Niccolò Nobili

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Niccolò Nobili

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato29 novembre 1892 –
5 novembre 1900
Legislaturadalla XVIII (nomina 10 ottobre 1892)
Tipo nominaCategoria: 3
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato14 febbraio 1869 –
2 maggio 1880
LegislaturaX, XI, XII, XIII
Gruppo
parlamentare
Destra
CollegioMontevarchi
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneAvvocato; giornalista

Niccolò Onofrio Nobili (Firenze, 15 dicembre 1830Firenze, 5 novembre 1900) è stato un avvocato, imprenditore e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un patrizio di Firenze compie gli studi inferiori e superiori nelle Scuole Pie fiorentine e l'università a Pisa. Fautore dell'unità italiana nel 1848 è un giovanissimo membro del Battaglione universitario toscano che combatte gli Austriaci nella Battaglia di Curtatone e Montanara. Dopo la partenza in volontario esilio del granduca Leopoldo II è in prima fila nella pacifica annessione della Toscana al Regno d'Italia e dal 1862 ricopre per circa quattro decenni le cariche di consigliere comunale e provinciale di Firenze.

Alla Camera viene eletto per la prima volta nel 1869, alle elezioni suppletive, e riconfermato per le successive tre legislature; amico di lunga data e sostenitore di Bettino Ricasoli nel marzo 1876, all'avvento della sinistra storica al governo, aderisce al gruppo dissidente dei deputati di destra, che accusano Marco Minghetti di non aver fatto tutto quello che si poteva per salvare l'esecutivo e si schierano a favore del nuovo governo formato da Agostino Depretis. La scelta gli costa la mancata rielezione alle elezioni politiche del 1880: dopo aver sempre vinto al ballottaggio perde il collegio di Montevarchi al primo turno per il mancato sostegno del suo partito.

Socio da lungo tempo della casa editrice Successori Le Monnier è l'artefice dell'indovinata scelta dell'azienda di inserirsi nell'editoria scolastica. Già proprietario della Gazzetta del Popolo, dall'aprile 1870 acquista il quotidiano La Nazione, di cui assume poi la direzione per otto anni succedendo a Celestino Bianchi.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN316523076 · WorldCat Identities (ENviaf-316523076