Otto Kähler

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Otto Kähler
Il Generalmajor Hans von der Mosel (sinistra), il Konteradmiral Otto Kähler (al centro) e il Generalmajor Hans Kroh (destra) al momento della capitolazione della piazzaforte di Brest il 18 settembre 1944
NascitaAmburgo, 3 marzo 1894
MorteKiel, 2 novembre 1967
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Impero tedesco
Bandiera della GermaniaRepubblica di Weimar
Bandiera della Germania Germania nazista
Forza armata Kaiserliche Marine
Reichsmarine
Kriegsmarine
Anni di servizio1914-1945
GradoKonteradmiral
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Comandante diincrociatore ausiliario Thor
Decorazionivedi qui
dati tratti da Hitler's Navy: A Reference Guide to the Kreigsmarine 1935-1945 [1]
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Otto Kähler (Amburgo, 3 marzo 1894Kiel, 2 novembre 1967) è stato un ammiraglio tedesco. Ufficiale della Marina tedesca durante la prima guerra mondiale, venne decorato della Croce di Ferro di seconda classe. Nel marzo 1940, poco dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, assunse il comando dell’incrociatore ausiliario Thor, con il quale compì una missione nell’Atlantico affondando in 329 giorni di missione, 12 navi per un totale di 96.6540 tonnellate. Insignito della Croce di Cavaliere della Croce di Ferro il 29 novembre 1941, fu promosso contrammiraglio il 1 febbraio 1943. Nominato Comandante delle forze navali tedesche presenti in Bretagna, per la brillante difesa della piazzaforte di Brest nel settembre 1944 fu insignito delle fronde di Quercia sulla Croce di Cavaliere.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il Kapitän zur See Otto Kähler ritratto nel corso della visita in Norvegia e Finlandia avvenuta nel 1942.
L'Oberstleutnant Wilhelm Schroeder, Fritz Johlitz e Otto Kähler in Norvegia nel corso del 1942.
Fritz Johlitz, Otto Kähler, Rudolf Schiedermair e Hans Keller in visita alle difese di Bodø e Narvik nel 1942.

Nacque ad Amburgo il 3 marzo 1894,[2] ed entrò nella marina mercantile nel corso del 1909, arruolandosi poi volontariamente nella Kaiserliche Marine il 1 aprile 1914. Dopo aver frequentato l’Accademia navale di Mürwik fu assegnato come Seekadett all’incrociatore protetto Hansa che veniva impiegato come nave scuola.[3] Poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale, il 29 luglio 1914, fu trasferito sull’incrociatore corazzato Roon, su cui rimase imbarcato fino al 6 febbraio 1916. A partire dal 1 giugno dello stesso anno fu assegnato alla Scuola sommergibilisti, e dopo aver completato la formazione entrò in servizio come ufficiale di coperta presso la Unterseebootsflottille "Kurland". Promosso da Vizesteuermann della riserva a Leutnant zur See della riserva, a partire dal 13 luglio 1916, entrò in servizio presso la Unterseebootsflottille "Flandern" dove divenne ufficiale di coperta dapprima sul sommergibile SMS UB 30 e poi sull’SMS UB 112. Dopo la fine del conflitto fu posto in congedo dal 19 dicembre 1918 al 30 giugno 1919, rientrando quindi in servizio nella Reichsmarine.

La nave scuola Gorch Fock in una foto risalente al 2010.

A partire dal 20 aprile 1920 divenne Aiutante di campo e ufficiale di guardia presso la V. Ostsee Minensuchflottille, ma lasciò il servizio fino all'8 settembre 1920 per ottenere il brevetto di Comandante presso l’Istituto nautico. Ripreso il servizio attivo il giorno 9, il 28 successivo fu promosso Oberleuntant zur See, e dall’8 novembre 1920 al 4 giugno 1921 ricoprì l’incarico di comandante del dragamine M 75[4] in forza alla 12. Halbflottille. Dopo aver prestato servizio presso l’Ufficio personale della flotta del Baltico, il 30 settembre 1922 divenne domandante del dragamine M 134.[4] Per i successivi tre anni fu in servizio presso la 4. Torpedobootshalbflottille, prestando servizio prima come ufficiale di coperta sulla T 151 e poi come comandante della T 153.[2] Il 1 ottobre 1925 fu trasferito, come Aiutante di bandiera, alla II. Torpedobootsflottille[5] ricoprendo anche gli incarichi di comandante della torpediniera T 196 e poi della T 185. Dal 26 novembre 1927 al 30 settembre 1929 prestò servizio come Ufficiale di Stato maggiore presso il comando delle forze navali del Mare del Nord. Il 27 marzo 1933 assunse l’incarico di comandante di compagnia presso l'Accademia Navale di Friedrichsort, venendo poi trasferito come ufficiale di navigazione sull’incrociatore leggero Karlsruhe e promosso Korvettenkapitän il 1 dicembre 1933. Fino al 7 novembre 1937 prestò servizio presso l’Oberkommando der Marine[N 1], venendo promosso Fregattenkapitän il 1 luglio 1937. Dal 10 novembre dello stesso anno al 18 marzo 1938 prestò servizio presso l’Ispettorato per l’addestramento della Kriegsmarine e poi come comandante della nave scuola Gorch Fork,[2] venendo promosso Kapitän zur See[6] il 1 aprile 1939.

Il 15 marzo 1940 assunse il comando dell’incrociatore ausiliario Thor,[7] con cui salpò nel giugno dello stesso anno per effettuare una missione della durata di 329 giorno durante la quale affondò 12 navi per un totale di 96.540 tonnellate di naviglio nemico.[6] Durante tale missione ingaggiò combattimento contro ben tre incrociatori ausiliari inglesi, l'Alcantara, il Carnarvon Castle, e il Voltaire.[7] In particolare si distinse durante il combattimento contro il Carnarvon Castle (20.122 tls, armamento su 8 cannoni da 152 mm), al comando del capitano di vascello Henry Noel Marryat Hardy, avvenuto il 5 dicembre 1940 al largo del Brasile.[7] In quella occasione il Thor mise a segno ben 20 colpi sul Carnarvon Castle che, gravemente danneggiato, dovette disimpegnarsi.[7] Rientrato in Patria il 30 aprile 1941,[6] fu sostituito al comando del Thor dal capitano Günther Gumprich, e dal 20 giugno 1941 al 30 giugno 1942 prestò servizio come capo sezione al Reichsverkehrsministerium, e a partire dal 15 ottobre dello stesso anno come un ufficiale di collegamento della Marina presso il Commissariato del Reich per i trasporti marittimi (Reichskommissar für die Seeschifffahrt). Assegnato successivamente all’Oberkommando der Marine (OKM) come capo del reparto trasporti, venne promosso Konteradmiral il 1 febbraio 1943. A partire dal 5 gennaio 1944 fu nominato il Comandante delle forze navali tedesche presenti in Bretagna[8] e comandante del presidio militare di Brest.[2] Il 18 settembre[8] dello stesso anno fu catturato dagli americani dopo la resa della piazzaforte e trasferito successivamente negli Stati Uniti come prigioniero di guerra.[2] Rilasciato definitivamente il 28 febbraio 1947, si spense a Kiel il 2 settembre 1967.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Croce di Cavaliere della Croce di Ferro con fronde di Quercia - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Cavaliere della Croce di Ferro - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di ferro (I classe) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di ferro (II classe) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1 ottobre 1915[11]
Fibbia della Croce di Ferro di II classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce Anseatica di Amburgo - nastrino per uniforme ordinaria
— 29 ottobre 1934[11]
Distintivo di guerra dei sommergibili (1918) - nastrino per uniforme ordinaria
Distintivo di guerra degli incrociatori ausiliari - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fino all’11 gennaio 1936 si chiamava Marineleitung.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Showell 2009, p. 99.
  2. ^ a b c d e f Robert Forczyk, German Commerce Raider vs British Cruiser: The Atlantic & The Pacific 1941, Osprey Publishing Company, Botley, 2012.
  3. ^ Rangliste der Deutschen Reichsmarine. Hrsg.: Reichswehrministerium. Mittler & Sohn. Berlin 1929, pag. 46.
  4. ^ a b Showell 2009, p. 101.
  5. ^ Showell 2009, p. 96.
  6. ^ a b c Williamson 2012, p. 27.
  7. ^ a b c d Williamson 2012, p. 26.
  8. ^ a b Balkowski 2008, p. 288.
  9. ^ Fellgiebel 2000, p. 88.
  10. ^ Fellgiebel 2000, p. 248.
  11. ^ a b c d Dörr 1995, p. 298.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Joseph Balkowski, From Beachhead to Brittany: The 29th Infantry Division at Brest, August-September 1944, Mechanicsburg, Stackpole Books, 2008, ISBN 0-81174-050-1.
  • (DE) Walther-Peer Fellgiebel, Die Träger des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939–1945 — Die Inhaber der höchsten Auszeichnung des Zweiten Weltkrieges aller Wehrmachtteile, Friedberg, Podzun-Pallas, 2000, ISBN 978-3-7909-0284-6.
  • (DE) Manfred Dörr, Die Ritterkreuzträger der Überwasserstreitkräfte der Kriegsmarine, Bnd 2: L-Z, Osnabrück, Biblio Verlag, 1995, ISBN 3-7648-2498-0.
  • (EN) James P. Duffy, Hitler’s Secret Pirate Fleet, Westport, Praeger, 2001, ISBN 0-27596-685-2.
  • (EN) Robert Forczyk, German Commerce Raider vs British Cruiser: The Atlantic & The Pacific 1941, Botley, Osprey Publishing Company, 2012, ISBN 1-84908-284-7.
  • (EN) Lars Hellwinkel, Hitler's Gateway to the Atlantic: German Naval Bases in France 1940-1945, Barnsley, Seaforth Publishing, 2014, ISBN 1-47384-279-4.
  • (DE) Veit Scherzer, Ritterkreuzträger 1939–1945 Die Inhaber des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939 von Heer, Luftwaffe, Kriegsmarine, Waffen-SS, Volkssturm sowie mit Deutschland verbündeter Streitkräfte nach den Unterlagen des Bundesarchives, Jena, Scherzers Militaer-Verlag, 2007, ISBN 978-3-938845-17-2.
  • (EN) Jak Mallmann Showell, Hitler's Navy: A Reference Guide to the Kreigsmarine 1935-1945, Barnsley, Seaforth Publishing, 2009, ISBN 1-84832-020-5.
  • (EN) Gordon Williamson, Kriegsmarine Auxiliary Cruisers, Botley, Osprey Publishing Company, 2012, ISBN 1-84603-881-2.
  • (DE) Franz Thomas, Die Eichenlaubträger 1939–1945 Band 2: L–Z, Osnabrück, Biblio-Verlag, 1998, ISBN 978-3-7648-2300-9.
  • (EN) David T. Zabecki, World War II in Europe: An Encyclopedia, New York, Routledge, 2015, ISBN 1-13581-242-X.

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