Quartiere Porto-Saragozza

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Porto-Saragozza
quartiere
Quartiere Porto-Saragozza
Porto-Saragozza – Veduta
Porto-Saragozza – Veduta
Vista del quartiere; si notano lo stadio e sullo sfondo l'Ospedale Maggiore.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Città metropolitana Bologna
Comune Bologna
Amministrazione
PresidenteLorenzo Cipriani (Partito Democratico) dal 2016
Data di istituzione2016
Territorio
Coordinate44°29′41.28″N 11°19′40.8″E / 44.4948°N 11.328°E44.4948; 11.328 (Porto-Saragozza)
Superficie15,766 km²
Abitanti69 783 (2021)
Densità4 426,17 ab./km²
SottodivisioniCosta-Saragozza, Malpighi, Marconi, Saffi
Altre informazioni
Cod. postale40121, 40122, 40123, 40124, 40131, 40133, 40134, 40135 e 40136
Prefisso051
Fuso orarioUTC+1
TargaBO
Cartografia
Porto-Saragozza – Localizzazione
Porto-Saragozza – Localizzazione
Porto-Saragozza – Mappa
Porto-Saragozza – Mappa

Il Quartiere Porto-Saragozza (in bolognese Pôrt e Saragòza[1][2]) è uno dei sei quartieri in cui è suddiviso il comune di Bologna, istituito nel 2016 dalla fusione dei precedenti quartieri Porto e Saragozza.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere è geograficamente eterogeneo, costituito dalla metà occidentale del centro storico di Bologna e dalle aree dell'immediata periferia sud-occidentale della città. L'intera parte meridionale è caratterizzata dai rilievi collinari, la cui cima più alta è il Colle della Guardia (280 m s.l.m.); essa è delimitata dal confine con Casalecchio di Reno a ponente e dal quartiere Colli a levante. Nel quartiere inoltre è situato il bosco urbano dei Prati di Caprara.

L'area è caratterizzata dalla presenza di numerosi corsi d'acqua, come il canale di Reno che segna il confine con il quartiere Borgo Panigale-Reno, e i torrenti Ravone e Meloncello, tombati per la maggior parte del loro percorso in pianura.[3]

Giardini e parchi pubblici[modifica | modifica wikitesto]

Oltre al Parco 11 settembre e al Giardino del Cavaticcio, situati nel centro storico, i principali giardini pubblici sono quello di Villa Spada, di Villa delle Rose e il Parco di San Pellegrino.[4]

Giardino di Villa Cassarini

Situato sui Viali di Circonvallazione al confine col quartiere Santo Stefano, è erede del giardino ottocentesco della villa da cui prende il nome, oggi scomparsa. Qui venne ritrovata l'acropoli dell'antica Felsina.[5][6]

Giardino di Villa delle Rose
Lo stesso argomento in dettaglio: Villa delle Rose.

Giardino dell'omonima villa contiguo al parco di Villa Spada, si estende su circa due ettari sulle prime pendici collinari lungo via Saragozza.[7][8]

Parco San Pellegrino

Inaugurato nel 1995, si trova nei pressi del colle di Casaglia, per un'estensione di 27 ettari. Si tratta di un'area rurale che ha mantenuto le caratteristiche dell'antico paesaggio agricolo. Il nome deriva da un istituto religioso fondato nell'800 presso gli insediamenti di Casa Giuliani e Casa Breventan.[9][10] Il parco è altresì conosciuto colloquialmente come i 300 scalini, dal nome di un locale posto in cima.[11]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

abitanti censiti[12][13]

Enti e istituzioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel quartiere ha sede l'Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi.[14]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti due biblioteche di quartiere, la Jorge Luis Borges e la Oriano Tassinari Clò di Villa Spada.[15]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Presso la zona di Azzo Gardino hanno i loro spazi i dipartimenti di Scienze della Comunicazione e del DAMS.[16]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Nel quartiere è presente il polo culturale della Manifattura delle Arti, sede oltre che di dipartimenti dell'UniBo, della Cineteca Comunale e del Museo d'arte moderna di Bologna (MamBO, già Galleria d'arte moderna).[16]

Villa delle Rose, in via Saragozza, funge da sede distaccata del MamBo.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

L'arco del Meloncello su via Saragozza

Il quartiere è suddiviso in quattro zone statistiche: Costa-Saragozza, Malpighi, Marconi e Saffi, corrispondenti ai quartieri in vigore tra il 1962 e il 1985, quando furono accorpati nei quartieri Porto e Saragozza.[17] Le quattro zone sono ripartite a loro volta in più aree:[18]

Aree statistiche Porto-Saragozza
Costa-Saragozza Saffi
71 Stadio - Meloncello 31 Prati di Caprara - Ospedale Maggiore
72 XXI Aprile 32 Scalo Ravone
73 San Giuseppe 33 Zanardi
74 Ravone 34 Velodromo
75 Via del Genio 35 Via Vittorio Veneto
76 San Luca
Malpighi Marconi
77 Malpighi - 2 29 Marconi - 2
78 Malpighi - 1 30 Marconi - 1

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere è attraversato dalla Via Emilia Ponente, che assume i nomi di Saffi, San Felice e Ugo Bassi, e dalla parte occidentale dei Viali di Circonvallazione.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Nel quartiere si trovano la stazione di Bologna Centrale e l'ex scalo merci Ravone.

Rete tranviaria[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rete tranviaria di Bologna.

Nel quartiere è in costruzione la linea rossa della rete tranviaria di Bologna, la cui ultimazione è prevista nel 2026.[19]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Interno del Mercato del bestiame: il cinema.

Il quartiere ha sede presso l'ex Mercato del bestiame fuori Porta Lame, già sede del quartiere Saffi.[20] Inoltre edita un proprio periodico informativo, Porto-Saragozza News, a cadenza trimestrale.[21]

Presidenti di Quartiere
Periodo Presidente Lista Note
2016 - 2021 Lorenzo Cipriani centrosinistra [22]
2021 - in carica

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Nel quartiere è presente lo Stadio Renato Dall'Ara che ospita le partite del Bologna FC e comprende altre strutture come la Piscina Carmen Longo e il complesso sportivo Lucchini (conosciuto come Antistadio).[23][24]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luigi Lepri e Daniele Vitali, Dizionario bolognese-italiano italiano-bolognese, Pendragon, 2009, pp. 226. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  2. ^ Bulåggna, su bulgnais.com. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  3. ^ Da campagna a periferia urbana, p. 11.
  4. ^ Porto-Saragozza - Parchi e giardini, su comune.bologna.it. URL consultato il 3 maggio 2022.
  5. ^ Giardino di Villa Cassarini, su comune.bologna.it. URL consultato il 3 maggio 2022.
  6. ^ Scoperta a Villa Cassarini l'acropoli di Felsina, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 3 maggio 2022.
  7. ^ Parco Villa delle Rose, su comune.bologna.it. URL consultato il 3 maggio 2022.
  8. ^ Giardino di Villa delle Rose, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 3 maggio 2022.
  9. ^ Parco San Pellegrino, su comune.bologna.it. URL consultato il 3 maggio 2022.
  10. ^ Parco di San Pellegrino, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 3 maggio 2022.
  11. ^ Ai 300 scalini, su ai300scalini.blogspot.com. URL consultato il 18 giugno 2022.
  12. ^ Fino al 2016 i dati sono da riferirsi alla somma dei precedenti quartieri Saragozza e Porto.
  13. ^ Popolazione residente per età, quartiere e zona al 31 dicembre - serie storica URL consultato in data 23 marzo 2022
  14. ^ Il nuovo Ospedale Maggiore, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 23 marzo 2022.
  15. ^ Biblioteche Porto-Saragozza, su comune.bologna.it. URL consultato il 23 marzo 2022.
  16. ^ a b La Manifattura delle Arti e la nuova Cineteca, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 24 marzo 2022.
  17. ^ La politica del decentramento, su comune.bologna.it. URL consultato il 3 maggio 2022.
  18. ^ Basi territoriali del Comune di Bologna, su inumeridibolognametropolitana.it. URL consultato il 23 marzo 2022.
  19. ^ trambologna.it, http://www.trambologna.it.
  20. ^ Presentazione area Porto, su comune.bologna.it. URL consultato il 9 maggio 2022.
  21. ^ Porto-Saragozza News, su comune.bologna.it. URL consultato il 9 maggio 2022.
  22. ^ Lorenzo Cipriani, su comune.bologna.it. URL consultato il 3 maggio 2022.
  23. ^ Complesso sportivo Lucchini, su comune.bologna.it. URL consultato il 3 maggio 2022.
  24. ^ Impianto sportivo Lucchini - Antistadio, su cusb.unibo.it. URL consultato il 3 maggio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cooperativa di Ricerca e Consulenza Storica (CRECS) (a cura di), Da campagna a periferia urbana. Il territorio Costa Saragozza fra Ottocento e Novecento, 1987, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\UBO\0113859.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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