Nemesis (DC Comics)

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Nemesis
Lingua orig.Inglese
EditoreDC Comics
1ª app.settembre 1966
1ª app. inThe Brave and the Bold n. 166
Caratteristiche immaginarie
Alter egoThomas Andrew Tesser
Specieumano
SessoMaschio
Affiliazione
Nemesis II
Lingua orig.Inglese
AutoreDavid S. Goyer
EditoreDC Comics
1ª app.ottobre 2000
1ª app. inJSA Annual n. 1
Caratteristiche immaginarie
Alter egoSoseh Mykros
Specieumano
SessoMaschio
Affiliazione

Nemesis è il nome di due personaggi immaginari dell'Universo DC. Thomas Andrew Tesser comparve per la prima volta in The Brave and the Bold n. 166 (settembre 1980) e fu creato da Cary Burkett e Dan Spiegle. Soseh Mykros comparve per la prima volta in JSA Annual n. 1 (ottobre 2000) e fu creato da David S. Goyer e Uriel Caton.

Thomas Andrew Tresser[modifica | modifica wikitesto]

Storia di pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Il personaggio di Thomas Tresser fu creato dallo scrittore Cary Burkett nel 1979 e lo chiamò così per l'attore con cui condivideva una stanza nel New Hampshire[1]. Il personaggio debuttò in una storia di rinforzo di otto pagine in The Brave and the Bold n. 166 (settembre 1980) scritto da Burkett e illustrato da Dan Spiegle[2].

Il personaggio comparve in uno dei numeri della serie limitata Final Crisis Aftermath, dal titolo Escape scritto da Ivan Brandon con illustrazioni di Marco Rudy[3][4]. Nel 2010 fu il protagonista della miniserie Nemesis: The Impostors.

Biografia del personaggio[modifica | modifica wikitesto]

Thomas Andrew Tresser è un vigilante, che divenne un operativo per il governo statunitense e un maestro del travestimento. Il suo costume standard era un dolcevita nero con il simbolo di una bilancia e una fondina sul petto.

Fu il candidato di un'agenzia governativa senza nome in cui suo fratello Craig era un agente sotto copertura infiltrato in un sindacato criminale chiamato "Il Consiglio". Craig fu sottoposto al lavaggio del cervello perché uccidesse il loro amico di famiglia Ben Marshall e fu poi ucciso per auto difesa da un collega. Tom divenne così "Nemesis", preferendo utilizzare un alias piuttosto che disonorare il nome della sua famiglia. Con l'assistenza di Batman, dichiarò il nome di suo fratello e vide morto l'uomo responsabile della sua morte.

Questo fu coperto in una serie di rinforzo in The Brave and the Bold n. 166 fino al n. 192, con alleanze con Batman nel n. 170 e nel n. 193[2].

Suicide Squad[modifica | modifica wikitesto]

Nemesis sembrò venire ucciso in un incidente con un elicottero che uccise il leader del Consiglio, anche se si scoprì più avanti che sopravvisse, grazie ad Amanda Waller e Rick Flag. Quindi divenne uno dei membri non-criminali della Squadra Suicida come mezzo di pagamento di quello che percepì come un debito. Nemesis divenne un membro occasionale della Squad, aiutandoli di quando in quando, e si innamorò di uno dei loro membri, Nightshade.

Durante una missione a Mosca con la Suicide Squad, la squadra cercò di salvare Zoya Trigorin, ma la missione si dimostrò un fallimento in quanto la ragazza morì tra le sue braccia e lui fu preso prigioniero. Rick Flag e Nightshade misero in piedi una missione di salvataggio per il loro compagno, e vennero in contrasto con la Justice League of America per questo. Infine, nonostante le differenze, le due squadre lavorarono insieme e Nemesis poté fuggire grazie alla League. Nemesis continuò a lavorare con la Squad, ma lasciò il gruppo dopo un litigio con Amanda Waller. Ritornò brevemente qualche tempo dopo solo per aiutare a ritrovare il figlio rapito di Rick Flag e aiutare a smascherare una segreta cabala del governo, ma tutto questo complotto non fu mai risolto.

Tresser fu arruolato negli Shadow Fighters per battersi contro il criminale Eclipso. In origine fu l'unico sopravvissuto allo scontro che vide il massacro di tutti i suoi compagni[5]. Continuò a combattere contro Eclipso in una squadra più piccola che incluse anche Nightshade e il manipolatore di materia Chunk. Nemesis e Chunk furono salvati dall'attacco di una bomba nucleare dai poteri di Nightshade.

Dopo che il suo coinvolgimento con la Suicide Squad e gli Shadow Fighters terminò, sembrò incontrare nuovamente la sua fine nelle pagine di Catwoman[6]. In Superman Secret Files 2004, si scoprì che Nemesis era vivo e in buona salute, e impersonava Sarge Steel e lavorava per l'oscura Cabala. In più, nell'ultimo numero di Suicide Squad l'allora ex leader corrente Sgt. Rock si rivelò essere un impostore. Dati gli eventi di Superman Annual, "Rock" poteva essere stato Nemesis per alcune o tutte le comparse con la Squad. La storia di ciò che accadde a Nemesis tra la sua "morte" in Catwoman e la successiva ricomparsa in Superman Secret Files rimase ignoto.

Un Anno Dopo[modifica | modifica wikitesto]

Nemesis fu visto di nuovo Un anno dopo gli eventi di Crisi infinita, aiutando l'agente governativo Diana Prince, Wonder Woman sotto copertura, nel salvataggio di Donna Troy da numerosi nemici della Amazzoni. Nemesis fu poi parte del nuovo Dipartimento degli Affari Metaumani di Sarge Steel.

Intorno a questo periodo, Nemesis aiutò a salvare la vita del secondo Maxi-Man[7], e poco dopo gli eventi di Amazons Attack!, Nemesis domandò la detenzione di Wonder Woman al D.A.M. e andò contro i loro ordini per salvarla[8]. Svelò il piano della criminale Circe per ingannare il governo degli Stati Uniti perché attaccasero Themyscira sotto false pretese. Durante il contrattacco delle Amazzoni, fu punto da numerosi giganti calabroni killer dello Stige, nativi della nazione Amazzone. Wonder Woman rischiò la propria vita viaggiando fino a Themyscira per un antidoto e rimettere Nemesis in sesto.

Poco dopo, Nemesis fu di nuovo ferito in battaglia, mentre era ricoverato in ospedale Wonder Woman cominciò a fargli la corte, nella maniera Amazzone tradizionale. Dopo aver incontrato formalmente sua madre Ippolita, fu introdotto come membro della razza Amazzone nonostante fosse un maschio. Gli fu dato il titolo di Sir Thomas di Cleveland, e il rango di Guardia[9]. Tom mise fine ad ogni potenziale relazione con Diana ad eccezione dell'amicizia una volta scoperto che lei non l'amava veramente ma invece voleva utilizzarlo per crearsi una famiglia[10].

Recenti avventure[modifica | modifica wikitesto]

Nella storia Final Crisis Aftermath: Escape, Tresser fu rapito e "riprogrammato" dalla Global Peace Agency[11]. Quindi ricomparve in Nemesis: The Imposters, battendosi con le false versioni dell'Universo DC[12].

Soseh Mykros[modifica | modifica wikitesto]

Un secondo Nemesis debuttò in JSA Annual n. 1 (ottobre 2000)[13].

Soseh Mykros era la figlia geneticamente programmata del leader del Consiglio (da non confondere con il Consiglio sopra menzionato), un gruppo terrorista che usò una volta l'eroe Paul Kirk, Manhunter. Originariamente operò come alleata della Justice Society of America e aiutò la squadra durante alcune avventure.

Infine si unì al gruppo di eroi/mine vaganti di Black Adam, un gruppo che, sebbene altruista, non aveva alcun problema nell'uccidere. Fu romanticamente coinvolta con il suo compagno di squadra Alexander Montez, un uomo che riuscì a imprigionare lo stesso demone Eclipso. Alex perse il controllo ed Eclipso uccise Soseh: Alex riuscì a riottenere il controllo soltanto suicidandosi per il dolore della perdita e per salvare vite altrui.

Relazione tra Tresser e Mykros[modifica | modifica wikitesto]

Nella continuità DC, Mykros non sembrò avere nessuna connessione con Tresser ad eccezione del fatto che entrambi si batterono per o contro organizzazioni chiamate "Il Consiglio". Tresser fu ucciso al fine di permettere il debutto di Mykros in JSA Annual.

Quando in un'intervista gli fu chiesto cosa accadde a Nemesis (Tom Tresser), e perché fu ucciso in Catwoman n. 62[6], e se era vero che la sua morte era un mandato editoriale, lo scrittore di Catwoman Devin K. Grayson spiegò:

«In realtà speravo di usare Nemesis per il ruolo in cui finii per usare Trickster - una traccia allegra e una potenziale storia d'amore. Ma si, mi fu detto che era in programma per essere ottantaseiesimo - a un editore piacque il suo nome, ma non gli piaceva il personaggio, e aveva dei piani, credo, per un "nuovo" Nemesis.

Non era in programma che morisse in Catwoman, ma io immaginai che se si trovava in quella via, la sua morte poteva essere maneggiata altrettanto da qualcuno a cui piaceva e che lo rispettava - cercai con grande fatica di mostrare quale grande personaggio fosse prima che lo uccidessi in quel modo così da assicurare che nessuno cambiasse idea, e poterlo riportare indietro senza molta fatica. [14]»

In altri media[modifica | modifica wikitesto]

Nemesis (Thomas Andrew Tresser) comparve come personaggio di sfondo in numerosi episodi di Justice League Unlimited.

Debuttò nel primo episodio della serie Un nuovo arrivo[15] e successivamente in un ruolo più importante in Cuore oscuro[16].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Deanna Isaacs, Nemesis vs. Politics as Usual - Il seccante, ex attore, e supereroe modello Tom Tresser è tornato, invitando la classe creativa a rivendicare il loro pezzo di torta., su m.chicagoreader.com, Chicago Reader, 23 dicembre 2004. URL consultato il 22 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2012).
    «Tom Tresser, il biondo ero dei fumetti dalla mascella squadrata, fu creato nel 1979, quando Tom Tresser, il mite e calvo attore, lavorava presso il Merrimack Valley Theatre in Manchester, New Hampshire, condividendo una camera con Cary Burkett. Burkett ebbe un incarico dalla DC Comics per creare un nuovo personaggio e se ne uscì con Nemesis, un maestro delle arti marziali e del travestimento, che necessitava di un alias giornaliero. Il Tom Tresser di Burkett divenne un ex agente dell'FBI dai modi calmi e con il vezzo dell'eloquio Shakespeariano.»
  2. ^ a b John Trumbull, Nemesis Balancing the Scales, in Back Issue!, n. 64, TwoMorrows Publishing, Maggio 2013, pp. 69–75.
  3. ^ Matt Brady, Getting Away from Electric City: Ivan Brandon on Escape, su newsarama.com, Newsarama, 13 marzo 2009. URL consultato il 14 marzo 2009 (archiviato il 19 giugno 2013).
  4. ^ Jeffrey Renaud, Ivan Brandon Siphons Secrets in Escape, su comicbookresources.com, Comic Book Resources, 13 marzo 2009. URL consultato il 7 gennaio 2010 (archiviato il 18 marzo 2009).
  5. ^ Fleming, Robert Loren (testi), Newman, Audwynn Jermaine (disegni); Hour of Darkness, in Eclipso n. 13, novembre 1993.
  6. ^ a b Devin K. Grayson (testi), Jim Balent (disegni); Dog New Tricks, in Catwoman vol. 2 n. 62, ottobre 1998.
  7. ^ Picoult, Jodi (testi), Johnson, Drew (disegni); Love and Murder, Part 1, in Wonder Woman vol. 3 n. 6, tardo maggio 2007.
  8. ^ Picoult, Jodi (testi), Dodson, Terry (disegni); Love and Murder, Part 3, in Wonder Woman vol. 3 n. 8, tardo giugno 2007.
  9. ^ Robert Greenberger, Wonder Woman: Amazon. Hero. Icon., Rizzoli Universe Promotional Books, 2010, p. 140, ISBN 0-7893-2416-4.
    «L'amore romantico a lungo termine di Wonder Woman era un amore improbabile con l'ex spia ora agente del Dipartimento degli Affari Metaumani, Tom Tresser. Era sfacciato, presuntuoso, e poco adatto per una principessa, ma continuò a mostrare a Wonder Woman il suo notevole coraggio.»
  10. ^ Simone, Gail (testi), Lopresti, Aaron (disegni); Warkiller, Part 1 of 4: Heart of Fire, in Wonder Woman vol. 3 n. 36, novembre 2009.
  11. ^ Ivan Brandon e Rudy, Marco, Final Crisis Aftermath: Escape, DC Comics, 2010, p. 144, ISBN 978-1-4012-2608-4.
  12. ^ Brandon, Ivan (testi), Richards, Cliff (disegni); Part 1: Close Your Eyes, in Nemesis: The Imposters n. 1, maggio 2010.
    Brandon, Ivan (testi), Richards, Cliff (disegni); Part 2: Almost Right, in Nemesis: The Imposters n. 2, giugno 2010.
    Brandon, Ivan (testi), Richards, Cliff (disegni); Part 3: Something Small Enough to Break, in Nemesis: The Imposters n. 3, luglio 2010.
    Brandon, Ivan (testi), Richards, Cliff (disegni); Part 4: Here We Go, in Nemesis: The Imposters n. 4, agosto 2010.
  13. ^ Goyer, David S. (testi), Caton, Uriel (disegni); Genesis, in JSA Annual n. 1, ottobre 2000.
  14. ^ Michael Hutchison, Devin Grayson: The Interview, su fanzing.com, 1999. URL consultato il 18 giugno 2013 (archiviato il 24 settembre 2012).
  15. ^ Filmato audio Berkowitz, Stan (writer); Dos Santos, Joaquim (director), Justice League Unlimited: "Initiation" (episode), Cartoon Network, 31 luglio 2004.
  16. ^ Filmato audio Ellis, Warren (writer); Riba, Dan (director), Justice League Unlimited: "Dark Heart" (episode), Cartoon Network, 11 dicembre 2004.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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