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scuola di musica Carlo e Guglielmo Andreoli
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàMirandola
Indirizzovia Enrico Fermi
Organizzazione
Fondazione1777
Sito web

La scuola di musica Carlo e Guglielmo Andreoli è una scuola di musica con sede a Mirandola, in provincia di Modena.

Fondata nel 1777, è una delle filarmoniche più antiche scuole di musica dell'Emilia-Romagna.[1] Intitolata alla memoria dei maestri Carlo Andreoli e Guglielmo Andreoli, le sue formazioni musicali hanno vinto numerosi premi internazionali nel corso degli anni.


Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Quinto Cenni, 3º Reggimento di Fanteria Nationale "della Mirandola" nel 1740 (acquarello, 1903, New York Public Library)

La tradizione musicale mirandolese risale almeno dal Rinascimento, quando nella corte della famiglia Pico[2] gruppi di strumenti a fiato e/o percussione accompagnavano feste, giostre, celebrazioni civili o religiose, oltre a salutare l'arrivo di passaggi di re o principi o accogliere trionfalmente i vincitori degli innumerevoli assedi alle mura della Mirandola. Il filosofo Giovanni Pico della Mirandola fu compositore[3] e amante della buona musica[4] e celebre è la sua frase:

(LA)

«Sicut medicina movet spiritus principaliter ut regant corpus, itu musica movet spiritus ut serviant animae.»

(IT)

«Proprio come la medicina muove lo spirito principalmente a controllare il corpo, la musica muove lo spirito a servire l'anima.»

Tra il XVI e il XVII secolo vennero impiegati complessi musicali per le celebrazioni pubbliche in città. Nel XVIII secolo il Battaglione Estense aveva a Mirandola una piccola fanfara militare di flauti e tamburi. Nel 1757 si ha notizia di una giovane Accademia dei Filarmonici, dediti ad attività prevalentemente musicali.[6][7]

Il 29 settembre 1791 venne inaugurato il Teatro Greco Corbelli all'interno del castello dei Pico che, oltre a commedie e tragedie teatrali, contribuì alla diffusione dell'opera in musica e dei concerti popolari a cui poteva assistere la popolazione. Il 16 settembre 1905 venne poi inaugurato il Teatro Nuovo, moderno teatro all'italiana che rispondeva alle aumentate esigenze musicali della cittadinanza.

Nel 1796, durante la dominazione napoleonica della Repubblica Cisalpina, venne istituita una "Accademia d'istromenti da fiato", poi divenuta "Banda Militare" della Mirandola, formata da cittadini di ogni estrazione sociale, per rispondere alle esigenze propagandistiche dei giacobini, suonando in feste e cerimonie pubbliche al fine di promuovere la socialità della cittadinanza e il sostegno alle nuove idee rivoluzionarie. Nel 1798 venne redatto un capitolato per fissare le regole e le condizioni per lo svolgimento di un servizio pubblico tramite una banda musicale e l'istituzione di una scuola civica per l'educazione musicale dei giovani.[8]

XIX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Guglielmo Andreoli (1862-1932)

La Restaurazione riportò in auge il vecchio Ducato di Modena, ma il gusto del nuovo modo di fare musica rimase e la banda cittadina, dopo aver cambiato simboli, repertorio e divise, continuò la sua attività con un nuovo capitolato nel 1825 con l'amministrazione comunale. Passando da una connotazione militare ad una precisa funzione civica, nel 1837 venne rinominata "Banda Filarmonica della Mirandola". Fra gli scopi dell'istituzione vi era quello di rappresentare la comunità mirandolese nel corso di celebrazioni ufficiali o feste popolari in città e anche in altre località vicine, nella capitale ducale Modena, e finanche "all'estero" (nel mantovano); inoltre la scuola di musica consentiva anche ai più poveri di avviarsi allo studio della musica per suonare nella banda medesima (ottenendo qualche compenso economico) o intraprendere una carriera professionale per i migliori. Dato il successo e l'apprezzamento, nacquero numerose bande musicali nei paesi vicini. Nel 1837 venne stipulato un nuovo capitolato, in cui il Comune della Mirandola si impegnò ad assumere alle sue dipendenze un maestro di musica qualificato, che fosse cioè direttore di banda, polistrumentista, compositore, responsabile dell'istruzione gratuita dei giovani musicisti, della qualità dell'esecuzione e della scelta del repertorio, il tutto in cambio di uno stipendio certo, un alloggio gratuito e la possibilità di insegnare la musica anche agli allievi privati a pagamento.[8]

Nella prima metà dell'Ottocento, la banda filarmonica della Mirandola incrementò il repertorio costituito da marce militari con l'introduzione di valzer, polke e soprattutto melodrammi. Nel 1853 la direzione della banda e dell'orchestra di Mirandola era assegnata al ferrarese Girolamo Altinieri, professore concertista di violino, appartenente alle accademie filarmoniche di Ferrara e alla Congregazione di Santa Cecilia in Roma.[9] Dopo l'Unità d'Italia, il complesso divenne "Banda Nazionale Municipale" alle dirette dipendenze della Guardia nazionale italiana e del sindaco: il Maestro direttore di Banda portava infatti i gradi di sottotenente, mentre il Capo Banda (il musicista più anziano e rappresentativo del gruppo) quelli di sergente. La musica melodrammatica, specialmente quella di Giuseppe Verdi, contribuì a rafforzare il sentimenti risorgimentali della popolazione, che all'epoca era in una zona di confine. Dopo la terza guerra d'indipendenza del 1866 che portò all'annessione del mantovano e del Veneto al Regno d'Italia, nel 1871 l'ensable ridivenne "Banda comunale".[8]

Grazie alla scuola di musica, si ottennero crescenti risorse economiche messe a disposizione del governo sabaudo per la scolarizzazione e l'istruzione pubblica. Nel 1868 la scuola di musica era stata riorganizzata sul modello di un Conservatorio statale in cui, oltre al tradizionale insegnamento gratuito, per la prima volta vennero iscritte anche le "fanciulle".[8]

XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

La Banda cittadina di Mirandola nel 1903, diretta dal maestro Giuseppe Nenci.

Nel 1902 venne assunto il maestro Giuseppe Nenci (1865-1950) di Livorno, che diresse la filarmonica con cui vinse diversi concorsi prestigiosi a Ferrara nel 1903 (un premio ragguardevole di 500 lire) e a Rimini nel 1904 (premio di 400 lire) e nel 1906 si aggiudicò il secondo posto con diploma di merito al Concorso internazionale bandistico di Milano (vinto dalla Banda di Parma), organizzato in occasione della grande Esposizione internazionale del Sempione.[10] A seguito della mancanza di finanziamenti, i musicisti dovettero sempre pagarsi le trasferte (al concorso di Milano furono gli unici ad esibirsi senza una divisa, ma con i soli cappelli), perciò vennero organizzate manifestazioni di protesta contro l'amministrazione comunale ora governata dai liberali, fintanto che il Sindaco decise di sciogliere la banda musicale nel 1908. D'altronde, il mutato gusto musicale (dovuto al diffondersi di nuovi stili musicali, fra cui il jazz, i balli americani e la canzone italiana) portò alla perdita della tradizionale creatività e didattica musicale mirandolese, anche per la mancanza di bravi direttori. Il Comune di Mirandola rifondò il nuovo gruppo musicale, ma questa volta senza finanziamenti fissi periodici, chiedendo il suo servizio solo nelle ricorrenze comandate. A seguito di ulteriori polemiche, nell'estate del 1914 si dovette ricorrere alla banda di Modena. A seguito dello scoppio della prima guerra mondiale, la scuola di musica venne chiusa nel 1915, per poi riaprire per poco dal 1926 al 1929, richiamando il maestro Giuseppe Nenci (che nel frattempo aveva diretto la banda di Ferrara dal 1908 al 1925). Tuttavia il fascismo ostacolò l'attività della banda cittadina, in quanto associazione di cittadini non inquadrata all'interno del Partito Nazionale Fascista e quindi potenzialmente sovversiva: per questo motivo nel 1929 il maestro Nenci venne licenziato per la seconda volta e venne costituita la "Banda della Legione Fascista", ritornando ad essere una banda militare come nell'Ottocento.

Giuseppe Nenci (1865-1950)

Nel 1938 venne fondata una "Banda del Dopolavoro" di natura civile. Durante la seconda guerra mondiale, cessò ogni attività musicale fino alla Liberazione. Già nel 1945 il maestro Serafino Giglioli riprese la direzione della scuola comunale di musica e della banda, ricostruendo anche moralmente la cultura di Mirandola e consentendo ai propri cittadini di incontrarsi finalmente liberi nella vita pubblica. Dal 1968 al 1977 la direzione passò al maestro Renzo Chiozzini (1932-2010), che ampliò notevolmente il repertorio musicale[11] e si impegnò ad aumentare l'organico: a metà degli anni 1970 la filarmonica raggiunse i 50 elementi, chiamando anche i suoi ex allievi della banda Diazzi di Concordia sulla Secchia. Il maestro Chiozzini si impegnò anche per aumentare la qualità della filarmonica, rifiutando di trasformare l'ensamble in una marching band alla moda e privilegiando i concerti e riprendendo la tradizione sinfonica e operistica, che consentì di affinare anno dopo anno la qualità del suono e l'intonazione, grazie anche all'acustica del Teatro Nuovo e alla scelta di acquistare migliori strumenti e tutti della stessa marca per la stessa sezione, infine incoraggiando le ragazze a studiare la musica (anziché destinarle al ruolo di majorette).[12]

Nel 1975 la filarmonica venne intitolata alla memoria del mirandolese Guglielmo Andreoli, maestro del Conservatorio di Milano e celebre compositore di opere teatrali, messe, romanze, musica per piccola e grande orchestra, opere da camera e per pianoforte. Dopo una breve reggenza del maestro Rino Polacchini nel 1978, la direzione della filarmonica passò al maestro Mirko Besutti dal 1979 al 1996, partecipando a diversi concorsi bandistici internazionali e vincendo premi a Siklós nel 1992 e Riva del Garda nel 1995. Dal 1996 il maestro Gianni Malavasi ha assunto la direzione della filarmonica cittadina, ottenendo buoni risultati nei concorsi bandistici di Salsomaggiore Terme (2000), Riva del Garda (2003), Strasburgo (2008) e Kerkrade (2013).[8]

Nel 1992 venne divenne Scuola intercomunale di musica, trasferendo la sede principale di Mirandola nel nuovo edificio di via Enrico Fermi.

XXI secolo[modifica | modifica wikitesto]

La nuova ala sud della Scuola di musica "Carlo e Guglielmo Andreoli", inaugurata nel 2018

Nel marzo 2003 venne fondata l'Associazione Filarmonica Cittadina di Mirandola "G. Andreoli".

Nel maggio 2012 la scuola di musica venne danneggiata dal terremoto dell'Emilia. Nel 2018 venne inaugurata la nuova ala sud della scuola di musica, dotata di una biblioteca musicale.

Direttori[modifica | modifica wikitesto]

Inizio Fine Direttore
1853 Girolamo Altinieri
1902 1907 Giuseppe Nenci
1927 1929 Giuseppe Nenci
1945 1968 Serafino Giglioli
1968 1977 Renzo Chiozzini
1977 1979 Rino Polacchini
1979 1996 Mirko Besutti
1996 in carica Gianni Malavasi

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1965 – L'Internazionale (nel 45 giri Inni proletari della piazza vol. 1, I dischi del sole, ed. Del Gallo, Milano)
  • 1965 – Canto dei lavoratori (nel 45 giri Inni proletari della piazza vol. 4, I dischi del sole, ed. Del Gallo, Milano)
  • 1970 – La Brigata Garibaldi e L'Internazionale (nel LP La Resistenza dell'Emilia-Romagna, I dischi del sole, ed. Del Gallo, Milano)
  • 1973 – La Brigata Garibaldi (nel LP Compagni avanti il gran partito, I dischi del sole, ed. Del Gallo, Milano)
  • 1988 – Filarmonica Cittadina G. Andreoli (LP)
  • 1996 – L'Internazionale (nel LP Avanti popolo alla riscossa - Antologia della canzone socialista in Italia, I dischi del sole, ed. Bravø Records)
  • 1997 – Evoluzioni Bandistiche (CD)
  • 2005 – The year of the dragon (CD)
  • 2018 - Andrea Giuffredi, Cuore e Passione feat. Filarmonica G.Andreoli & Gianni Malavasi (EP)

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1903 – Concorso bandistico di Ferrara: 1º posto
  • 1903 – Concorso bandistico di Rimini: 1º posto
  • 1906 – Concorso bandistico nazionale di Milano: 2º posto con diploma di merito
  • 1992 – Concorso Internazionale "Várfesztivál" di Siklós (Ungheria): 2º posto
  • 1995 – Concorso Internazionale Flicorno d'oro di Riva del Garda: 1º posto (1ª categoria)
  • 2000 – Concorso Internazionale "Giuseppe Verdi" di Salsomaggiore: diploma d'oro (1ª categoria)
  • 2003 – Concorso Internazionale Flicorno d'oro di Riva del Garda: 1º posto (categoria superiore)
  • 2008 – Concorso Internazionale "Eolia" di Strasburgo (Francia): 1º posto (categoria C)
  • 2013 – Concorso Internazionale "Wereld Muziek Concours" di Kerkrade (Paesi Bassi): medaglia d'oro (3ª categoria)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Conati-Pavarani, p. 25
  2. ^ Sei secoli di storia in un concerto in fiera, su Indicatore Mirandolese, 17 maggio 2019.
  3. ^ Vincenzo Di Giovanni, Giovanni Pico della Mirandola nella storia del Rinascimento e della filosofia in Italia, 1894, p. XI.
  4. ^ Giuseppe Oreglia, Giovanni Pico della Mirandola e la cabala, Tipografia G. Cagarelli, 1894, p. 65.
  5. ^ marchese Ferdinando Calori Cesis, Giovanni Pico della Mirandola detto La Fenice degli ingegni: Tomo unico, Tipografia G. Cagarelli, 1897, p. 154.
  6. ^ Felice Ceretti, Notizie sulle antichi Accademie della Mirandola, in Memorie storiche della città e dell'antico Ducato della Mirandola, XVI, pp. 208-303.
  7. ^ Longo-Michelassi, p. 131.
  8. ^ a b c d e Storia, su Filarmonica Cittadina "G. Andreoli" di Mirandola. URL consultato il 18 novembre 2021 (archiviato il 18 novembre 2021).
  9. ^ Flaminio Lolli, Saggio di versi: la maggior parte inediti, Venezia, Naratovich, 1854, p. 166.
  10. ^ Ferrara - La banda musicale e il maestro Nenci, 1907, su Ferrara e dintorni in cartolina e fotografia. URL consultato il 18 novembre 2021 (archiviato il 13 maggio 2022).
  11. ^ …Albo d'oro dei musicisti mirandolesi – Renzo Chiozzini, su Al Barnardon, 31 ottobre 2017.
  12. ^ Il maestro che rivoluzionò la Banda, in L'Indicatore Mirandolese, 2010, p. 27.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L. Bellini, La musica nel pensiero dei Pico da Giovanni a Giovanfrancesco, in Quadrivium, XXVIII (1), 1987, pp. 5 e ss..
  • Marco Bolzani, Gli Andreoli di Mirandola e i concerti popolari milanesi, 1877-1887, Mirandola, Al Barnardon, 1988, SBN IT\ICCU\CFI\0131481.
  • Simonetta M. Bondoni (a cura di), Teatri storici in Emilia Romagna, Bologna, Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, 1982, SBN IT\ICCU\CFI\0022654.
  • Lidia Bortolotti (a cura di), Le stagioni del teatro. Le sedi storiche dello spettacolo in Emilia-Romagna, Bologna, Grafis, 1995, SBN IT\ICCU\RAV\0255309.
  • Marcello Conati e Marcello Pavarani, Mirandola, in Orchestre in Emilia-Romagna nell'Ottocento e novecento, Orchestra sinfonica dell'Emilia-Romagna "Arturo Toscanini", 1982, pp. 285 e ss..
  • Giacomo Gibertoni, I due secoli della Banda di Mirandola: mostra storico-documentaria, Mirandola, Centro Culturale Polivalente, 1998.
  • Giacomo Gibertoni, Banda, scuola e maestri di musica a Mirandola dalla fine del Settecento ai giorni nostri, in Quaderni della Bassa Modenese, anno XIII, n. 1, San Felice sul Panaro, 1999.
  • Giacomo Gibertoni, Gli Strinasacchi e la vita musicale a Mirandola nel primo Ottocento, in Gli Strinasacchi illustri musicisti ostigliesi, Revere, 2005.
  • Luigi Girati, Mirandola e le città della musica. Albo d'oro dei musicisti mirandolesi 1953-2013, 2014.
  • Marina Longo e Nicola Michelassi, Teatro e spettacolo nella Mirandola dei Pico (1468-1711), Leo S. Olschki editore, 2001, ISBN 88-222-4956-9.
  • Marta Lucchi, Musica e teatro a Mirandola nel settecento e ottocento.
  • Giuseppe Morselli, Mirandola: 30 secoli di cronaca, San Prospero, CPE-Centro Programmazione Editoriale, 1976, SBN IT\ICCU\MOD\0048091.
  • Giulio Paltrinieri, I cento anni del Teatro Nuovo di Mirandola 1905-2005, a cura di Comune di Mirandola, Mirandola, Grafiche il Dado, 2005, SBN IT\ICCU\MOD\0971225.
  • Gino Roncaglia, Gli Andreoli di Mirandola : una nidiata di musicisti, Modena, soc. tip. modenese, 1933, SBN IT\ICCU\LO1\0514917.
  • Claudio Sgarbanti e Paolo Mattioli, Itinerari illustrati e un po' storici di Mirandola, 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]