Museo del Petit Palais di Ginevra

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Museo del Petit Palais di Ginevra
Ingresso del museo
Ubicazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
LocalitàGinevra
IndirizzoTerrasse Saint Victor 2
Coordinate46°11′51.83″N 6°09′03.24″E / 46.197731°N 6.150899°E46.197731; 6.150899
Caratteristiche
TipoArti visive
Apertura1968
Visitatori25,000/30,000 (1995)
Sito web

Il Museo del Petit Palais di Ginevra è un museo privato che custodisce opere impressioniste e post-impressioniste di pittura e scultura, oltre ad una ricca collezione di disegni. Inaugurato nel 1968, dal 1998 il museo è chiuso, ma le opere vengono prestate ad altri musei per esposizioni temporanee sotto la dicitura Les amis du Petit Palais.

Storia e architettura del museo[modifica | modifica wikitesto]

L'industriale svizzero di origine tunisina Oscar Ghez (1905-1998), fondò questo museo nel 1968, utilizzando gli spazi di un palazzo privato per esporre le sue collezioni di arte moderna. Tutte le grandi correnti artistiche che sono comparse e avvicendate dal 1870 al 1930 vi sono rappresentate, in particolare l'impressionismo e la Scuola di Parigi.

Alla morte del fondatore il museo fu chiuso e la sua amministrazione passò nelle mani del nipote, che lo diresse fino al 2005, istituendo l'associazione "Les amis du Petit Palais", tuttora presente e attiva nel prestare i vari quadri a quei musei, anche stranieri, che vogliono allestire mostre temporanee.

Il palazzo che accoglie le opere del museo, detto Petit Palais, fu costruito nel 1862, secondo i canoni dello stile "Secondo Impero", dall'architetto ginevrino Samuel Darier.[1] L'edificio, di due piani, aveva la facciata principale sul lato che dà sulla città vecchia.

Nel 1967 il proprietario fece ingrandire l'edificio, che passò da due a sei piani, di cui tre nel sottosuolo. I lavori di scavo portarono alla luce l'antico muro di cinta della città. Oggi cinque piani sono destinati al museo, due interrati e tre in elevazione, mentre il terzo piano interrato funge da deposito delle opere.

Collezioni[modifica | modifica wikitesto]

Lista degli autori e delle opere:

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Scene di genere
Nudi

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 1965 : Peintres de Montmartre et de Montparnasse.
  • 1973 : L'École de Paris et la Belle Époque de Montparnasse.
  • 1974-1975 : Centenaire de l’Impressionnisme et Hommage à Guillaumin.
  • Dal 25 febbraio 1975 al 25 febbraio 1976 : Cinq peintres naïfs français.
  • 1977 : Gustave Moreau et le symbolisme.
  • 1978 : La Belle Époque de Montparnasse.
  • Dal dicembre del 1979 al febbraio del 1980 : Peintres Suisses du XXe siècle.
  • 1983 : Trésors du Petit Palais de Genève.
  • 1986 : La femme, corps et âme.
  • 1990 : Le chat et ses amis de Théophile Alexandre Steinlen a Tsugouharu Foujita.
  • Dal 27 novembre 1990 al 20 marzo 1991 : Le Douanier Rousseau et les peintres primitifs du 1900.
  • 1992 : Valtat et les Fauves.
  • 1993 : Nabis et peintres de Pont-Aven.
  • 1994 : Kikoïne.
  • 1995 : Les Heures chaudes de Montparnasse.
  • 1996 : Le Pointillisme.
  • Dal 6 marzo al 15 giugno 1997 : Le Douanier Rousseau et les peintres naïfs français.
  • 1998 : Aux sources de l'art Moderne, nouveau regard sur la collection.
  • Dal 23 aprile al 24 ottobre 1999 : Au fil de l'eau, de Monet à Marquet.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Kikoïne, bibliografia illustrata, edizioni del Museo del Petit Palais, n°4, 1993.
  • Centenaire de l'Impressionnisme et Hommage à Guillaumin, Ginevra, edizioni del Museo del Petit Palais, n°28, 1974-1975.
  • Gustave Moreau et le symbolisme, Ginevra, edizioni del Museo del Petit Palais, n°44, 1977.
  • 629 œuvres, de Renoir à Picasso, Ginevra, edizioni del Museo del Petit Palais, n°558, 1981.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Samuel Darier nacque a Ginevra il 18 aprile del 1808 e morì il 15 maggio del 1884. Sposò la pittrice Jeanne Anne Scherer (1816-1888). La coppia ebbe un figlio, François Charles (1841-1900), anche lui architetto.(Dal Dictionnaire des élèves architectes des beaux-arts 1800-1968)
  2. ^ Acquistato da Charlie Chaplin all'artista, quindi dal museo del Petit Palais a Ginevra

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Constance Naubert-Riser, « L’œil averti d’Oscar Ghez », La Vie des Arts, vol. 50, n°205, 2006-2007, pp. 45–47.
  • Rainer Budde, Images de chefs-d'œuvre impressionnistes de la collection du Petit Palais, Genève, Lipsia, Ausstellungskatalog Colonia, Seemann, 1994 - ISBN 3-363-00628-4.
  • Manfred Fath, De la lumière pour former. Trésors de la peinture française du Petit Palais, Genève, (catalogo dell'esposizione Mannheim), Munich, Prestel, 1997 - ISBN 3-7913-1841-1
  • Gilles Genty, De Caillebotte à Picasso - Chefs-d'œuvre de la "Collection Oscar Ghez", (catalogo d'esposizione), Québec, Musée national des beaux-arts du Québec, 2007.
  • (FREN) Claude Ghez, Itzhak Goldberg, Maïté Vallès-Bled, Gilles Genty e collaboratori, Robert Lecou (prefazione), Chefs-d'Œuvre de la collection Oscar Ghez, discernement et engouements, (catalogo dell'esposizione dal 16 giugno al 28 ottobre 2007), Éditions Études et Communications, Musée de Lodève, ADAGP, 2007, 296.p. - ISBN 9782911722462

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