Provare per credere

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Provare per credere
Tinì Cansino
PaeseItalia
Anno1987
Formatofilm TV
Generecommedia
Durata100
Lingua originaleitaliano
Crediti
RegiaSergio Martino
SoggettoGiorgio Mariuzzo e Sergio Martino
SceneggiaturaGiorgio Mariuzzo, Sergio Martino e Maria Perrone Capano
Interpreti e personaggi
FotografiaGianlorenzo Battaglia
MontaggioEugenio Alabiso
MusicheAugusto Martelli[1]
ScenografiaAdriana Bellone
Casa di produzioneDania Film, Reteitalia
Prima visione
Data4 giugno 1987
Rete televisivaItalia 1

Provare per credere è un film televisivo del 1987 diretto da Sergio Martino.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un uomo lasciato dalla moglie per superare la crisi ascolta i consigli dell'amico playboy, che gli suggerisce di abbandonare la sua vita piatta e diventare anche lui un playboy.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo prende spunto da una serie di pubblicità del mobilificio Aiazzone in cui Guido Angeli terminava ogni spot con la frase "Provare per credere", slogan divenuto di successo. Nel 1986 Angeli aveva anche inciso un 45 giri omonimo.[2]

Era inizialmente destinato alla distribuzione cinematografica; la relativa scheda è infatti inserita nel volume La produzione italiana a cura dell'ANICA.[1]

Il regista Sergio Martino compare in un cameo.[3]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Fu trasmesso per la prima volta su Italia 1 il 4 giugno 1987.[4]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«[...] Provare per credere che faceva parte di una serie di filmetti confezionati per Italia 1, andò in onda con mediocre successo e invece avrebbe potuto averne di più perché, nell'argine altissimo dei suoi limiti, è un film piuttosto simpatico. [...] Sergio Martino, regista, sapeva di non girare il Potemkin ed è riuscito a confezionare un gradevole filmetto.»

«"Provare per credere" era lo slogan di Guido Angeli, popolare e "mitico" imbonitore televisivo che per anni ha venduto sul piccolo schermo i mobili Aiazzone. [...] Questo filmettino di Martino è in parte "costruito" su di lui, attore mancato in gioventù. La modesta commediola, senza alcuna pretesa se non quella di far sorridere, si avvale della presenza di uno stuolo di belle donne, unica sua nota positiva.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Roberto Chiti e Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano. I film dal 1980 al 1989, M/Z, Volume 5, numero 2, Gremese, 2000, pp. 157-158, ISBN 88-7742--429-X.
  2. ^ Segnalazioni cinematografiche 2008 secondo semestre, Volume 146, Effatà, 2009, p. 71, ISBN 887402505X.
  3. ^ Provare per credere (1987). Curiosità, su davinotti.com. URL consultato il 3 marzo 2023.
  4. ^ In televisione, su archiviolastampa.it, 4 giugno 1987. URL consultato il 3 marzo 2023.
  5. ^ In poltrona - Ridere con Guido Angeli, su archiviolastampa.it, 29 ottobre 1988. URL consultato il 3 marzo 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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