Please, Please, Please Let Me Get What I Want

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Please, Please, Please Let Me Get What I Want
ArtistaThe Smiths
Autore/iMorrissey/Marr
GenereRock alternativo
Edito daRough Trade Records
Data1984
Durata1:50
Certificazioni (digitale)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 400 000+)

Please, Please, Please Let Me Get What I Want è un brano della band inglese The Smiths.

Pubblicato originariamente come b-side del singolo William, It Was Really Nothing, il 24 agosto 1984, il brano venne successivamente inserito anche nelle raccolte Hatful of Hollow e Louder Than Bombs.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

«Penso che sia molto vicina ad essere la canzone perfetta degli Smiths e nasconderla in un lato B è stato peccaminoso. Sono dispiaciuto per questo, anche se il fatto di averla inclusa in Hatful Of Hollow può essere considerato un semi-pentimento. Quando l'abbiamo suonata alla Rough Trade, ci continuavano a chiedere ma dov'è il resto della canzone? Ma per me è come un velocissimo pugno in faccia. Allungare la canzone sarebbe stato, a mio avviso, un po' come spiegare ciò che è palesemente ovvio.[3]»

Registrato nel luglio del 1984, il brano è una ballads, un piccolo prodigio di 110 secondi dell'abilità compositiva del duo Morrissey/Marr, con una lunga coda strumentale in cui spicca il suono del mandolino, suonato dal produttore John Porter. Musicalmente, come in seguitò rivelò Marr, la fonte d'ispirazione per la melodia è da ricercarsi in un brano di Burt Bacharach dal titolo The Answer To Everything, inizialmente interpretata da Del Shannon, nel 1962: "Era qualcosa che i miei genitori mettevano in casa e toccò una corda in me perché suonava così familiare. Ho tentato di catturare l'essenza di quel brano, la sua impronta ed il senso di bramosia."[4]

Il testo è una preghiera per una vita migliore e per uscire dall'isolamento in cui lo stesso protagonista si era cacciato (Good times for a change / See the luck I've had / Could make a good man turn bad). In questo senso l'ispirazione potrebbe ben essere il riferimento autobiografico al desiderio di Morrissey di formare un gruppo pop e il suo sogno di far parte dello showbiz, nel modo in cui lo aveva sognato per anni (So for once in my life / Let me get what I want / Lord knows it would be the first time).[5]

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Questo brano è uno dei più famosi degli Smiths e fra i più amati e più di frequente interpretati da altri artisti, tra cui: Tinderbox[6], The Halo Benders[7], Franz Ferdinand, OK Go, Emilie Autumn, Amanda Palmer[8], Kaki King[9], Third Eye Blind, Kate Walsh, The Dream Academy[10] e Josh Rouse[11].

La band Deftones ha incluso una versione di Please, please[12] nella loro raccolta B-Sides & Rarities; i Muse l'hanno utilizzata come b-side del loro doppio singolo Hyper Music/Feeling Good.[13]

Colonne sonore[modifica | modifica wikitesto]

Please, Please è stato usato diverse volte nelle colonne sonore di film e telefilm, spot pubblicitari e programmi TV. Il brano fa parte delle colonne sonore dei film Bella in rosa, Il quiz dell'amore, Una pazza giornata di vacanza, (500) giorni insieme[14] ed utilizzata anche per il film Mai stata baciata, ma senza essere inserita nei crediti della colonna sonora ufficiale. Una versione del brano, ad opera del duo She & Him[15], è parte della colonna sonora del film Disney del 2005, dal titolo Sky High - Scuola di superpoteri; quella della band inglese Clayhill è invece inserita nella scena finale del film This Is England diretto da Shane Meadows.[16]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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