La Classis Misenensis, successivamente Classis Praetoria Misenensis Pia Vindex, aveva il compito di controllare la parte occidentale del Mediterraneo.

Istituita da Augusto intorno al 27 a.C. era di stanza a Miseno, porto naturale nel golfo di Napoli. I Romani sfruttarono ad arte la naturale conformazione del porto, che consiste in una doppia baia (una interna ed una esterna), adibendo gli spazi più interni ai cantieri e al rimessaggio delle navi, mentre quello più esterno come porto propriamente detto.

Le navi della flotta rimanevano al sicuro nella base in autunno e inverno: la navigazione iniziava il 5 marzo con la festa detta “Isidis Navigium” in onore della dea egizia Iside, patrona del mare, dei marinai e delle attività marinare.

La residenza del prefetto della flotta di Miseno sorgeva su quello che oggi è l'isolotto di Punta Pennata (allora collegato alla costa), dove sono presenti alcune evidenze archeologiche risalenti al periodo romano.

L’imperatore Costantino, nel 330, spostò la flotta nella capitale dell’impero d’oriente, Costantinopoli appunto.

Gli effettivi in armi erano circa 10.000 tra legionari e ausiliari ed erano acquartierati nella cittadella di Miseno, nei pressi della quale aveva sede la “Schola Militum” dove i legionari apprendevano e si esercitavano tanto nelle tattiche della guerra navale quanto in quelle tradizionali della guerra campale.



Di questa grande flotta ci sono pervenuti, grazie ad alcune epigrafi persino i nomi di molte imbarcazioni:


  • 1 esareme: Ops (che vuol dire forza, era l’ammiraglia della flotta).
  • 1 quinquireme : Victoria.
  • 9 quadrireme: Fides, Vesta, Venus, Minerva, Dacicus, Fortuna, Annona, Libertas, Olivus.
  • 50 trireme: Concordia, Spes, Mercurius, Iuno, Neptunus, Asclepius, Ercole, Lucifer, Diana, Apollo, Venus, Perseus, Salus, Athenonix, Satyra, Rhenus, Libertas, Tigris, Oceanus, Cupidus, Victoria, Taurus, Augustus, Minerva, Particus, Eufrates, Vesta, Aesculapius, Pietas, Fides, Danubius, Ceres, Tibur, Pollux, Marte, Salvia, Triunphus, Aquila, Liberus Pater, Nilus, Caprus, Solenoide, Isis, Providentia, Fortuna, Iuppiter, Virtus, Rotella .
  • 11 liburne: Aquila, Agathopus, Fides, Aesculapius, Iustitia, Virtus, Taurus Ruber, Nereis, Clementia, Armata, Minerva .


Come si può vedere ad una trireme fu dato il nome Iside, dea egizia protettrice dei marinai.

Classis Ravennatis[modifica | modifica wikitesto]

La Classis Ravennatis, successivamente rinominata Classis Praetoria Ravennatis Pia Vindex, fu istituita da Augusto intorno al 27 a.C.

Era di stanza a Ravenna ed era la seconda flotta dell’Impero per importanza. Aveva il compito di sorvegliare la parte orientale del Mediterraneo.

Il porto di Classe era simile per conformazione a quello di Miseno, ma nel suo complesso non era del tutto naturale. Le lagune, interne rispetto alla costa, erano unite al mare tramite un sistema di dune costiere sopraelevate tagliate da un canale, la “Fossa Augusta”, che prolungato verso nord, congiungeva Ravenna alla laguna veneta e al sistema portuale di Aquileia.

Lungo la fossa e attorno ai bacini si potevano vedere arsenali e depositi a perdita d'occhio; lo sviluppo delle banchine raggiungeva i 22 Km, estenzione ragguardevole se si pensa che alcuni porti europei hanno raggiunto queste dimensioni solo nell’ultimo secolo.

Come la flotta di Miseno, anche quella di Ravenna fu trasferita nel 330 d.C. a Costantinopoli dall’imperatore Costantino.

Anche per la flotta ravennate il numero degli effettivi si aggirava intorno ai 10.000 tra legionari e ausiliari.

Un’altra analogia con la flotta misenate è il ritrovamento, nella vicina necropoli, dei nomi di alcune navi e ufficiali incisi su stele funerarie in marmo.


Di seguito alcuni nomi:


  • 2 trireme: Martis, Silvanus.
  • 1 liburna: Aurata.

Flotte provinciali[modifica | modifica wikitesto]

Classis Britannica

Istituita nel 43 d.C. dall’imperatore Claudio, era di stanza a Portus Itius (o anche Gesoriacum o Bononia), l’attuale Boulogne-sur-Mer, in Gallia settentrionale e dal 296 d.C. fu spostata a Rutupiae (Richborough), in Britannia dall’imperatore d’occidente Galerio all’epoca dei tetrarchi.

La Classis Britannica aveva il compito di controllare le acque intorno alla provincia. Questa flotta ha svolto un ruolo importante nell'invasione della Britannia da parte dell’imperatore Claudio.


Classis Germanica

Detta anche Classis Augusta Germanica Pia Fidelis, fu istituita da Augusto nel 12 a.C. era di stanza a Castra Vetera (l’odierna Xanten) ma fu spostata poi da Claudio nel 50 a Colonia Agrippinensis (l’odierna Colonia). Aveva il compito di pattugliare il fiume Reno, i suoi affluenti e il Mare del Nord. Di fondamentale importanza logistica, trasportava anche truppe e armamenti al di là di quello che per i romani era “il” confine.


Classis Pannonica

Di stanza ad Aquinicum (la moderna Budapest), aveva il controllo dell’alto Danubio, da Castra Regina (l’attuale Regensburg) nella Raetia a Sigidunum (l’attuale Belgrado) in Moesia. Fu istituita nel 35 a.C. da Augusto, ma fu stabilmente operativa dal 9 o dal 10 d.C. Riorganizzata sotto la dinastia Flavia, prese il nome di Classis Flavia Pannonica.


Classis Moesica

Era il completamento naturale della flotta del Danubio insieme a quella Pannonica. Il suo stanziamento è tuttora incerto (probabilmente era Tomi Costantiana, Novae o forse Oescus). Pattugliva il basso corso del Danubio e i suoi affluenti, il Mar d'Azov e, dal 41 d.C., il Mar Nero del nord.


Classis Pontica

Di stanza a Trapezus (l’odierna Trebisonda), questa flotta pattugliava il Mar Nero (meridionale e orientale). Istituita da Augusto nel 14 a.C., operò stabilmente dal 54/64 d.C. sotto Nerone.


Classis Syriaca

Detta anche Classis Syriaca Seleucena fu istituita nel 63 a.C. da Pompeo per debellare i pirati della Cilicia che rendevano insicure per i commerci le acque orientali del Mediterraneo e del mare Egeo; diventò operativa come flotta stabile sotto l’imperatore Vespasiano nel 70 d.C. Di stanza a Seleucia Pieriae (o Seleucia di Pieria, l’attuale Samandag in Siria).


Classis Alexandrina

Con base ad Alessandria d’Egitto, la Classis Alexandrina ha controllato la parte orientale del mare Mediterraneo. Istituita da Augusto nel 30 a.C. Dopo aver dimostrato il suo appoggio ad Ottaviano nella guerra civile, ha ricevuto il titolo di Augusta ed è stata denominata Classis Augusta Alessandrina.


Classis Mauretanica

Di stanza a Cesarea Mauretaniae (l’attuale Cherchel in Algeria) aveva il compito di pattugliare lo stretto di Gibilterra in particolare, ma anche le coste del Mediterraneo sud-occidentale (le coste della Mauretania) e della Spagna meridionale. Era un distaccamento della Classis Alexandrina (con comando speciale). La sua comparsa si fa risalire al 40 d.C. circa, sotto Caligola o più probabilmente sotto Claudio. Divenne flotta con ferma permanente dopo il 176 con Marco Aurelio.


Classis Lybica

Detta anche Classis Nova Lybica aveva il compito di pattugliare le coste libiche. Le fonti la menzionano per la prima volta intorno al 180 d.C. sotto l'imperatore Marco Aurelio o più probabilmente sotto Commodo.



Successivamente, nel IV e nel V sec d.C., a causa dell’indebolimento militare dell’impero, vennero create molte piccole flottiglie navali che operavano soprattutto nei fiumi della Gallia e nei laghi alpini.

I "classiarii"[modifica | modifica wikitesto]

La flotta romana era una flotta cosmopolita: quasi un terzo era composto da egiziani, molti altri erano greci, fenici, siriani, slavi; tutti gli altri facevano parte delle restanti etnie sotto il dominio di Roma. I giovani si arruolavano in un’età compresa tra i 16 e i 23 anni e il loro servizio durava non meno di 20/25 anni, al termine dei quali diventavano cittadini romani.

Si stima che il totale complessivo dei marinai, in epoca augustea, era di non meno di 40.000/45.000 uomini, con una retribuzione annua di 150 denari che, già a fine I secolo salì a 200, a 300 nel II e a 450 nel III. Questi sistematici aumenti di salario sono comunque da attribuire ad un tentativo di ovviare alla continua svalutazione del denario e alla conseguente perdita del potere d’acquisto. Comunque, nelle rispettive epoche, i classiari (marinai) della flotta imperiale guadagnavano in media il 50% in meno dei loro equivalenti sulla terraferma, vale a dire i legionari della fanteria; il loro salario annuale era 225 denari all’epoca di Augusto, 300 nel I secolo, 450 nel II e 675 nel III.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Tra i prefetti a capo della Classis Augusta Germanica Pia Fidelis risulta, da un’epigrafe, anche il nome di Publio Elvio Pertinace, imperatore dal 192 al 193 d.C.


  • Il “velarium” (sistema di teloni retrattili che coprivano il Colosseo) era azionato da un distaccamento di classiarii della flotta misenate.


  • A Ravenna, la Basilica di Sant'Apollinare in Classe , quando fu costruita, nella prima metà del VI secolo, era praticamente in riva al mare. Il nome “in Classe” indica appunto la vicinanza a quelli che erano i cantieri navali della flotta imperiale.


  • Nel 79 d.C., il prefetto della flotta misenate era Gaio Plinio Secondo, meglio caonosciuto come Plinio il Vecchio. Plinio, secondo il nipote (Plinio il Giovane), morì durante l'eruzione del 24 agosto nel tentativo di salvare alcuni cittadini in difficoltà. Altre fonti sostengono invece che sia morto perchè tentò di osservare l'eruzione troppo da vicino "per placare la sua sete di conoscenza" (R. Harris).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (IT) Luigi Bessone – Rita Scuderi, “Manuale di storia romana”, Monduzzi editore (Bologna), 1994.
  • (IT) Bendazzi, "Storia di Ravenna antica raccontata ai ragazzi" , Zanuccoli (Ravenna).
  • (EN) Chester G. Starr, “The roman imperial navy 31 B.C. – A.D. 324”, W. Heffer & Sons Ltd., Cambridge, 1960.
  • (IT) "La Storia", vol. 3, Mondadori, Milano, 2006
  • (IT) "Storia di Roma II" ("L'Impero Mediterraneo" 1, 2, 3), Enaudi, Torino, 1991.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

(IT) Sito di interesse vario; il link indirizza alla pagina riguardante la marina

(IT) Sito piuttosto vasto di interesse vario

(IT) Sito che tocca vari aspetti della Roma imperiale

(IT) Il sito illustra il porto di Classe e la sua flotta

(IT) Interessante sito su Miseno e la sua flotta

(IT) Altro sito dedicato alla storia militare di Roma


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