Parco Don Giussani

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Parco Don Giussani
(ex Parco Solari)
Nevicata al parco, gennaio 2009
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMilano
IndirizzoMunicipio 6
Caratteristiche
Tipoparco urbano
Superficie43100 
Inaugurazione1935
GestoreComune di Milano
Aperturail parco è privo di recinzione
Ingressi
  • via Solari
  • via Montevideo
  • via Foppa
  • viale Coni Zugna
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 45°27′28.23″N 9°09′59.1″E / 45.457842°N 9.166417°E45.457842; 9.166417

Il parco Don Giussani (ex parco Solari), è uno dei parchi cittadini di Milano.

Realizzato nel 1935 su progetto dell'architetto Enrico Casiraghi e intitolato nel 2006 a Don Giussani (1922-2005), fondatore del movimento ecclesiale cattolico Comunione e Liberazione, si estende su un'area trapezoidale di poco più di quattro ettari compresa fra le vie Solari, Montevideo e Vincenzo Foppa e il viale Coni Zugna nel Municipio 6 di Milano. Il parco è servito dalla fermata Sant'Agostino della linea M2 verde della metropolitana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La creazione del parco fu affidata ad Enrico Casiraghi, progettista nello stesso periodo anche del parco Lambro, e pensata per dotare di verde l'area precedentemente occupata dallo scalo bestiame che serviva il vicino Macello pubblico.

Inizialmente il parco era attraversato da un tratto a cielo aperto dal fiume Olona, che sfociava nella Darsena di Porta Ticinese; in seguito l'Olona fu prima coperto e successivamente deviato completamente lungo i viali della circonvallazione esterna, per evitare il rischio di inquinamento dei Navigli.

Nel 2004 l'area è stata sottoposta a lavori di riqualificazione che hanno tra l'altro fornito il parco di migliore illuminazione e di un sistema di videosorveglianza e ospita, fra le altre attrezzature, una piscina comunale coperta progettata nel 1963 dall'architetto Arrigo Arrighetti (Piscina Solari).[1]

La piscina all'interno del parco

Alberi e attrezzature[modifica | modifica wikitesto]

Tra le piante ad alto fusto, ricordiamo: acero di monte e argentato, cedro dell'Atlante e dell'Himalaya, ippocastano, albero di Giuda, mirabolano, farnia, carpino bianco, Faggio, magnolia, olmo, platano, pruno, quercia, pioppo cipressino; tra gli arbusti, diverse varietà di ortensia e di rosa; a cura delle guardie ecologiche, è stato predisposto un "percorso botanico", con una piccola guida descrittiva delle essenze. Al centro del parco, una fontana sgorga dal ceppo (formazione rocciosa) della valle del Lambro; poco distante una scultura di Kan Yasuda, la "Porta di ritorno" rappresentante un pistacchio. Quattro sono le aree gioco e tre gli spazi recintati per i cani.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'utilizzo è a pagamento e la struttura, col suo solarium è recintata

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Enciclopedia di Milano, Milano, Franco Maria Ricci Editore, 1997.
  • Comune di Milano - Arredo, Decoro Urbano e Verde - Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde, 50+ parchi giardini, Comune di Milano / Paysage. ed. 2010/2011

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