Saturno Valentino

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Saturno Valentino
NascitaNocera Terinese, 10 aprile 1907
MorteBari, 15 novembre 1987
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Regia Aeronautica
Aeronautica Militare Italiana
ArmaArtiglieria
SpecialitàArtiglieria da campagna
Ricognizione
GradoGenerale di divisione aerea
GuerreGuerra di Spagna
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna del Nordafrica
Comandante di70º Gruppo Osservazione Aerea
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Aeronautica di Caserta
dati tratti da Il generale Saturno Valentino (1907-1987)[1]
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Saturno Valentino (Nocera Terinese, 10 aprile 1907Bari, 15 novembre 1987) è stato un militare e aviatore italiano, particolarmente distintosi nel corso della guerra di Spagna e nella seconda guerra mondiale, decorato di due Medaglie d'argento, una di bronzo al valor militare, e quattro Croci al merito di guerra. Inoltre fu insignito della Croce di Ferro di seconda classe e del titolo di Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila tedesca con spade.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Nocera Terinese (provincia di Catanzaro) il 10 aprile 1907.[1] Arruolatosi nel Regio Esercito, fu assegnato all'arma di artiglieria dopo aver frequentato il corso per Ufficiale di complemento dell'arma di artiglieria, venne assegnato alla specialità artiglieria da campagna. Il 5 settembre 1927 venne ammesso alla Scuola di pilotaggio, a disposizione del Ministero dell'aeronautica.[1] Conseguì il brevetto di pilota militare, su velivolo Ansaldo A.300/4, il 10 novembre 1928.[1] Con Regio Decreto del 28 novembre 1929 è ammesso a frequentare la Regia Accademia Aeronautica di Caserta, Corso Grifo, uscendone con il grado di sottotenente in servizio permanente effettivo[N 1] e anzianità a partire dal 1 ottobre 1931.[1] Venne subito assegnato in servizio presso la Scuola Osservazione Aerea, frequentando a partire dal 1 agosto 1933 il corso di osservazione marittima.[1] Promosso tenente il 6 luglio dello stesso anno, il 20 febbraio 1934 fu assegnato all'Aviazione della Sicilia, e dal 4 gennaio 1936 al 21º Stormo di Osservazione Aerea.[1] Divenuto capitano ad anzianità, il 1 novembre entrò in servizio nell'Aeronautica della Sardegna, e il 6 settembre 1938 partì volontario per combattere nella guerra di Spagna, da cui tornò il 15 giugno 1939 decorato con una Medaglia d'argento al valor militare.[1]

Il 12 luglio 1939 fu assegnato al 19º Stormo Osservazione Aerea, in cui prestava servizio all'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940 nell'Aviazione Ausiliaria per l'Esercito.[1] Il 15 dicembre fu trasferito all'Aeronautica della Libia - Est, da cui rientrò il 1º settembre 1941, decorato con la seconda Medaglia d'argento al valor militare.[1] Promosso maggiore il 1º dicembre successivo, il 27 dello stesso mese fu assegnato al Gruppo "C" del Comando Superiore Aviazione per il Regio Esercito, e dal 1º marzo 1943 assunse il comando[N 2] del 70º Gruppo Autonomo O. A.,[1] di stanza in Albania ed equipaggiato con velivoli Caproni Ca.311, Ca.314 e Ca.164.[2]

Insignito dell'Ordine dell'Aquila tedesca con spade,[3] e della Croce di Ferro di seconda classe,[4] dopo la firma dell'armistizio dell'8 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi il giorno 10 e poi deportato.[5] Ritornò in Patria il 3 settembre 1945, e subito il giorno 9 si presentò presso il Presidio Aeronautico Regionale Lucca, venendo promosso tenente colonnello il 1 ottobre.[5] Il 27 febbraio 1947 fu assegnato presso il Comando della 3ª Zona Aerea Territoriale in attesa di impiego, che avvenne il 19 gennaio 1948 quando fu assegnato all'Istituto Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori (O.N.F.A.) di Firenze.[5] Il 23 marzo 1950 fu trasferito presso il Comando della 4ª Zona Aerea Territoriale di Bari, e il 10 aprile 1954 venne promosso colonnello a scelta assoluta.[5] Il 31 dicembre 1958 è collocato in soprannumero all'organico e messo a disposizione dal 1º gennaio 1960.[5] Cessò il servizio attivo per raggiunti limiti di età, il 10 giugno 1961 è collocato nella riserva, venendo promosso generale di brigata aerea il 1º agosto 1963.[5] Messo in congedo assoluto il 12 dicembre 1972, fu promosso generale di divisione aerea il 12 dicembre 1973. Si spense a Bari il 15 novembre 1987.[5]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in missione di guerra oltremare, effettuava quale comandante di Squadriglia da osservazione aerea numerose ricognizioni nell’interno del territorio nemico ed assolveva i compiti affidatigli con ardimento e fermezza malgrado la reazione antiaerea e la presenza della caccia avversaria, infondendo nei gregari il suo coraggio ed il suo sprezzo del pericolo. Cielo di Spagna, dicembre 1938 – marzo 1939
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di Squadriglia otteneva dal suo reparto un magnifico rendimento in un periodo particolarmente contrastato, nelle esecuzioni di missioni di guerra, in pochi giorni veniva colpito in volo dalla caccia avversaria, bombardato e colpito in decollo, abbattuto in fiamme, ma ciò non fletteva il suo animo adamantino. Incendiati dal nemico i velivoli, in un lungo ripiegamento per via ordinaria esaltava lo spirito dei propri uomini eccitandone la volontà sotto le offese avversarie e si ritirava con tutti i suoi materiali, con tutti i suoi stoici feriti. Dalla sua opera rifulsero dedizione eroica al dovere, fortissima volontà, purissimo valore militare. Fronte Cirenaico, 27 dicembre 1940 – 1º febbraio 1941
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di un reparto da osservazione, si prodigava in voli esplorativi e di collegamento, con atterraggi di fortuna presso le colonne motorizzate e con intelligente opera, portava valido contributo alle operazioni, facilitando i rifornimenti nel corso delle battaglie. Cielo della Marmarica, aprile–agosto 1941
Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna di Spagna - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia Commemorativa Guerra di Spagna (1936-1939) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa del periodo bellico 1940-43 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della guerra di liberazione 1943–1945 - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'oro per anzianità di servizio - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al merito di lunga navigazione aerea - nastrino per uniforme ordinaria

Estere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di V classe dell'Ordine dell'Aquila tedesca con spade (Germania nazista) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II classe (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Quando entrò ufficialmente in servizio nella Regia Aeronautica fu cancellato dai ruoli degli Ufficiali di Complemento del Regio Esercito.
  2. ^ Mentre era al comando di tale gruppo ricevette un Encomio solenne con la seguente motivazione: Con intelligente opera di comando, capacità e spirito di completa dedizione al dovere, raggiungeva in breve tempo la preparazione bellica del proprio reparto in un periodo di cambio degli apparecchi in dotazione.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k Cersòsimo 2018, p. 32.
  2. ^ Dunning 1988, p. 46.
  3. ^ Brevetto rilasciato dal Governo Tedesco in data 22 maggio 1939.
  4. ^ Brevetto rilasciato dal Governo Tedesco in data 12 settembre 1941.
  5. ^ a b c d e f g Cersòsimo 2018, p. 33.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Chris Dunning, Combat Units od the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • I reparti dell'Aeronautica Militare, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica, 1977.
  • Giulio Lazzati, Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana, Milano, Ugo Mursia Editore, 1975, ISBN 978-88-425-4079-3.
Periodici
  • Giovanni Battista Cersòsimo, Il generale Saturno Valentino (1907-1987), in Il Corriere dell'Aviatore, n. 11/12, Roma, Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica, novembre-dicembre 2018, pp. 32-33.