Utente:1felco/Sandbox9

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Attentati[modifica | modifica wikitesto]

Una lista non completa degli attentati più eclatanti perpretati tramite tubi bomba include:

    • Sacile, 21 agosto 1994. È in corso la 721ª edizione della Sagra dei Osei e vi partecipano almeno 50.000 persone. Alle 10,45 una donna raccoglie un tubo di ferro nei pressi di un cespuglio di ortensie, tra una fontanella e una cabina telefonica. L'oggetto è lungo circa 30 cm, imbottito di esplosivo e biglie di vetro: è il tubo bomba che si rivelerà una costante degli attentati di Unabomber. Deflagra ferendo lievemente la donna e due dei suoi figli. Il fenomeno criminale non è ancora noto, e gli investigatori battono piste terroristiche.[10][11][12]
    • Pordenone, 17 dicembre. Un altro tubo bomba simile all'ordigno di Sacile esplode davanti alla Standa di piazza del Popolo, sotto una siepe, intorno all'ora di chiusura del magazzino nella giornata di sabato. Una ragazza resta lievemente ferita dai frammenti di una vetrina.[10][13]
    • Aviano, 18 dicembre. L'indomani, quarta domenica d'Avvento, un terzo tubo esplode in un cespuglio vicino al sagrato della parrocchiale di Santa Maria e Giuliana, proprio mentre i fedeli escono dalla messa. Non ci sono feriti.[10][13]

1995[modifica | modifica wikitesto]

    • Azzano Decimo, 5 marzo 1995. La domenica di Carnevale due tubi esplodono a distanza di poche centinaia di metri l'uno dall'altro. Le detonazioni si confondono con i rumori della festa, ma nessuno resta ferito.[10][13]
    • Pordenone, 30 settembre. Sono di nuovo due i tubi abbandonati nella stessa giornata, questa volta nel capoluogo, e uno di essi determina il primo grave ferimento. È stato collocato in via Fratelli Bandiera, nei pressi di un'abitazione e vicino a un cassonetto della spazzatura. Alle 16,30 viene raccolto dalla pensionata Anna Pignat. L'ordigno esplode provocandole gravissime lesioni agli arti superiori. Il secondo tubo viene recuperato in via Fratelli Rosselli, da un'altra donna che non percepisce il pericolo e lo porta a casa. L'indomani, venuta a conoscenza del primo episodio, sistema il tubo sulla bicicletta e lo consegna ai carabinieri. I militari fanno brillare la bomba perdendo l'occasione di mandarla ad analizzare.[10][14][15]
  • Bibione (San Michele al Tagliamento), 4 agosto. Per la prima volta due località balneari sono scosse da altrettanti gravi attentati, di domenica e in piena alta stagione. Il fatto di Bibione non ha conseguenze. Alle 6 del mattino, in spiaggia, un bagnino raccoglie un tubo di circa 20 cm. «Ti che te racati tuto, vara che bel pesso de tubo»,[16] dice l'uomo a un collega. Quest'ultimo prende il tubo, ne svita un'estremità e viene sorpreso da una fiammata. Molto seccato, butta l'oggetto in un cassonetto pensando alla bravata di qualche ragazzo. Soltanto la sera giunge a conoscenza di un episodio simile, ma dagli esiti molto più seri, avvenuto nella vicina Lignano. Recupera allora il tubo e lo consegna ai carabinieri.[17][18]
    • Lignano Sabbiadoro, 4 agosto. Un tubo bomba è stato abbandonato all'interno dell'ombrellone aperto intorno alle 10,30 dal turista domese Roberto Curcio. L'uomo vede cadere l'oggetto e lo raccoglie. Il tubo esplode causandogli gravi lesioni alla mano destra e la recisione dell'arteria femorale. Curcio perde i sensi e viene trasportato al pronto soccorso, dove si decide di trasferirlo in terapia intensiva all'ospedale di Udine, per operarlo d'urgenza a causa della grave emorragia. Il tubo misurava circa 18 cm di lunghezza per 3 cm di diametro ed era avvolto in un giornale, l'edizione pordenonese del Messaggero Veneto datata 2 agosto 1996.[19][20] L'episodio scatena il panico della popolazione, dei villeggianti e degli operatori turistici della zona. Una falsa rivendicazione rivaluta l'ipotesi terroristica e manda sotto inchiesta il professor Agostinis, ma di lì a poco la momentanea interruzione degli attentati apre invece gli scenari della pista militare.[10][17][21]


    • Lignano Sabbiadoro, 6 luglio 2000. La cittadina costiera è teatro di un nuovo grave attentato che si consuma verso le 17 in danno di Giorgio Novelli, carabiniere casalecchiese in pensione. Un tubo metallico di circa 30 cm di lunghezza per 3 cm di diametro viene raccolto dall'uomo sul bagnasciuga e trasportato per 400 m. Esplode ferendo l'anziano al volto e riducendolo in coma. Il congegno doveva essere dotato di un timer attivato dal movimento. L'innesco era diverso dai precedenti e la bomba era studiata per resistere all'acqua. Al momento della deflagrazione Novelli si trovava con la nipotina, ed emerge in seguito anche la circostanza che il tratto di spiaggia interessato ospitava una colonia di bambini. Ancora una volta il fatto scatena il panico, nel bel mezzo della stagione balneare.[22][23][24][25]* San Stino di Livenza, 1º novembre. Un altro ordigno viene scoperto nello stesso vigneto del precedente, dopo un mese e mezzo da questo e all'indomani dell'attentato di Portogruaro.[26]=== 2001 ===
  • Motta di Livenza, 2 novembre 2001. Il giorno dei morti, alle 16, una bomba camuffata da cero votivo esplode nel cimitero, ferendo la custode del luogo Anita Buosi. La donna la raccoglie da una tomba e nota subito un'anomalia (il cero non è stato acceso), ma non ha il tempo di percepire il pericolo. Riporta gravissime lesioni alle mani e all'occhio destro.[10][27][28]
    • Cordenons, 25 dicembre 2002. Alla messa di mezzanotte del giorno di Natale, verso le 0,10, un tubo esplode sopra un confessionale della chiesa di Santa Maria Maggiore. Sul momento il celebrante non ne coglie il significato. Sono alcuni carabinieri in borghese che evacuano l'edificio e impongono di proseguire la funzione all'aperto. Non ci sono feriti.[10][29]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cfr pag. 64: John Lawson, Robert Lorenzo, Howard Davison: American State Trials: A Collection of the Important and Interesting Criminal Trials which Have Taken Place in the United States from the Beginning of Our Government to the Present Day. 1919]}}
  2. ^ (EN) Vedi [url=http://www.cnn.com/2005/LAW/04/13/eric.rudolph/index.html Rudolph reveals motives]] da cnn.com
  3. ^ Vedi (EN) [url=http://cain.ulst.ac.uk/issues/violence/attacks/pipebomb.htm scheda su cain.ulst.ac.uk]
  4. ^ Vedi (EN) [url=http://history1900s.about.com/od/famouscrimesscandals/a/columbine.htm scheda da about.com]
  5. ^ Pipe Bombs Found in The Salem Area, Salem-News.com, 13 Aug 2006.
  6. ^ Salem Pipe Bomb Suspect Back in Court Tuesday, Salem-News.com, 13 Feb 2007.
  7. ^ Sweden: Stockholm suicide bombings could have been 'catastrophic', The Telegraph, 12 December 2010.
  8. ^ FoxNews.com: 'We got him!' Second marathon suspect in custody after tense standoff, April 20, 2013
  9. ^ http://www.ctvnews.ca/canada/man-found-with-pipe-bomb-still-allowed-to-board-plane-in-edmonton-1.1639741 Man found with pipe bomb still allowed to board plane in Edmonton
  10. ^ a b c d e f g h Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore FolliaEsplosiva
  11. ^ Domenico Pecile. «Attentato alla Sagra, l'ombra dell'ecoterrorismo». Corriere della Sera, 22 agosto 1994, p. 9.
  12. ^ Marco Pacini. «Pordenone, una bomba alla Sagra degli Osei». La Repubblica, 22 agosto 1994, p. 13.
  13. ^ a b c «Sette attentati, stessa tecnica». La Repubblica, 5 agosto 1996, p. 6.
  14. ^ Domenico Pecile. «Altro tubo bomba, paura a Pordenone». Corriere della Sera, 3 ottobre 1995, p. 15.
  15. ^ Marco Pacini. «Il seminatore di bombe colpisce ancora». La Repubblica, 3 ottobre 1995, p. 19.
  16. ^ «Tu che raccogli tutto, guarda che bel pezzo di tubo».
  17. ^ a b Domenico Pecile. «Un'altra bomba sotto l'ombrellone». Corriere della Sera, 6 agosto 1996, p. 5.
  18. ^ Roberto Bianchin. «Un'altra bomba sulla spiaggia». La Repubblica, 6 agosto 1996, p. 6.
  19. ^ Domenico Pecile ed Elisabetta Rosaspina. «Bomba in spiaggia, grave un turista». Corriere della Sera, 5 agosto 1996, p. 9.
  20. ^ Roberto Bianchin. «Sangue in spiaggia: una bomba nell'ombrellone». La Repubblica, 5 agosto 1996, p. 6.
  21. ^ Mauro Manzin. «Professore sott'inchiesta per le bombe dell'estate». La Repubblica, 21 agosto 1996, p. 8.
  22. ^ Martino Spadari. «Bomba in spiaggia, terrore a Lignano». Corriere della Sera, 7 luglio 2000, p. 5.
  23. ^ Claudio Salvalaggio. «Scoppia tubo sulla spiaggia a Lignano, psicosi Unabomber». La Repubblica, 7 luglio 2000, p. 25.
  24. ^ Martino Spadari. «Spiagge blindate dopo la bomba. Il tubo è esploso a 400 metri dal ritrovamento: poteva essere una strage». Corriere della Sera, 8 luglio 2000, p. 9.
  25. ^ Roberto Bianchin. «Il tubo bomba era in una colonia». La Repubblica, 9 luglio 2000, p. 24.
  26. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Corriere051100
  27. ^ Alessandro Russello. «Esplosivo al cimitero, torna Unabomber». Corriere della Sera, 3 novembre 2001, p. 18.
  28. ^ Filippo Tosatto. «Esplode lumino, ferita anziana. Torna l'incubo Unabomber». La Repubblica, 3 novembre 2001, p. 21.
  29. ^ Carlo Brambilla. «Natale nel mirino di Unabomber». La Repubblica, 27 dicembre 2002, p. 29.