Manaos

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Manaos
Una scena del film
Lingua originalespagnolo
Paese di produzioneMessico, Spagna, Italia
Anno1979
Durata95 min
Genereavventura
RegiaAlberto Vázquez-Figueroa
SoggettoAlberto Vázquez Figueroa
SceneggiaturaAlberto Vázquez Figueroa, Juan Antonio Porto, Carlos Vasallo, Federico G. Aicardi
FotografiaAlejandro Ulloa
MontaggioOtello Colangeli
MusicheFranco Bixio, Fabio Frizzi e Vince Tempera
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Manaos è un film del 1979 diretto da Alberto Vázquez-Figueroa.

Il film è l'adattamento cinematografico del romanzo Manaos scritto dal regista; racconta il periodo denominato Febbre del caucciù: tra il 1889 e il 1910, la richiesta mondiale di gomma di caucciù fu elevatissima; i proprietari terrieri utilizzarono come lavoratori membri di molte tribù amazzoniche, riducendoli in schiavitù e sottoponendoli spesso a torture, talvolta fatali; secondo un rapporto del diplomatico irlandese Roger Casement, in soli 12 anni furono resi schiavi, torturati e uccisi più di 30.000 indiani amazzonici.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni del novecento alcuni proprietari di piantagioni di caucciù nella giungla amazzonica trasformano un villaggio in una grande prigione. Quattro schiavi decidono di scappare.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

I diritti del soggetto furono da principio acquistati da Sean Connery, deciso nella produzione e nella propria partecipazione attoriale assieme a Claudia Cardinale; l'attore britannico rinunciò però al progetto dopo aver accettato, a dodici anni dall'ultima volta, di reinterpretare il ruolo di James Bond in Mai dire mai.[2]

Vázquez-Figueroa decise così di trasporre il suo lavoro sullo schermo egli stesso; il ruolo destinato a Connery fu affidato a Fabio Testi, per il ruolo femminile, affermò lo stesso regista, «mi dovetti accontentare della insopportabile Agostina Belli».[2]

Il personaggio interpretato da Florinda Bolkan non compare nel romanzo, e fu quindi pensato appositamente per la pellicola.[3]

Il film fu girato in Messico, vicino a Villahermosa[4] e in Ecuador, dove il fiume Carrizal sostituì i grandi fiumi amazzonici.[5] Le riprese si svolsero in un clima lavorativo non sereno: il produttore promise al regista ingenti mezzi e sforzi produttivi, i quali furono disattesi. Molte riprese furono effettuate senza l'uso del negativo, tenendolo nascosto agli attori, i quali constatando l'assenza dei materiali fondamentali avrebbero potuto avere ragioni legali per abbandonare il progetto.[2] Fabio Testi, a cui fu rubata l'unica camicia che la produzione gli mise a disposizione, arrivò a chiedere i soldi in dollari e in contanti, nascondendoli dentro la presa della corrente temendo che il produttore li rubasse.[2] Il regista ha in seguito ricordato che discusse continuamente con Agostina Belli perché a detta sua l'attrice pretendeva tantissimi primi piani e l'esaltazione della sua bellezza, nonostante interpretasse una donna persa nella giungla dopo essere stata violentata da una dozzina di uomini.[2]

Agostina Belli ne parlò comunque bene:

«È stato un lavoro duro ma affascinante. Forse eviterò di farne un altro del genere ma non potrò dimenticarlo, né voglio dimenticarlo, anche perché si è trattato di una esperienza assolutamente irripetibile, del tutto nuova. Inoltre, stando ai giudizi dei colleghi e del regista, ho messo in mostra doti drammatiche che io stessa non sospettavo di avere a tal punto.»

Armando Grottini lavorò in qualità di aiuto regista.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«Film d'azione, riempito di incredibili peripezie allineate per servire la buona causa dell'antischiavismo, Manaos è girato sulla base dei criteri e degli stereotipi indispensabili per rendere efficaci, agli occhi del pubblico di facile contentatura, una storia del genere. La sua struttura è elementare, ma le scene di movimento — specie quelle in cui gl'insorti s'impadroniscono d'un battello a vapore che naviga il Rio delle Amazzoni — hanno un ritmo concitato, di buon effetto. Fabio Testi e Jorge Rivero sono le due pellacce alla testa dei rivoltosi; la delicata Agostina Belli è un po' impaurita tra tutte quelle furie. Florinda Bolkan ha un ruolo minore.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cento anni fa veniva svelato l’atroce trattamento subito dagli Indiani dell’Amazzonia, su survival.it, 17 marzo 2011. URL consultato il 12 aprile 2023.
  2. ^ a b c d e (ES) Alberto Vázquez-Figueroa, Siete vidas y media, Maxi/Ediciones B, 2012, pp. 197-201.
  3. ^ Vázquez-Figueroa en Cannes en 1978, su rtve.es. URL consultato il 15 aprile 2023.
  4. ^ (ES) Entrevista con Alberto Vázquez-Figueroa, in El País, 19 settembre 2008.
  5. ^ (ES) 10 Películas famosas que se filmaron en Tabasco, su elheraldodetabasco.com, 7 settembre 2021. URL consultato il 15 aprile 2023.
  6. ^ Lamberto Antonelli, Agostina Belli: dal '68 alla giungla. «Manaos», film scomodo per l'ex contestatrice, ex sex-symbol, in La Stampa, 21 febbraio 1980, p. 33.
  7. ^ Le prime del cinema a Torino. Schiavisti in Amazzonia, in Stampa Sera, 2 maggio 1980, p. 25.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema