Utente:Bianca Tinti/Sandbox
Graziano Tinti[modifica | modifica wikitesto]
Graziano Tinti, nato a Castello d’Argile, Bologna il 20 Agosto 1945, è pittore e incisore italiano. E’ un pittore legato a un linguaggio critico realistico. Nelle sue opere emerge la luce; una luce a volte casuale, a volte causata, a volte evocata. La luce è una dominante sempre presente nei suoi lavori, siano questi dipinti, incisioni o disegni.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Graziano Tinti si forma alla Scuola d’Arte di Bologna, seguendo gli insegnamenti di Vasco Bendini e Pirro Cuniberti, e alla South Kensington School of Art di Londra.
Formazione[modifica | modifica wikitesto]
Inizia giovanissimo come aiuto-scenografo al Teatro Duse di Bologna dedicandosi poi interamente alle tecniche pittoriche e incisorie. Frequenta l’atelier di Carlo Corsi, traendone ispirazione.
Dopo gli anni londinesi, negli anni Settanta completa la sua formazione nuovamente a Bologna, facendo riferimento all’atelier di incisione di Carlo Leoni e alla stamperia San Leonardo del fratello Mario. Realizza poi grandi lastre a puntasecca stampate da Anna Rebecchi, presso l’editrice d’arte “Due Torri”.
Tinti incisore[modifica | modifica wikitesto]
Queste incisioni sono realizzate con un uso insolito della puntasecca: invece del singolo segno inciso sulla nuda lastra, Tinti crea delicate sfumature elaborando una fitta rete di segni leggeri. Questa tecnica consente una tiratura molto limitata ma dà ricchezza e fascino all’immagine. La dedizione a questa disciplina lo porterà a sperimentare contemporaneamente più tecniche sulla stessa lastra, raggiungendo effetti di nero assoluto, scavando con la puntasecca in profondità, e creando delicatissime luci e toni intermedi, lavorando delicatamente con la puntasecca sull’acquatinta. Il risultato compensa la grande fatica.
Tinti pittore[modifica | modifica wikitesto]
La sua pittura invece è prevalentemente sollecitata dalle opere di artisti della Nuova Oggettività Tedesca e strettamente legata all’arte del passato, alla lezione di Giovanni Bellini, di Caravaggio e di Vermeer. Sarà poi Milano, la frequentazione con Mario De Micheli e Raffaele De Grada e la frenesia culturale di quegli anni a maturarlo. L’incontro con le opere della mostra milanese “Iperrealisti americani e Realisti europei “ del 1974 arricchisce le componenti della sua ricerca pittorica, già ampia e variegata. Saranno gli iperrealisti americani Charles “ Chuck” Close e Richard Estes, e i realisti europei Domenico Gnoli e specialmente Antonio Lopez Garcia, a segnare il suo percorso artistico.
Il suo percorso artistico è prevalentemente tematico. Cinque sono i temi sviluppati nel corso degli anni:
“ Una volta ero “: tragica rappresentazione della vecchiaia, all’interno della Bagina di Milano, con dipinti di grandissime dimensioni (3 mt); istanza sociale affrontata con una tecnica pittorica fredda e lucida. “ Ritagli senza metafora “: oggetti nell’atelier, semplici, quotidiani; un piccolo universo statico, silente, che all’inizio è un mistero illuminato, non chiarito e che infine è battuto e reso più spesso dalla luce.
“ Ordine del giorno “: tematica intimista sulla ribellione dell’ordine costituito e imposto. Tovaglie, tovaglioli, lenzuola, canovacci bianchi, che ribellandosi alla simmetria, si scompongono, si alzano levitando fino a spiccare il volo. Dipinti con tecnica pittorica rigorosa, molto realistica e monocromatica, che accentua il carattere onirico. “Di luce e di memoria, anime varie “: Percorso analitico e passionale sul ritratto, dove la luce non si ferma solo in superfice ma entra in profondità rendendo l’immagine introspettiva. La tecnica è molto pittorica e gestuale a rendere più emotivo il ritratto. “Assaporando un’idea à la carte “: è la tematica attuale che rappresenta il cibo così mediaticamente compromesso. Uno spaccato che racchiude la nostra cultura, la nostra storia, le nostre contraddizioni, con ironia, bizzarria, provocazione e tragedia.
Tinti illustratore[modifica | modifica wikitesto]
Dal 1978 al 1990 è docente di Comunicazione Visiva all’Istituto Europeo di Design (IED) a Milano e a Roma dove nel 1983 crea il corso di Illustrazione. In quel periodo collabora come illustratore con numerose agenzie di advertising firmando importanti campagne come Swatch (Agenzia Talent) e packaging come Baci Perugina (Maurizio di Robilant).
Oggi vive e lavora sulle colline piemontesi del Lago Maggiore.
Hanno scritto e parlato di lui Raffaele De Grada, Franco Solmi, Alfredo De Paz, Umberto Sarcinelli, Antonio D’Avossa , Cristina Trivellin, ecc. Ha esposto le sue opere in varie città italiane ed europee, tra cui Bologna, Milano, Venezia, Padova, Zurigo, Essen e Colonia.
Mostre principali[modifica | modifica wikitesto]
- Museo Civico – Arte Contemporanea in Emilia e Romagna - Bologna 1965
- Museo Civico – Arte Contemporanea in Emilia e Romagna - Bologna 1966
- Galleria Prometeo - Bologna 1972
- Galleria “La Nuova Sfera” - Milano 1974
- “Centro dell’Incisione” Alzaia Naviglio Grande - Milano 1975
- Galleria “Asinelli” - Bologna 1980
- “Centro dell’Incisione” Alzaia Naviglio Grande - Milano 1994
- Villa Savorgnan – Lestans - Sequals – PN 1994
- Libreria Bocca - Milano 2003
- Castello dei Da Peraga - Vigonza – Padova 2007
- “Centro dell’Incisione” Alzaia Naviglio Grande - Milano 2007