The Black Mages

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The Black Mages
Paese d'origineBandiera del Giappone Giappone
GenereRock strumentale
Hard rock
Progressive metal
Neoprogressive
Rock progressivo
Rock sinfonico
Symphonic metal
Opera rock
Periodo di attività musicale2002 – 2010
EtichettaSquare Enix Music
Universal Music Group
Dog Ear Records
Album pubblicati3
Studio3
Opere audiovisive3
Sito ufficiale

The Black Mages è stato un gruppo musicale giapponese fondato da Nobuo Uematsu, la cui musica spazia dal rock strumentale al progressive metal. I brani suonati dal gruppo sono musiche composte dallo stesso Uematsu per la serie di videogiochi Final Fantasy, arrangiate in stile rock/metal.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 Kenichiro Fukui e Tsuyoshi Sekito, insieme a Kumi Tanioka, realizzarono la colonna sonora del videogioco All Star Pro-Wrestling[1][2][3], un progetto in stile rock sperimentale. Benché la colonna sonora non venne pubblicata su disco, visto il sound risultato e il successo del gioco, Fukui e Sekito decisero di continuare a comporre insieme materiale. Nel 2002 decisero di arrangiare nello stesso stile alcune composizioni di Nobuo Uematsu per la serie Final Fantasy. Uematsu si dimostrò subito interessato al progetto, e fondò la band The Black Mages perché riteneva il duo non sarebbe stato sufficientemente apprezzato. Nonostante ne fosse il fondatore, inizialmente Uematsu non fu membro della band, ritenendosi incapace di dedicarsi ad una band ed alla sua carriera di produttore con l'appena formata Smile Please, perciò si ritagliò il ruolo di produttore. Il 19 febbraio 2003 fu dato alle stampe l'album omonimo, The Black Mages. Visto il successo del disco, Uematsu decise di organizzare un concerto tributo il 26 aprile allo Shibuya-AX di Tokyo. Nel frattempo, al duo Fukui-Sekito si unirono Michio Okamiya alla chitarra, Keiji Kawamori al basso e Arata Hanyuda alla batteria[4]. Persuaso da Fukui e Sekito, lo stesso Nobuo Uematsu accettò di esibirsi col gruppo[5][6]. Il concerto del 26 aprile fu registrato ed inserito nel DVD "THE BLACK MAGES" LIVE, distribuito esclusivamente ai membri del fan club di Uematsu[7].

Nel 2004 i Black Mages parteciparono alla compilation Dark Chronicle Premium Arrange, contenente vari brani dal videogioco Dark Chronicle riarrangiati in vari generi[8], realizzando il brano Flame Demon Monster Gaspard arrangiato in stile rock anni '80. La compilation venne pubblicata il 21 aprile. Il 22 dicembre venne pubblicato il secondo album della band, The Black Mages II: The Skies Above, a cui parteciparono i cantanti Kazco Hamano (corista dei Do As Infinity) e il tenore Tomoaki Watanabe (accreditati, rispettivamente, come "KAZCO" e "mr. goo"). Furono organizzati due concerti promozionali. Il primo si svolse al Club Città di Kawasaki il 22-23 gennaio 2005, mentre il secondo al Namba Hatch di Osaka il 28 gennaio. A precedere le esibizioni della band vi erano Kenji Itō (che si esibiva al solo pianoforte in riarrangiamenti di brani da lui composti per la serie SaGa), il gruppo techno/pop muZik (che eseguiva sette remix di altrettanti brani dalla serie Final Fantasy), e il comico Udatsu Tanaka[9]. Il concerto a Kawasaki fu inserito nel DVD LIVE "Above the Sky", il quale, come il precedente, fu distribuito solo ai membri del fan club di Uematsu, il 1º febbraio 2006[10]. Sempre nel 2005 parteciparono alla colonna sonora del film Final Fantasy VII: Advent Children, registrando il brano Advent: One-Winged Angel, arrangiato da Shirō Hamaguchi, insieme ad un'orchestra diretta da Koji Haijima[11]; il brano fu pubblicato nel disco Final Fantasy VII: Advent Children Original Soundtrack il 28 settembre 2005; nella riedizione del 2009 del film, Final Fantasy VII: Advent Children Complete, una nuova versione, più lunga e con un arrangiamento leggermente diverso, sostituì la prima; questo brano successivamente apparve nell'album Final Fantasy VII: Advent Children Complete Reunion Tracks, pubblicato il 16 settembre 2009. Nel 2006 i Black Mages arrangiarono il tema del boss finale di Final Fantasy III, che fu inserito in Final Fantasy III: Original Soundtrack, colonna sonora del remake del gioco per Nintendo DS[12].

Il 19 marzo 2008 fu pubblicato il terzo album, The Black Mages III: Darkness and Starlight. Nel brano omonimo (un'opera rock rappresentante l'intera composizione dell'opera Maria e Draco da Final Fantasy VI) compaiono come ospiti tre cantanti d'opera: il tenore Tomoaki Watanabe, il baritono Tetsuya Odagawa e il mezzosoprano Etsuyo Ota. Seguì un unico concerto promozionale, che si tenne al Yokohama Blitz di Yokohama il 9 agosto 2008, con ospiti d'eccezione i cantanti d'opera nel brano Darkness and Starlight, insieme ad una performance di un gruppo di attori che interpretò sul palco l'opera mentre la band suonava. Questo concerto fu filmato ed inserito nel DVD Darkness and Starlight LIVE, pubblicato il 31 marzo 2009; a differenza dei precedenti due, questo DVD non è a scopo promozionale, ed è stato distribuito dall'etichetta Dog Ear Records[13].

Il 7 agosto 2010 Uematsu annunciò lo scioglimento del gruppo, senza fornire una spiegazione. L'anno successivo dichiarò in un'intervista che i Black Mages erano una "Square Enix Band", ovvero che Square Enix detiene i diritti del nome, quindi erano legalmente autorizzati solo a registrare arrangiamenti di brani composti da Uematsu per Final Fantasy prima del suo abbandono, e anche ottenere l'autorizzazione per brani originali era molto difficile[14][15].

Successivamente Uematsu fondò gli Earthbound Papas, una band che prosegue l'idea neoprogressive dei Black Mages, in cui entrarono anche gli ex-Black Mages Michio Okamiya e Arata Hanyuda (quest'ultimo abbandonerà il progetto nel 2013) dopo che anche questi lasciarono Square Enix, in modo da evitare problemi di licenza[15]. La band propone riarrangiamenti di composizioni di Uematsu da Final Fantasy, ma anche da altri videogiochi per i quali ha composto le musiche, oltre a brani originali.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

DVD[modifica | modifica wikitesto]

Altre apparizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tsuyoshi Sekito, su square-enix.co.jp, Square Enix. URL consultato il 21 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2012).
  2. ^ Kenichiro Fukui, su square-enix-usa.com, Square Enix (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2006).
  3. ^ Kumi Tanioka, su squareenixmusic.com, Square Enix Music Online (archiviato il 21 gennaio 2008).
  4. ^ Chris, The Black Mages :: History, su squareenixmusic.com, Square Enix Music Online, 21 dicembre 2007.
  5. ^ Meagan VanBurkleo, Nobuo Uematsu: The Man Behind The Music, su Game Informer, 27 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2009).
  6. ^ James Mielke, A Day in the Life of Final Fantasy's Nobuo Uematsu, su 1up.com, 1UP.com, 15 febbraio 2008. URL consultato il 21 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2012).
  7. ^ The Black Mages Live DVD :: Album Information, su squareenixmusic.com, Square Enix Music Online.
  8. ^ Patrick Gann, Dark Chronicle Premium Arrange, su rpgfan.com, RPGFan, 1º gennaio 2005. URL consultato il 21 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2017).
  9. ^ The Black Mages Live "Above the Sky" :: Concert Information, su squareenixmusic.com, Square Enix Music Online.
  10. ^ The Black Mages Live "Above the Sky" DVD :: Album Information, su squareenixmusic.com, Square Enix Music Online.
  11. ^ Patrick Gann, Final Fantasy VII: Advent Children OST, su rpgfan.com, RPGFan, 30 ottobre 2005. URL consultato il 21 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2012).
  12. ^ Patrick Gann, Final Fantasy III OST, su rpgfan.com, RPGFan, 5 ottobre 2006. URL consultato il 21 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2013).
  13. ^ (JA) Dog Ear Records Blog, su dogearrecords.blog92.fc2.com, Dog Ear Records. URL consultato il 21 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2017).
  14. ^ Dale North, Destructoid interview: Final Fantasy composer Nobuo Uematsu, su destructoid.com, Destructoid, 17 aprile 2009.
  15. ^ a b Matt Diener, Interview with Nobuo Uematsu on the Earthbound Papas (April 2011), su squareenixmusic.com, Square Enix Music Online.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]