Mitopus morio

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Mitopus morio
Esemplare fotografato a Livorno (Toscana)
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Protostomia
(clade) Ecdysozoa
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Opiliones
Sottordine Eupnoi
Superfamiglia Phalangioidea
Famiglia Phalangiidae
Sottofamiglia Oligolophinae
Genere Mitopus
Specie M. morio
Nomenclatura binomiale
Mitopus morio
(Fabricius, 1799)
Sinonimi

Phalangium morio
Fabricius, 1799
Oligolophus montanus
Banks, 1893
Mitopus californicus
Banks, 1895
Opilio scabripes
Walker, 1860[1]

Mitopus morio (Fabricius, 1799) è un opilionide appartenente alla famiglia Phalangiidae[1][2][3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare femmina fotografato al lago di Tovel (Trentino-Alto Adige, Italia)
Un esemplare con un dittero predato fotografato presso Palù del Fersina (Trentino-Alto Adige, Italia)

Mitopus morio è una specie molto variegata[3][4]; la lunghezza del corpo oscilla tra i 4 e gli 11 mm, con i maschi generalmente più piccoli delle femmine[4][5].

Anche la colorazione è variabile: il corpo è di colore generalmente marrone chiaro, ed è sempre presente una macchia più scura longitudinale, tendenzialmente marrone nelle femmine e nerastra nei maschi[4][5]. Negli esemplari appartenenti alla cosiddetta "forma alpina", questa macchia è a sua volta attraversata da una striscia più chiara longitudinale[4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Le uova di M. morio si schiudono tra aprile e maggio, e i giovani maturano tra metà giugno e la fine di agosto. Gli adulti sono presenti da maggio a novembre, con numeri più alti sempre ad agosto[3][4].

M. morio preda una grande quantità di animali, inclusi collemboli, mosche, eterotteri, afidi, crisope, forbicine, formiche, ragni, altri opilionidi, miriapodi, onischi, lombrichi e lumache; all'occorrenza si ciba anche di animali già morti, ma non di materiale vegetale[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una delle specie di opilionidi più comuni, in quanto è molto adattabile da un punto di vista ecologico e prospera in praticamente qualsiasi habitat (è documentato in dune costiere, prati, brughiere, boschi e aree urbane), dal livello del mare fino ai 3000 metri su Alpi e Pirenei[3][4].

Il tipo nomenclaturale proviene dalla Norvegia[3], ma la specie ha distribuzione olartica[1], ed è attestata dal Nordafrica fino a Spitzbergen[3], passando per tutta l'Eurasia e il Nord America[4].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Per via della grande variabilità della specie, diverse varietà di M. morio sono state in passato classificate come specie o sottospecie[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Species Mitopus morio, su BugGuide. URL consultato il 3 ottobre 2019.
  2. ^ (EN) Mitopus morio, su iNaturalist. URL consultato il 3 ottobre 2019.
  3. ^ a b c d e f g h (EN) Summary for Mitopus morio (Opiliones), su Spider and Harvestman Recording Scheme website. URL consultato il 3 ottobre 2019.
  4. ^ a b c d e f g (CS) Mitopus morio - sekáč pestrý, su Natura Bohemica. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  5. ^ a b (EN) Mitopus morio, su NatureSpot. URL consultato il 4 ottobre 2019.

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