Open Fiber

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Open Fiber
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
FondazioneDicembre 2015 a Milano
Fondata daEnel
Sede principale
GruppoCassa Depositi e Prestiti e Gruppo Macquarie
Persone chiave
SettoreTelecomunicazioni
ProdottiFibra ottica (FTTH)
Fatturato186 milioni di [2] (2019)
Utile netto-116,9 milioni di [2] (2019)
Sito webwww.openfiber.it/

Open Fiber S.p.A. (precedentemente Enel Open Fiber S.p.A.) è un'azienda italiana che opera all'ingrosso nel mercato italiano di infrastrutture di rete in FTTH.[3][4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Enel Open Fiber fu costituita nel mese di dicembre del 2015 e detenuta interamente da Enel.[5][6]

Nel giugno 2016, Enel intraprese le trattative con CDP Equity e F2i SGR ambendo a una futura integrazione tra Open Fiber e Metroweb. Il primo passo fu la sottoscrizione dell'aumento di capitale di Open Fiber che condusse alla creazione di una joint venture paritetica tra Enel e CDP Equity. Il passo successivo fu l'acquisizione – in data 20 dicembre 2016 – dell'intero capitale di Metroweb da parte di Open Fiber, alla quale seguì la fusione per incorporazione di Metroweb in Open Fiber, approvata dal consiglio di amministrazione il 13 gennaio 2017 e perfezionatasi nel primo trimestre del 2017[7][8][9].

Il 4 agosto 2021, facendo seguito ai comunicati stampa del 17 dicembre 2020 e del 30 aprile 2021, Enel ha firmato la cessione dell’intera partecipazione da essa detenuta in Open Fiber, pari al 50% del capitale sociale, di cui il 40% al Gruppo Macquarie per un corrispettivo di 2.120 milioni di euro, ed il 10% a CDP Equity per un corrispettivo di 530 milioni di euro[10].

Secondo alcuni analisti[11], Open Fiber ha vinto i bandi di gara per le aree bianche sottostimando i costi e ipotizzando ricavi irragionevoli, oltre a sovrastimare il numero di linee coperte con tecnologia FTTH. Nel 2020 Infratel, in presenza dei ritardi del piano, non applicò le penali contrattualmente previste dalla concessione. Open Fiber allora rivede il piano, stabilendo di coprire alcune migliaia di comuni non più con l'FTTH ma con la più economica e meno performante tecnologia FWA. Ciononostante, non riuscì a recuperare il ritardo accumulato.

Nel maggio 2022[12] la concedente Infratel avviò le procedure per comminare una multa da 40 milioni di euro (a fronte di una sanzione massima possibile pari a 140 mln), a causa dei tre anni di ritardo nell'esecuzione e consegna dei lavori. La multa poteva aumentare di un milione di euro per ogni ulteriore mese di ritardo. Open Fiber presentò ricorso e intanto creò la società consortile Open Fiber Network Solutions, che si assunse la responsabilità di selezionare i rari profili professionali necessari ai cantieri di scavo e messa in posa.

A luglio del 2023, Infratel rifiutò di corrispondere a Open Fiber un anticipo del 20% sul valore delle convenzioni, rigettando quindi la richiesta di CDP in tal senso.[13]

Open Fiber strinse inoltre una collaborazione con Eolo per realizzare i ponti radio dell'infrastruttura wireless.[12]

A inizio del 2022 ricevette un prestito-ponte di 7.1 miliardi di euro da parte di un pool di 12 banche coordinate da Bnp Paribas, SocGen e UniCredit. Ciononostante, alla fine dell'anno il debito raggiunse la cifra di 4.1 miliardi di euro.[14] Il 2022 si concluse con ricavi per 470 milioni di euro (a fronte di 6 miliardi di debiti).[15] Il top management ha incassato un premio di risultato fissato solamente a maggio in base ad obbiettivi già consuntivati a tale data.[16]

Nel 2023 chiese agli azionisti ulteriori 400 milioni di euro di liquidità necessaria ad equilibrare i conti[17] e al Ministero del Tesoro 300 milioni di compensazioni per extracosti dovuti al Covid e all'inflazione legata alla Guerra russo-ucraina.[18]

Nell'aprile 2023, a valle del comitato interministeriale per la banda larga presieduto dal sottosegretario all'innovazione Alessio Butti, emerse che i dati Infratel sono calcolati campionando il 25 per cento dei cantieri e che fanno confusione fra due unità di misura radicalmente diverse quali sono i numeri civici e il numero di unità immobiliari coperte.[19] A maggio 2023 risultavano coperte 2.6 milioni di abitazioni contro le 6.4 previste.[20] La consuntivazione distingue fra "unità coperte" e "unità aperte alla vendibilità" di altri operatori, con fruizione FTTH in modalità attiva oppure passiva (che richiede ulteriori investimenti da parte di quest'ultimi).[21]

Il 22 luglio 2023 Cassa Depositi e Prestiti, azionista di maggioranza di Open Fiber, chiese al Governo Meloni di intervenire a supporto dell'azienda[22] con 600 milioni di euro[23] che corrisponderebbero a costi effettivi non previsti.[24]

L'on. Maurizio Gasparri domandò in un'interrogazione parlamentare il blocco dei finanziamenti, il commissariamento dell'impresa[25] e l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta.[23]

Nel settembre 2023 Cassa Depositi e Prestiti fa decadere Mario Rossetti dalla carica di amministratore delegato.[26] Maurizio Gasparri avanza la proposta di far confluire i 1.400 dipendenti di Open Fiber e le sue strutture nella Netco di Tim.[27]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La società nacque nel mese di dicembre del 2015[5] prefiggendosi la realizzazione, la gestione e la manutenzione di un'infrastruttura di rete a banda ultralarga in fibra ottica FTTH che copra l'intera area geografica italiana. Open Fiber, operando unicamente nel mercato all'ingrosso, non eroga direttamente servizi ai clienti finali, ma mette a disposizione la propria infrastruttura agli operatori partner interessati[28].

Piano banda ultra larga[modifica | modifica wikitesto]

L'azienda opera nei cosiddetti cluster A e B a "successo di mercato" come deliberato dal Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana in data 4 marzo 2015[29], cioè 282 comuni in grandi aree urbane entro il 2022[30]. Le aree scelte per il progetto sono un sottoinsieme dei 642 comuni categorizzati come cluster A e B dal Governo[31]. Open Fiber, stimando un costo corrispondente a meno della metà di quello proposto dalla concorrenza[32], ha vinto tutti i quattordici lotti previsti nei tre bandi del "piano banda ultralarga" indetti da Infratel Italia per la realizzazione della rete nei cluster C e D ossia "aree bianche" a bassa densità di popolazione[33][34][35]. Il piano prevede l'implementazione della fibra ottica FTTH con velocità fino a 1 Gbit/s per le aree cittadine e gli agglomerati di unità abitative, mentre predispone radiocollegamenti FWA per le zone rurali o impervie e le case sparse[36][37].

La posa della fibra avviene mediante le seguenti tecniche: minitrincea tradizionale, minitrincea ridotta (con un aspiratore di fumi e polveri)[38], no dig (nel quale si utilizzano le mappe comunali dei sottoservizi esistenti e convogliano i cavi all'interno di speciali tubi), posa aerea (con morsetti e sospensioni su palificazioni già esistenti; idoneo per le aree bianche), la microtrincea (scavi larghi 2.5 cm e profondi 30, effettuati sul cordolo del marciapiede). La profondità massima dei cavi è generalmente di 50 cm dalla sede del manto stradale. Contestualmente alla posa avviene un ripristino temporaneo del manto con malta colore magenta cui segue dopo 30 giorni la riasfaltatura definitiva, con costi interamente a carico di Open Fiber.[39]

Nell'aprile 2023 a Crema per la prima volta un'aggregazione di comuni italiani ha sottoscritto una convenzione con Open Fiber, conclusasi con una conferenza dei servizi fra ente sovracomunale, Provincia, Regione e Open Fiber.[40]

Nell'ultimo rapporto DESI della Commissione europea relativo all'anno 2021 l'Italia risultava quartultima in Europa per la penetrazione territoriale della fibra ottica, con un 44% di copertura.[41] Nei primi cinque mesi del 2022 è stata effettuata la messa in posa di un numero di chilometri di fibra superiore a tutti gli anni precedenti.[42]

Ad aprile 2023, al fine di velocizzare l'esecuzione dei lavori, il governo Meloni ha decretato che la stazione appaltante abbia diritto di chiedere un anticipo del 20% dei costi al momento dell'avvio dei lavori e, inoltre, la proroga di tutti gli atti e permessi adottati precedentemente al decreto.[43]

Dati i considerevoli ritardi, nell'aprile 2023 il governo Meloni ha programmato una riformulazione del piano di copertura. Il Governo punta sul 5G per recuperare tale ritardo[44], fatto che priverebbe le aree a fallimento di mercato di una tecnologia come la fibra ottica che dispone di un segnale stabile anche in condizioni meteorologiche avverse e che è priva di inquinamento elettromagnetico.

Il piano prevede la copertura delle gallerie stradali e ferroviarie di tutta Italia mediante un sistema di antenne distribuite; un accordo strategico con il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per capitalizzare la sua rete capillare di 17.000 km di strade ferrate; un accordo con Enel e Terna per la posa aerea dei cavi, che risulta più rapida e meno costosa della tecnica di scavo; un accordo con segmenti verticali di mercato del 5G per portare questa tecnologia nell'ambito dei trasporti, media, telecomunicazioni, sanità, manifattura, fra gli altri settori economici interessati.[19]

L'elargizione dei fondi del PNRR è subordinata al raggiungimento dei seguenti obbiettivi di copertura: 15% a giugno 2023, il 25% a fine anno e il 40% a metà del 2024.[45]

In un'intervista del 23 luglio 2023, l'amministratore delegato Mario Rossetti ha dichiarato che un'ampia copertura del territorio italiano con la fibra ottica potrà essere ragionevolmente raggiunta entro il 2030 o 2032.[46]

Al 2023 la società dichiara che le mancano 5000 addetti per il completamento del piano.[47]

Tecnologia[modifica | modifica wikitesto]

PTE Open Fiber

Open Fiber utilizza la tecnologia GPON (Gigabit Passive Optical Network) che permette la realizzazione della rete ottica senza alcun componente attivo, cioè senza apparati elettronici che richiedono di essere alimentati con energia elettrica.

La rete ottica passiva di Open Fiber è di tipo “punto-multipunto” e “punto-punto”, ed è organizzata in una struttura ad albero. All’interno di questa struttura, le risorse ottiche di concentrazione – i cosiddetti alberi PON – sono condivise dai vari operatori, mentre il collegamento finale con l’utente è realizzato con una singola fibra dedicata. La presenza di un armadio di permutazione, che coincide con il nodo PFS, permette di collegare ogni cliente con l’operatore che ha scelto.[48]

Il nodo di collegamento alla rete nazionale e i 40 metri dell'ultimo miglio sono finanziati da Open Fiber e sono proprietà privata di questa società. Pertanto, la rete pubblica è priva dei due nodi terminali che la costituiscono.[47]

Per velocizzare i lavori, dall'ottobre 2023 è operativo il software RealCity, che consente una mappatura 3D del territorio e della fibra, dialogando col Geographic Information System degli elementi di rete (infrastrutture, cavi, fibre, apparati). Il programma evita di effettuare misure fisiche tradizionali sul campo, sia in fase progettuale, che di monitoraggio della qualità del lavoro svolto.[49]

Azionariato[modifica | modifica wikitesto]

Alla sua fondazione, Enel Open Fiber S.p.A. era interamente partecipata da Enel S.p.A.[5]

Nel 2017 CDP Equity S.p.A. (società appartenente a Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.) ne ha acquisito una quota del 50% da Enel S.p.A., e la società cambia nome in Open Fiber S.p.A.[50]

Nel 2022 Enel S.p.A. cede la sua quota del 50%, che viene acquisita per il 40% da Macquarie Asset Management e per il 10% da CDP Equity S.p.A., che raggiunge il 60% di partecipazione nella società.[51]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ OF, Bassanini lascia la presidenza, su Key4biz. URL consultato il 4 aprile 2022.
  2. ^ a b Open fiber, ricavi e redditività in crescita - CorCom, su corrierecomunicazioni.it. URL consultato il 27 novembre 2020.
  3. ^ Note Legali, su enelopenfiber.it. URL consultato il 9 agosto 2016.
  4. ^ Enel Open Fiber, fibra ottica a banda ultralarga in Italia, su enelopenfiber.it. URL consultato il 9 agosto 2016.
  5. ^ a b c PRESENTATO AL CDA ENEL IL PIANO STRATEGICO DI ENEL OPEN FIBER, su enelopenfiber.it. URL consultato il 9 agosto 2016.
  6. ^ Enel Open Fiber, fibra ottica a banda ultralarga in Italia, su enelopenfiber.it. URL consultato il 9 agosto 2016.
  7. ^ OPEN FIBER PERFEZIONA L'ACQUISIZIONE DI METROWEB, su enelopenfiber.it. URL consultato il 24 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2016).
  8. ^ OPEN FIBER: CDA APPROVA FUSIONE METROWEB. [collegamento interrotto], su enelopenfiber.it, 27 gennaio 2017.
  9. ^ Corte dei conti, Determinazione e relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Enel S.p.A. – esercizio finanziario 2018, n. 121, 12 novembre 2019, pp. 65-69. URL consultato il 7 luglio 2020.
  10. ^ Media, su ENEL. URL consultato il 4 aprile 2022.
  11. ^ Open Fiber va commissariata. Parola del prof. Vatalaro, su startmag.it.
  12. ^ a b Infratel multa Open Fiber per 40 milioni, penali per i ritardi nei lavori, su veritaeaffari.it, 18 ottobre 2022.
  13. ^ Open Fiber è arrivata al capolinea. Via al totonomine, su veritaeaffari.it, 24 luglio 2023. URL consultato il 25 luglio 2023.
  14. ^ Open Fiber. The request for state aid threatens to scuttle the 'national network' project, su www-key4biz-it.translate.goog, 20 marzo 2023.
  15. ^ Open Fiber, palla al piede della ‘rete nazionale’. La soluzione? Lo spezzatino non di TIM, ma di Open Fiber, su key4biz.it.
  16. ^ Open Fiber e il caso dei ‘lauti bonus’ ai manager. Gestione opaca e senza controlli?, su key4biz.it, 10 luglio 2023.
  17. ^ Le pene di Open Fiber, su startmag.it, 13 febbraio 2023.
  18. ^ Open Fiber batte cassa. Punta ai ristori per gli aumenti dei prezzi, su veritaeaffari.it, 10 marzo 2023.
  19. ^ a b Fibra e 5G, Italia da tempo in alto mare. Il Governo chiama FS, Enel e Terna, su key4biz.it, 15 aprile 2023.
  20. ^ Open Fiber al capolinea. Reset dell’azienda subito, se si vuole rilanciare l’industria delle TLC italiane, su key4biz.it, 15 maggio 2023.
  21. ^ Bergamo, la fibra ottica Open Fiber tra ritardi, sindaci arrabbiati e interrogazione parlamentare della Lega, su bergamo.corriere.it, 21 gennaio 2022 (archiviato il 25 luglio 2023).
  22. ^ Open Fiber in crisi finanziaria, Cdp chiede aiuto al governo, su repubblica.it.
  23. ^ a b Open Fiber, Gasparri al Governo: ‘Non date più soldi all’azienda, è un disastro’, su key4biz.it, 23 luglio 2023.
  24. ^ Dossier Open Fiber: richieste di nuovi fondi prive di fondamento
  25. ^ Open Fiber: Gasparri (Fi), ‘iniziativa imprenditoriale fallimentare si poteva evitare’, su lasicilia.it, 24 luglio 2023.
  26. ^ Open Fiber: Mario Rossetti capitola, su key4biz.it.
  27. ^ Rete Tim, l’offerta di KKR slitta a metà ottobre. Gasparri a CDP: ‘Basta soldi in Open Fiber, confluisca nella NetCo’, su key4biz.it, 25 settembre 2023.
  28. ^ Open Fiber - Scopri quali sono i nostri Operatori Partner, su Open Fiber. URL consultato il 29 agosto 2020.
  29. ^ Risultati seconda fase Consultazione Pubblica Banda Ultralarga 2015, su infratelitalia.it, 8 febbraio 2016. URL consultato il 7 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2016).
  30. ^ Chi siamo: Mission, su Open Fiber. URL consultato il 15 luglio 2020.
  31. ^ Banda ultralarga, ecco i dati della consultazione 2015, su sviluppoeconomico.gov.it, 10 febbraio 2016. URL consultato il 5 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2016).
  32. ^ Luca Chianca, Report: episodio 23x20, Senza fibra, collaborazione di Alessia Marzi, immagini di Tommaso Javidi e Alfredo Farina, Rai 3, 1º giugno 2020. URL consultato il 4 giugno 2020.
  33. ^ Mila Fiordalisi, Infratel scioglie la riserva: gara ultrabroadband a Open Fiber, su corrierecomunicazioni.it. URL consultato il 4 marzo 2020.
  34. ^ Informazioni generali – Il piano della banda ultra larga per costruire la rete del futuro nelle Aree Bianche, su Open Fiber. URL consultato il 15 luglio 2020.
  35. ^ Obiettivi, su bandaultralarga.italia.it, Ministero dello sviluppo economico. URL consultato il 15 luglio 2020.
  36. ^ Tecnologia Intracom Telecom per l'Fwa di Open Fiber, in Corriere Comunicazioni – Corcom.it, 24 luglio 2019. URL consultato il 22 luglio 2020.
  37. ^ Intracom Telecom fornirà la sua soluzione leader nel Fixed Wireless Access a Open Fiber, su intracom-telecom.com, 23 luglio 2019. URL consultato il 22 luglio 2020.
  38. ^ Italian Association for Trenchless Technology, su iatt.it.
  39. ^ Fibra ottica: le tecniche di scavo più amiche dell’ambiente, su openfiber.it.
  40. ^ Fibra ottica: «Lavori fatti in malo modo». Sindaci in campo, proteste, su laprovinciacr.it, 24 ottobre 2021 (archiviato il 25 luglio 2023).
  41. ^ DESI. L’Italia dell’FTTH crolla al terz’ultimo posto in Europa, ma in Italia qualcuno lo ignora, su key4biz.it, 24 marzo 2023.
  42. ^ Crisi di manodopera per realizzare le reti, le soluzioni di Tim e Open Fiber, su ilsole24ore.com, 14 luglio 2022.
  43. ^ Banda ultralarga, la strategia italiana va riscritta. Fondi del Pnrr a rischio, su key4biz.it.
  44. ^ Il piano per la Banda ultra larga è da rifare. Il Comitato per la transizione digitale si dà 60 giorni per rivederlo in corso d’opera, su ilfattoquotidiano.it, 6 aprile 2023.
  45. ^ ‘Disastro Open Fiber’: il Fatto Quotidiano mette in luce la ‘catastrofe a banda larga’, su key4biz.it, 22 maggio 2023.
  46. ^ Mario Rossetti: “Fibra ottica a casa di tutti? Ecco quanto ci vorrà, su nicolaporro.it.
  47. ^ a b Open Fiber, la banda accelera: ma mancano 5000 addetti, su ilgiornale.it, 22 settembre 2023.
  48. ^ Tecnologia GPON, cos’è e come funziona, su Open Fiber. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  49. ^ Open Fiber RealCity: cos'è e come funziona, su ilsoftware.it, 25 ottobre 2023.
  50. ^ Gruppo Cdp: approvata l’integrazione tra Metroweb ed Enel Open Fiber, su cdp.it. URL consultato il 16 gennaio 2017.
  51. ^ Enel perfeziona la cessione del 50% del capitale di Open Fiber per circa 2.733 milioni di euro - corporate.enel.it, su corporate.enel.it. URL consultato il 23 gennaio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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