Mimulopsinae

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Mimulopsinae
Mimulopsis violacea
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Acanthaceae
Sottofamiglia Acanthoideae
Tribù Ruellieae
Sottotribù Mimulopsinae
Erin A.Tripp, 2013
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Generi

Mimulopsinae Erin A.Tripp, 2013 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Acanthaceae.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Mimulopsis Schweinf., 1868 il cui nome è stato dato per la somiglianza delle specie di questo genere con quelle del genere Mimulus.[3]

Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dal botanico contemporaneo Erin A.Tripp nella pubblicazione "Phylogenetic Relationships within Ruellieae (Acanthaceae) and a Revised Classification" del 2013.[2][4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[8]
X, K (5), [C (2+3), A 2+2 o 2] G (2/supero), capsula
  • Il calice, gamosepalo, è formato da 5 profondi lobi subuguali (calice attinomorfo). La forma dei lobi è molto stretta (lacinie lineari) con apici acuminati. La superficie può essere molto ghiandolare-pubescente.
  • La corolla, gamopetala, è formata da un breve tubo ampiamente campanulato terminate con 5 lobi subuguali o con forme subbilabiate (corolla più o meno attinomorfa). In Mellera la corolla è distintamente bilabiata (zigomorfa: il labbro superiore ha due lobi, quello inferiore ne ha tre). I lobi possono essere carenati. Internamente nella gola sono presenti tricomi. Durante la gemmazione i lobi sono contorti. I colori sono da marrone a rossiccio, giallo, viola o blu chiaro.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) quali api, vespe, falene e farfalle, mentre ai tropici anche tramite uccelli quali colibrì (impollinazione ornitogama).[7][8]
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). Sono possibili anche dispersioni tramite animali (disseminazione zoocora).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questo gruppo è fondamentalmente africana con habitat per lo più tropicali.[1]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa sottotribù (Acanthaceae) comprende, secondo i vari Autori, 256 generi con 2.770 specie[8] oppure 220 generi con 4.000 specie[13] o infine 221 generi con 3.510 specie[1]. È soprattutto una famiglia con specie a distribuzione tropicale o subtropicale molte delle quali sono usate come piante ornamentali. Dal punto di vista tassonomico la famiglia è suddivisa in 4 sottofamiglie (compreso il recente inserimento delle Avicennioideae); la sottotribù di questa voce appartiene alla sottofamiglia Acanthoideae (tribù Ruellieae) caratterizzata soprattutto dalla presenza di cistoliti nelle foglie e del retinacolo nei semi.[14]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Cladogramma della sottotribù

All'interno della tribù Ruellieae la sottotribù Mimulopsinae occupa, da un punto di vista filogenetico, una posizione abbastanza centrale e insieme alla sottotribù Petalidiinae formano un "gruppo fratello". Queste due gruppi fanno parte di un clade ("TMPSH") fortemente sostenuto, composto oltre dalle sue sottotribù citate anche dalle seguenti altre sottotribù: Trichantherinae, Hygrophilinae e Strobilanthinae. Il clade TMPSH forma una "politomia basale" all'interno delle Ruellieae ed è unito, da un punto di vista morfologico, dalla presenza di polline di tipo porato o colpoporato e pseudocolpato con i pori dalle labbra prominenti. Nel sottogruppo "Hygrophilinae+(Petalidiinae+Mimulopsinae)" si trovano piante con polline 12-pseudocolpoporato; questo è un carattere che viene ipotizzato essere diagnostico per tale gruppo. Un altro carattere di questo gruppo (e quindi della sottotribù Mimulopsinae) è la configurazione a spina di pesce delle corolle (petali carenati), che presumibilmente funziona come guida al nettare per gli insetti pronubi.[15]

I caratteri principali della sottotribù Mimulopsinae e che la dividono dalla sottotribù "sorella" Petalidiinae sono:

  • gli ovuli per ovaia sono 8 o più;
  • i semi hanno dei tricomi igroscopici la cui presenza è limitata ai margini del seme stesso (i tricomi mancano completamente nella specie Heteradelphia);
  • le foglie si questo gruppo hanno dei margini da crenati a dentati e delle venature secondarie minime o assenti.

All'interno della sottotribù si individua un clade ("clade 1", debolmente supportato) formato dai generi Mimulopsis, Mellera, Epiclastopelma e Ionacanthus. Entrambi i generi principali (Mimulopsis e Mellera) non risultano monofiletici. Le due specie responsabili della parafilia, Epiclastopelma glandulosum e Ionacanthus calcaratus, rispettivamente per il genere Mimulopsis e per il genere Mellera, si sono adattate all'impollinazione da parte degli uccelli, mentre tutte le altre specie dei due generi principali sono impollinate da insetti.

La seguente tabella mette in evidenza i caratteri comuni e non del gruppo Mimulopsis+Mellera:

Carattere Mimulopsis Mellera
corolle con tricomi o spine lunghe e rigide che si allineano al labbro inferiore e/o alla gola si si
foglie lungamente picciolate con margini da crenati a dentati si si
lobi dei calici obovati o spatulati si si
teche mancanti di appendici si no
teche dei quattro stami provviste di appendici no si
corolle subattinomorfe con tubo breve e gola espansa (forma campanulata) si no
corolle più fortemente zigomorfe con tubo basale più lungo della parte espansa no si

L'altro clade ("clade 2") di questa sottotribù comprende i due generi Eremomastax e Heteradelphia entrambi non monofiletici. Differenze marcate morfologiche tra le specie dei due generi sono: in Eremomastax tutti i cinque lobi della corolla comprendono il labbro inferiore (quindi manca completamente un labbro superiore); in Heteradelphia le corolle hanno lo schema standard (due lobi in alto e tre in basso).[16]

Il cladogramma a lato, tratto dallo studio citato e semplificato, mostra l'attuale conoscenza filogenetica della sottotribù.

Composizione della sottotribù[modifica | modifica wikitesto]

La sottotribù si compone di 6 generi e 14 specie:[1][17]

Genere Specie Distribuzione
Epiclastopelma
Lindau, 1895
Una specie:
Epiclastopelma glandulosum Lindau
Africa tropicale
Eremomastax
Lindau, 1895
2 Africa
Heteradelphia
Lindau, 1893
2[18] Africa occidentale
Ionacanthus
Beniost, 1940
Una specie:
Ionacanthus calcaratus Benoist
Madagascar
Mellera
S. Moore, 1879
5 Africa tropicale
Mimulopsis
Schweinf., 1868
3 Madagascar e Africa tropicale

Note:

  • (1) alcuni Autori considerano il genere Epiclastopelma sinonimo di Mimulopsis. In particolare le specie Epiclastopelma macranthum Mildbr e Epiclastopelma marroninum Vollesen sono considerate sinonimi rispettivamente di Mimulopsis macrantha e Mimulopsis marronia.[1][16][19]
  • (2) alcuni Autori considerano il genere Ionacanthus sinonimo di Mellera.[1][16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Olmstead 2012.
  2. ^ a b Tripp et al. 2013.
  3. ^ David Gledhill 2008, pag. 259.
  4. ^ (EN) Mimulopsinae, in Universal Protein Resource (UniProt) Taxonomy Database. URL consultato il 17 aprile 2013.
  5. ^ Tripp et al. 2013, pag. 111.
  6. ^ Motta 1960, Vol. 1 - pag. 18.
  7. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 618.
  8. ^ a b c d Judd et al 2007, pag. 499.
  9. ^ JSTOR Global Plants, su plants.jstor.org, p. Mimulopsis solmsii. URL consultato il 17 aprile 2018.
  10. ^ JSTOR Global Plants, su plants.jstor.org, p. Mimulopsis glandulosa. URL consultato il 17 aprile 2018.
  11. ^ Flora of Zimbabwe, su zimbabweflora.co.zw, p. Mellera. URL consultato il 17 aprile 2018.
  12. ^ Musmarra 1996.
  13. ^ Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 21 gennaio 2018.
  14. ^ Judd et al 2007, pag. 501.
  15. ^ Tripp et al. 2013, pag. 122.
  16. ^ a b c Tripp et al. 2013, pag. 127.
  17. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'11 aprile 2018.
  18. ^ The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/search?q=Heteradelphia. URL consultato il 17 aprile 2018.
  19. ^ Tripp et al. 2013, pag. 128.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]