Rima (Alto Sermenza)

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Rima
frazione
Rima – Veduta
Rima – Veduta
La chiesa parrocchiale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Vercelli
ComuneAlto Sermenza
Territorio
Coordinate45°53′08″N 7°59′56″E / 45.885556°N 7.998889°E45.885556; 7.998889 (Rima)
Altitudine1 417 m s.l.m.
Abitanti32[1] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale13020
Prefisso0163
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rima
Rima

Rima (Rimmu in walser[2]) è una frazione del comune di Alto Sermenza, situata nella Valsesia a 1 417 metri sul livello del mare. In passato frazione dell'ex comune di Rima San Giuseppe, dal 2018 appartiene a Alto Sermenza.

È una piccola località turistica, collocata in una conca verde in cima alla val Sermenza, valle laterale della Valsesia. Questa frazione è la più elevata della valle, e ha una notevole differenza altimetrica nel suo territorio, considerando che, il Monte Tagliaferro, la vetta più elevata compresa nel comune è alto 2964 m.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è un piccolo borgo Walser tra i più belli d'Italia. I Walser cominciarono ad abitare questa zona nel 1200 d.c. provenienti da Alagna Valsesia, scesi dal Colle di Mud. La popolazione di Rima, come quella di tutta la Valsesia, aumentò notevolmente fino agli inizi dell'800', in seguito, causa l'industrializzazione, tutta la zona si spopolò e in questa frazione rimasero meno di 100 abitanti.

Negli anni 2000 grazie al turismo il borgo rinacque parzialmente.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Veduta

Il territorio di Rima è totalmente montuoso. Si sviluppa maggiormente in un'ampia conca verdeggiante, compresa tra il Corno Mud, 2802 m, e il Pizzo Montevecchio. In questa zona sono presenti molti sentieri escursionistici per ascese e traversate nelle valli confinanti. Sono presenti il Colle Piglimò, che porta ad alagna; il Colle del Piccolo Altare, che confina con la Valle Anzasca, il Colle del Vallè che porta sempre in Valle Anzasca.

La frazione è dominata però da una vetta ben più imponente e importante: il Monte Tagliaferro, che si distacca totalmente dalle altre montagne meno elevate e da Rima mostra il suo versante più inaccessibile: la grande Parete Nord. Intorno a questa vetta nella frazione sono nate diverse leggende, e praticamente tutte le strutture ricettive della zona hanno nomi presi dalla montagna. (es. Albergo Tagliaferro, Laida Weg Hotel etc...)

Sotto a questa vetta è presente il colle più percorso della valle, il Colle Mud, che permette di traversare ad Alagna.

Dal Pizzo Montevecchio si distacca una lunga costiera molto scoscesa che termina con Cima Lampone. Qui è presente il Colle del Termo, per scendere a Carcoforo.

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Nel paese si trovano il museo della Casa del marmo, o "Museo del Marmo Artificiale", e la Gipsoteca Della Vedova.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Estivo

Rima è frequentata soprattutto in estate, per l'escursionismo. Gli itinerari percorribili sono moltissimi, e sono presenti due rifugi e un bivacco; tra i rifugi uno si trova nella piazza del Paese e l'altro, il Rifugio Vallè a circa 2200 m nella conca che lo sovrasta. Il bivacco si trova presso il Colle del Piccolo Altare.

Oltre all'escursionismo si possono praticare alpinismo e arrampicata, la zona per eccellenza per praticare queste attività è il Tagliaferro, ma anche su Pizzo Montevecchio e Corno Piglimò sono presenti diverse vie.

Invernale

Il turismo invernale è poco sviluppato, non ci sono impianti da sci e non è facile mantenere la strada di accesso al paese pulita dalla neve, soprattutto da un'enorme valanga che si stacca a ogni nevicata consistente e sommerge la strada. Per sgomberarla a volte ci vogliono settimane (può essere alta anche 20 metri).

L'attività più praticata è lo sci-alpinismo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011 (ZIP), su istat.it. Nota Bene: il dato degli abitanti si riferisce al centro abitato di Rima, così come definito dall'Istat
  2. ^ Maria Roberta Schranz (a cura di), Le comunità linguistiche walser del Piemonte, Regione Piemonte, p. 41.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pier Benedetto Bertoli, Storia di Rima, Roma, Serarcangeli Editore, 1989.
  • Corrado Mornese, Rima, Rimmu, iIeri oggi e domani, Novara, Edizioni Millenia, 1995.
  • Maria Cecilia Axerio, Rima e il suo territorio. La "perla della Valsesia" tra natura e storia, Novara, Edizioni Millenia, 2000.
  • Enrica Ballarè, La via del Marmo Artificiale di Rima. Da Rima a Bucarest e in Romania tra Otto e Novecento, Zeisciu Centro studi Editore, 2010.

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