Strage di Castiglione

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Strage di Castiglione di Sicilia
Data12 agosto - 14 agosto 1943
alba – mattino
LuogoCastiglione di Sicilia
StatoBandiera dell'Italia Italia
Responsabili1. Fallschirm-Panzer-Division Hermann Göring del generale Hans-Valentin Hube
Motivazionerappresaglia
Conseguenze
Morti16 civili italiani
Feriti20 civili italiani

La strage di Castiglione fu un eccidio commesso dalla Wehrmacht nella cittadina di Castiglione di Sicilia tra il 12 agosto e il 14 agosto 1943, durante la seconda guerra mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Operazione Husky.

L'armistizio di Cassibile non era ancora stato stipulato e il governo Badoglio I era ancora alleato della Germania nazista. Le truppe dell'Asse, dopo lo sbarco alleato in Sicilia, erano in ritirata e provenivano da Randazzo[1] dirette a Messina.

A incalzare erano la VII armata statunitense al comando del generale George S. Patton lungo la valle dell'Alcantara e la VIII armata inglese del generale Bernard Montgomery che il 10 agosto 1943 era penetrata a Giarre e risaliva il versante ionico-etneo.

La strage[modifica | modifica wikitesto]

Vista di Castiglione

Truppe tedesche della divisione "Hermann Göring"[2] erano accampate in contrada Sciambro, nelle campagne intorno Castiglione in attesa dell'ordine della ritirata verso Messina[3].

La tesi prevalente oggi è che nella tarda serata del 10 agosto 1943 da questo accampamento venne rubato un camion tedesco carico di generi alimentari[4]. Un'altra tesi fu che vennero uccisi cinque militari tedeschi dello stesso accampamento.[5].

Alle prime luci dell'alba del 12 agosto, un ufficiale al comando di un autocarro con 40 militari tedeschi e scortati da un carro armato irruppero nella cittadina sparando sia con dei fucili mitragliatori sia a cannonate contro chiunque si parasse davanti. Vi furono decine di morti e feriti. Viene riferito che i soldati tedeschi entrarono gridando nelle case spingendo brutalmente fuori gli uomini a calci e percuotendoli col fucile. Una donna venne buttata giù dal balcone e lasciata sul selciato con le gambe fratturate. Quindi intimarono alla popolazione di sgomberare il paese e presero oltre 200 uomini in ostaggio (fra essi anche bambini e anziani) picchiando chi indugiava e uccidendo chi si rifiutava. Gli ostaggi furono rinchiusi, secondo alcuni nel castello, secondo altri in un ovile all'addiaccio e senza viveri, un testimone ricordava di essere stati rinchiusi all'interno di un torrione, detto " Cannizzu" che si trova poco fuori dal paese. Per i tre giorni successivi depredarono e bruciarono le case del paese[6].

Il paese venne abbandonato la sera del 13 agosto, mentre gli ostaggi vennero liberati solo il 14 agosto mattina, grazie all'attività coraggiosa di alcune suore che vivevano nell'Istituto Regina Margherita le quali si offrirono come mediatori per salvarli da una probabile esecuzione di massa.

Dell'accaduto si avrà notizia solo il 4 ottobre sul Corriere di Sicilia.

Le vittime[modifica | modifica wikitesto]

Nell'attacco le case di Castiglione furono depredate e date alle fiamme, il bollettino finale delle vittime si attesterà a 16 morti, più altri 20 feriti gravi[7]. Questo l'elenco ufficiale delle vittime: Nicolò Camardi, Francesco Cannavò, Giuseppe Carciopolo, Antonino Calano, Nunzio Costanzo, Giovanni Crifò, Giovanni Damico, Francesco Di Francesco, Salvatore Di Francesco, Giuseppe Ferlito, Vincenzo Nastasi, Salvatore Portale, Santo Purello, Giuseppe Rinaudo, Carmelo Rosano, Giuseppe Seminara.[8]

Il dibattito[modifica | modifica wikitesto]

Fu una delle prime stragi naziste compiute in Italia durante la seconda guerra mondiale.[9][10] Fu preceduta dalla strage di Canicattì, avvenuta esattamente un mese prima ma rimasta a lungo nell'ombra, e dalle stragi alleate sempre a Canicattì e di Biscari,[11] entrambe a opera dell'esercito americano. Molti rimproverarono un'assenza di un intervento sia dell'esercito sia delle autorità italiane nei confronti dell'allora alleato germanico.[senza fonte]

La tesi del furto comunque non è stata mai dimostrata e ha fatto pensare visto il momento e l'oggetto del furto a qualche soldato sbandato o magari a qualche affamato. Probabilmente il responsabile dell'accaduto niente aveva a che fare con la cittadina di Castiglione che poi invece è stata oggetto di rappresaglia.[senza fonte]

Il conferimento della medaglia al paese[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 settembre del 2002 la cittadina etnea è stata insignita di una medaglia di bronzo al valor civile conferita dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.[12] La motivazione: Nel corso dell'ultimo conflitto mondiale fu teatro di una feroce rappresaglia tedesca che provocò la morte di sedici civili ed il saccheggio di numerose abitazioni. 12 agosto 1943 - Castiglione di Sicilia (CT)[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Parla di truppe provenienti da Randazzo.
  2. ^ Alla divisione «Hermann Göring», Carlo Gentile attribuisce responsabilità specifiche di varie stragi; cfr. Carlo Gentile, Itinerari di guerra: la presenza delle truppe tedesche nel Lazio occupato 1943-1944 (PDF), Roma, Deutsches Historisches Institut in Rom. URL consultato il 17 agosto 2020.
  3. ^ Valerio Cattano, SPECIALE/STORIA 1943: la Sicilia degli americani, su oggi7.info, 21 settembre 2003. URL consultato il 29 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2006).
  4. ^ Descrizione dettagliata della circostanza in: La strage ad opera della belva nazista. Il 12/08/1943 a Castiglione di Sicilia, su web.tiscali.it. URL consultato il 17 agosto 2020.
  5. ^ In [1] si riporta lo stralcio di un diario di una testimone del luogo, suor Anna Amelia Casini, che a un ufficiale tedesco viene attribuita la frase:«Cinque me ne hanno uccisi: fucilate subito, subito». La stessa tesi è riportata da Ezio Costanzo in "Sicilia 1943 - Breve storia dello sbarco Alleato"
  6. ^ L'«Associazione nazionale famiglie italiane martiri caduti per la libertà della patria» nel proprio sito Archiviato il 14 marzo 2007 in Internet Archive. riporta proprio della devastazione
  7. ^ Tali cifre sono riportate qui Archiviato il 14 marzo 2007 in Internet Archive., qui Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive. e qui Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive..
  8. ^ L'elenco si trova fra i tanti nel sito del comune Archiviato il 29 settembre 2007 in Internet Archive..
  9. ^ Elenco stragi, su Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia. URL consultato il 16 agosto 2020.
  10. ^ Marco Dondi nel suo elenco riguardante gli eccidi lo colloca in cima all'elenco cronologico qui
  11. ^ Giovanni Bartolone, Le altre stragi. Le stragi alleate e tedesche nella Sicilia del 1943.1944, Tipografia Aiello & Provenzano, Bagheria (Palermo), 2005, pp. 157 e sgg
  12. ^ La Strage di Castiglione per mano nazista il 12 agosto 1943 da newsgo.it, 12 agosto 2014
  13. ^ Il motivo del conferimento come riportato da quirinale.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ezio Costanzo Moral Bombing. L'arma del dolore, film documentario, ANVCG 2019
  • Ezio Costanzo, Sicilia 1943 - Lo sbarco alleato, film-documentario, doppio DVD con interviste, Le Nove Muse Editrice, 2004

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]