Shakedown Street

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Shakedown Street
album in studio
ArtistaGrateful Dead
Pubblicazionenovembre 1978
Durata39:04
Dischi1
Tracce10
GenereFunk rock
EtichettaArista Records
ProduttoreLowell George
Grateful Dead - cronologia
Album successivo
(1980)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Christgau's Record GuideC[2]
Rolling StoneMisto[3]
Piero Scaruffi[4]

Shakedown Street è il decimo album in studio del gruppo rock statunitense Grateful Dead, pubblicato nel 1978 dalla Arista Records.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

All'epoca della pubblicazione dell'album durante la seconda ondata punk, i Grateful Dead venivano percepiti dai critici come una band che ormai "aveva perso il suo tocco" e che stava abbandonando la sperimentazione per produrre un album di semplice musica disco e soft rock.[5] La disco dominava le classifiche in seguito al successo planetario di Saturday Night Fever, ma tale genere veniva visto come antitetico al rock tradizionale da parte di molti fan che lo ritenevano troppo frivolo e commerciale. Di conseguenza i Grateful Dead furono accusati di volersi svendere, anche se le esibizioni dal vivo della band proseguirono nel medesimo stile acid rock con in più l'introduzione in scaletta delle nuove canzoni. Secondo Kreutzmann: «I Deadheads si riferiscono a questo album, e persino a questo periodo, come "Disco Dead". Posso capire perché. Dato il materiale e il produttore, Shakedown Street non venne così bene come avrebbe potuto essere». Tuttavia, Hart confermò che c'era stato un accordo d'intesa tra il gruppo e la casa discografica per tentare una svolta commerciale: «Cercammo veramente di svenderci... Facciamo un singolo e mandiamolo in radio! Sicuro. Fallimmo miseramente ancora una volta. Voglio dire, non riuscivamo a svenderci nemmeno provandoci, e ci provammo eccome». Anche se alla fine il disco ottenne la certificazione come disco d'oro dalla RIAA nel 1987, l'album fu il primo dai tempi di Aoxomoxoa a fallire l'entrata nella top 40 di Billboard negli Stati Uniti, raggiungendo la posizione numero 41 durante una permanenza di diciannove settimane in classifica.[6][7]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Lato 1
  1. Good Lovin' (Rudy Clark, Arthur Resnick) – 4:51
  2. France (Mickey Hart, Robert Hunter, Bob Weir) – 4:03
  3. Shakedown Street (Jerry Garcia, Hunter) – 4:59
  4. Serengetti (Hart, Bill Kreutzmann) – 1:59
  5. Fire on the Mountain (Hart, Hunter) – 3:46
Lato 2
  1. I Need a Miracle (John Perry Barlow, Weir) – 3:36
  2. From the Heart of Me (Donna Jean Godchaux) – 3:23
  3. Stagger Lee (Garcia, Hunter) – 3:25
  4. All New Minglewood Blues (Noah Lewis) – 4:12
  5. If I Had the World to Give (Garcia, Hunter) – 4:50

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stephen Thomas Erelwine, Shakedown Street, su AllMusic. URL consultato il 30 settembre 2018.
  2. ^ Robert Christgau, Consumer Guide '70s: G, in Christgau's Record Guide: Rock Albums of the Seventies, Ticknor & Fields, 1981, ISBN 089919026X. URL consultato il 24 febbraio 2019. Ospitato su robertchristgau.com.
  3. ^ Von Tersch, Gary (8 marzo 1979). Shakedown Street, Rolling Stone
  4. ^ Piero Scaruffi, The History of Rock Music. Grateful Dead, su scaruffi.com. URL consultato il 4 novembre 2020.
  5. ^ Blair Jackson, Garcia: An American Life, Penguin Books; New York, NY, 1999, p. 289, ISBN 0140291997.
  6. ^ Grateful Dead - Chart history - Billboard, su billboard.com.
  7. ^ Gold & Platinum - RIAA, su riaa.com.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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