Pedro de Sousa Holstein

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Pedro de Sousa Holstein

Primo ministro del regno del Portogallo
Durata mandato20 maggio 1846 –
6 ottobre 1846
Capo di StatoMaria II e Ferdinando II
PredecessoreAntónio José Severim de Noronha
SuccessoreJoão Carlos de Saldanha Oliveira e Daun

Durata mandato7 febbraio 1842 –
9 febbraio 1842
Capo di StatoMaria II e Ferdinando II
PredecessoreJoaquim António de Aguiar
SuccessoreAntónio José Severim de Noronha

Durata mandato24 settembre 1834 –
4 maggio 1835
Capo di StatoMaria II
PredecessoreCarica istituita
SuccessoreVitório Maria de Sousa Coutinho

Ministro della guerra del Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarves
Durata mandato1820 –
1821
Capo di StatoGiovanni VI
PredecessoreTomás de Vila Nova Portugal
SuccessoreSilvestre Pinheiro Ferreira

Dati generali
Partito politicoCartista
FirmaFirma di Pedro de Sousa Holstein

Pedro de Sousa Holstein 1º duca di Palmela (Torino, 8 maggio 1781Lisbona, 12 ottobre 1850) è stato un politico e militare portoghese. Fu il leader dei cartisti, la fazione più conservatrice dei liberali portoghesi, rappresentò il Portogallo al Congresso di Vienna, fu per più mandato ministro degli esteri ministro e dal 1834 al 1835 e poi ancora nel 1842 e nel 1846, presidente del Consiglio dei Ministri. Fu anche ambasciatore a Copenaghen, Berlino, Roma, Madrid e Londra.

Con decreto datato 11 aprile 1812 gli venne conferito da Maria I del Portogallo il titolo creato ex novo di conte di Palmela, in seguito elevato a marchese con decreto del 3 giugno 1823 e quindi a duca il 13 luglio del 1833. Quest'ultimo titolo venne reso ereditario con rescritto datato 18 ottobre 1850, venendone confermato nella titolarità Domingos António Maria Pedro de Sousa Holstein, figlio secondogenito di Pedro.[1] A Pedro erano inoltre stati riconosciuti i titoli di duca del Faial e conte di Sanfrè, nel regno di Sardegna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il duca di Palmela proveniva da una famiglia dell'aristocrazia, discendente diretto della famiglia reale portoghese dal ramo paterno e materno e anche discendente della casa reale danese da parte di padre. Suo padre era un diplomatico portoghese e per questa ragione nacque a Torino. Trascorse la giovinezza con la famiglia in diverse città europee.

Dal 1791 al 1795 frequentò un collegio di Ginevra, dopo di che fece ritorno in Portogallo e studiò all'Università di Coimbra. Si arruolò poi nell'esercito, e nel 1806 si trasferì a Roma, ove il padre era ambasciatore presso la Santa Sede. Quando il padre morì, fu il figlio a succedergli nell'incarico: con 21 anni d'età, divenne uno degli ambasciatori portoghesi più giovani di sempre.

Durante il suo soggiorno in Italia conobbe Wilhelm von Humboldt, e incominciò la sua traduzione de I Lusiadi in francese.

Mausoleo di Pedro de Sousa Holstein, al Cemitério dos Prazeres di Lisbona.

Nel 1807 tornò in Portogallo. Dopo l'occupazione da parte delle truppe napoleoniche, in novembre, Palmela continuò il suo servizio militare, prendendo parte alle battaglie per liberare il paese dal giogo francese.

Tuttavia, poiché era più versato nell'arte della diplomazia che in quella delle armi, il principe reggente Giovanni lo nominò ambasciatore a Madrid. Nel 1812 fu inviato come ambasciatore a Londra, e nel 1815 rappresentò il paese al Congresso di Vienna (ove difese instancabilmente la causa della restituzione al Portogallo di Olivença, occupata dalla Spagna), e fece ritorno a Londra dopo la fine dei negoziati.

Nel 1817 fu chiamato all'incarico di ministro degli esteri. In queste vesti, si recò a Rio de Janeiro, dove la corte portoghese risiedeva dal tempo dell'invasione francese. Tuttavia, contrario alla permanenza della corte in Brasile finì col rifiutare; solo dopo la Rivoluzione liberale del 24 agosto 1820, e il conseguente ritorno del re nel 1821, Palmela accettò l'incarico; ebbe come incombenza quella di tornare in Brasile e riaccompagnare il re nel ritorno trionfale in Portogallo.

Nel 1824, in seguito al tentativo di colpo di stato di matrice assolutista noto come Abrilada, promosso dalla regina Carlotta Gioacchina e dall'infante Michele, Palmela fu incarcerato nella Torre di Belém con l'accusa di essere il leader dei liberali. Tuttavia, Giovanni VI giunse a liberarlo, ricompensandolo con il titolo di marchese e con l'incarico di ambasciatore a Londra.

Dopo la morte di Giovanni VI (con l'ascesa al trono e l'immediata abdicazione di Pietro I, la reggenza di Maria, che si sarebbe dovuta sposare con l'infante Michele, e infine l'usurpazione del trono da parte di quest'ultimo, nel 1828), Palmela si dimise da ambasciatore e si trasferì a Porto, ove incontrò il duca di Saldanha, al fine di sollevare nella città un moto rivoluzionario contro gli assolutisti, noto come Belfastada. Quando il moto fallì, Palmela comprese che i liberali dovevano prepararsi adeguatamente se volevano battere Michele. Pertanto, abbandonò il Portogallo e partì per Londra, questa volta come esule politico.

Fu sepolto nel Cemitério dos Prazeres, nel più grande mausoleo privato d'Europa, con circa 200 salme e resti mortali della stessa famiglia. Il mausoleo con la sua forma piramidale richiama la simbologia massonica e, nella cappella all'interno si trovano statue di grandi scultori come Antonio Canova, José Joaquim Teixeira Lopes e Célestin-Anatole Calmels.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Felipe de Sousa, VII signore di Calhariz Francisco de Sousa, VI signore di Calhariz  
 
dona Helena de Portugal Almeida  
Manuel de Sousa, IX signore di Calhariz  
Catarina de Meneses Telles da Silva Manoel Telles da Silva, I marchese di Alegrete  
 
dona Leonor Luiza Coutinho  
Alexandre de Sousa Holstein, I conte di Sanfré  
Friedrich Wilhelm I, III duca di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Beck August, II duca di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Beck  
 
contessa Hedwig Luise zur Schaumburg-Lippe  
principessa Maria Anna Leopoldine von Holstein-Sonderburg-Beck  
Maria Antonia Isnardi di Castello, II contessa di Sanfré Francesco Antonio Isnardi di Castello, I conte di Sanfré  
 
Maria Magdalena Grundemann von Falkenberg  
Pedro de Sousa Holstein, I duca di Palmela  
dom Rodrigo de Sousa Coutinho Castelo-Branco e Menezes Fernão de Sousa de Castelo-Branco Coutinho e Menezes, X conte di Redondo  
 
dona Luisa Simoa de Portugal  
dom Vicente Roque de Sousa Coutinho de Menezes Monteiro Paim  
dona Maria Antónia de São Boaventura Menezes Monteiro Paim Roque Monteiro Paim  
 
dona Joana Francisca de Menezes  
dona Isabel Juliana de Sousa Coutinho Paim  
Luís José da Câmara, signore delle Ilhas Desertas Gastão José da Câmara Coutinho, signore delle Ilhas Desertas  
 
dona Maria Benta de Noronha  
dona Teresa Rita Vital da Câmara  
dona Isabel Maria de Mendonça e Moura Nuno Manuel de Mendonça, IV conte di Vale de Reis  
 
dona Leonor de Maria Antónia de Noronha  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ de Araújo Affonso et al., p. 366

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Pedro de Sousa Holstein, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
  • (PT) Maria de Fátima Bonifácio, O Primeiro Duque de Palmela, Dom Quixote, 2015 ISBN 9789722057721
  • (PT) Domingos de Araújo Affonso, Ruy Dique Travassos Valdez, João Carlos Feo Cardoso de Castelo Branco e Torres, Manoel de Castro Pereira da Mesquita, Livro de oiro da nobreza, vol. 2, J.A. Telles da Sylva, 1933

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Controllo di autoritàVIAF (EN28369126 · ISNI (EN0000 0000 6713 2746 · CERL cnp01910412 · LCCN (ENn80051701 · GND (DE1029542295 · BNE (ESXX1444671 (data) · BNF (FRcb166048366 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n80051701