Leopoldo Di Girolamo

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Leopoldo Di Girolamo
Di Girolamo nel 2017

Sindaco di Terni
Durata mandato22 giugno 2009 –
22 febbraio 2018
PredecessorePaolo Raffaelli
SuccessoreAntonino Cufalo
(commissario prefettizio)

Presidente della Provincia di Terni
Durata mandato13 ottobre 2014 –
10 novembre 2016
PredecessoreFeliciano Polli
SuccessoreGiampiero Lattanzi

Senatore della Repubblica Italiana
LegislaturaXIV, XVI (fino al 4/11/2009)
Gruppo
parlamentare
DS-L'Ulivo, PD
CircoscrizioneUmbria
CollegioTerni-Narni
Incarichi parlamentari
  • XIV legislatura
    • membro della XII commissione permanente igiene e sanità (22 giugno 2001 -27 aprile 2006)
    • membro della commissione speciale in materia d'infanzia e di minori (19 marzo 2002 - 27 aprile 2006)
    • membro della commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani(19 marzo 2002 - 27 aprile 2006)
  • XVI legislatura
    • membro della XII commissione permanente igiene e sanità (22 maggio 2008 - 4 novembre 2009
    • membro della commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale (8 ottobre 2008 - 24 ottobre 2008)
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 2006 –
28 aprile 2008
LegislaturaXV
Gruppo
parlamentare
PD-L'Ulivo
CircoscrizioneXIII Umbria
Incarichi parlamentari
  • membro della XII commissione affari sociali (6 giugno 2006 - 28 aprile 2008)
  • membro della commissione parlamentare per l'infanzia (12 ottobre 2006 - 28 aprile 2008)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
PD (dal 2007)
ProfessioneMedico chirurgo

Leopoldo Di Girolamo (Montorio al Vomano, 11 agosto 1951) è un politico e medico italiano.

Eletto deputato della XV legislatura e senatore nelle legislature XIV e XVI (ruolo da cui si è dimesso nel 2009[1]), è stato anche sindaco di Terni dal 22 giugno 2009 al 22 febbraio 2018[2] e presidente della Provincia di Terni dal 13 ottobre 2014[3] al 10 novembre 2016[4][5].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver trascorso i primi anni di vita a Montorio al Vomano (provincia di Teramo), Di Girolamo si trasferì con la sua famiglia a Terni dove frequentò il liceo scientifico[6]. Laureato in medicina e chirurgia, è medico di base[6], professione che ha continuato a svolgere anche durante la sua attività politica da sindaco[7].

Di Girolamo è sposato ed ha due figli[6].

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1993 venne nominato segretario del Partito Democratico della Sinistra di Terni e nel 1997 segretario cittadino dei Democratici di Sinistra[6]. Dal 1999 al 2001 ricoprì inoltre il ruolo di capogruppo dei Democratici di Sinistra in consiglio comunale a Terni.[6]

Parlamentare[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2001 Di Girolamo venne eletto come parlamentare al Senato all'interno delle liste DSL’Ulivo[6]. Nella XIV legislatura ricoprì gli incarichi di membro della XII commissione permanente (igiene e sanità), della commissione speciale in materia d'infanzia e di minori e della commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani[8].

Nel 2006 fu poi rieletto deputato, con la lista de L'Ulivo. Nella XV legislatura fu anche membro della commissione affari sociali e della commissione bicamerale per l'infanzia[9].

Nel 2008 Di Girolamo sì candidò nuovamente come senatore, nella lista del Partito Democratico, ricoprendo anche gli incarichi di membro della XII commissione permanente (igiene e sanità) e della commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del servizio sanitario nazionale[6].

Rassegnò le dimissioni dall'incarico di senatore il 4 novembre 2009, venendo sostituito nel seggio elettorale vacante nella regione Umbria dal primo dei non eletti della lista, Francesco Ferrante[1].

Sindaco di Terni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 Di Girolamo si candidò a sindaco di Terni sostenuto da una coalizione composta da PD, PRC, PCI, SEL, IdV, Partito Pensionati e dalla lista civica Progetto Terni Cittaperta[10]. Alle elezioni del 6 e 7 giugno 2009 ottenne il 49,42% delle preferenze al primo turno[10], accedendo al ballottaggio contro Antonio Baldassarre (sostenuto dal centrodestra) svoltosi il 21 e 22 dello stesso mese e che Di Girolamo vinse con il 53,01% delle preferenze[10].

Il 3 maggio 2011 annunciò in consiglio comunale le proprie dimissioni da sindaco a causa di contrasti con il gruppo consiliare di maggioranza sul bilancio dell'ente e sulle linee strategiche della sua giunta[11]. Tuttavia, il 19 dello stesso mese, dopo un confronto con la sua maggioranza, le ritirò[12].

Il 5 giugno 2013 Di Girolamo, nel corso di una manifestazione dei lavoratori delle acciaierie di Terni che vide la partecipazione di alcune centinaia di persone, fu ferito alla testa e portato al pronto soccorso per accertamenti, dove gli vennero applicati due punti di sutura alla testa[13]. La vicenda ebbe ampia eco mediatica e suscitò polemiche in quanto, secondo la versione diffusa inizialmente dal comune, sarebbe stato colpito alla testa nel corso di una carica delle forze dell'ordine avvenuta all'ingresso della stazione ferroviaria di Terni[13]. Di contro, la versione dei fatti fornita dalla polizia asserì che un manifestante avrebbe colpito Di Girolamo più volte alla testa con un ombrello[13].

Il 19 ottobre 2013 annunciò la sua intenzione di candidarsi come sindaco di Terni per un secondo mandato[14].Alle elezioni del 25 maggio 2014 Di Girolamo si presentò quindi sostenuto da una coalizione composta da PD, SEL e dalle civiche Cittaperta -Terni Dinamica, Progetto Terni, Terni dei Valori, Terni Oltre e Alleanza Democratici e Liberali[15]. Al primo turno Di Girolamo ottenne il 46,88% dei voti[15], per poi vincere il ballottaggio contro il candidato del centrodestra Paolo Crescimbeni, con il 59,51% delle preferenze[15].

Il 3 ottobre 2016 annunciò il taglio di 4 assessori della sua giunta (che diventò, incluso il sindaco, di 6 membri) ed un piano di riequilibrio pluriennale per i debiti contratti dal comune di Terni[16]. Il 20 giugno 2017 il ministero dell'interno si espresse favorevolmente al piano presentato dall'amministrazione comunale[17], che venne però respinto dalla corte dei conti dell’Umbria il 14 luglio 2017[18]. Ciò spinse Di Girolamo e la sua giunta a presentare un ricorso alle sezioni riunite della Corte dei Conti, che anche in questo caso lo respinsero il 24 gennaio 2018[19].

A seguito dell'avvio della procedura di dissesto finanziario dell'ente da parte della prefettura ternana, cui seguirono le pronunce della magistratura contabile e vibranti contestazioni da parte delle opposizioni e della cittadinanza[20], Di Girolamo annunciò ufficialmente le sue dimissioni da sindaco il 30 gennaio 2018[20], per poi confermarle in consiglio comunale il 16 febbraio dello stesso anno[21].

Il 22 febbraio 2018 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del ministro dell'interno Marco Minniti, firmò quindi il decreto di scioglimento del consiglio comunale, nominando l'ex prefetto e vicecapo della polizia Antonino Cufalo commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune[2].

Presidente della Provincia di Terni[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ottobre 2014 Di Girolamo si candidò alla guida della provincia di Terni[22]. Alle elezioni (le prime a suffragio ristretto riservato ai sindaci e dai consiglieri comunali della provincia a seguito dell'entrata in vigore della legge di riforma che porta il nome di Graziano Delrio), Di Girolamo ottenne il 65,81% dei voti espressi dagli amministratori locali aventi diritto al voto contro il 34,18% raccolto da Giorgio Cocco, sindaco di Porano[3].

Il 20 ottobre 2016 annunciò le proprie dimissioni da presidente della provincia a seguito della necessità di presentare, come sindaco di Terni, i piani di riequilibrio finanziario pluriennale dell'ente e di riconoscimento delle città di Terni e Narni come "area di crisi industriale complessa" ed al fine di consentire l'elezione di un nuovo presidente e di un nuovo consiglio, anche a causa del fatto che la durata in carica del presidente e del consiglio sia differente[4][5].

Di Girolamo fu quindi sostituito dal vicepresidente Giampiero Lattanzi, che assunse ad interim la guida dell'ente provinciale[4][5].

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

Inchiesta rinegoziazione Swap (2012-2015)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012 la procura regionale della corte dei conti dell'Umbria indagò Di Girolamo e sei assessori della sua giunta per aver autorizzato la rinegoziazione di alcuni contratti di finanza derivata (Swap). A giudizio della procura, ciò avrebbe creato un presunto danno erariale alle casse del comune di Terni di circa 2.700.000 euro, di cui circa 6.500 euro addebitabili alla giunta Di Girolamo[23].

Il 31 marzo 2015 la corte dei conti dell'Umbria dichiarò la nullità degli atti di citazione nei confronti di Di Girolamo e degli altri indagati estinguendo il procedimento, salvo appelli della procura regionale[24].

Inchiesta "Eventi Valentiniani" (2012-2015)[modifica | modifica wikitesto]

Nel novembre 2015 il GIP di Terni Simona Tordelli accolse la richiesta di archiviazione dell'indagine formulata dal PM Elisabetta Massini[25] in ordine ad una inchiesta per la quale nel 2013 Di Girolamo ricevette, insieme ad altre 28 persone, un avviso di garanzia per un presunto abuso d'ufficio e favoreggiamento personale nei confronti dell'ex assessore comunale agli "Eventi Valentiniani"[26].

A Di Girolamo e agli altri indagati venne contestata una delibera del novembre 2012 votata dalla giunta comunale e successivamente approdata in consiglio comunale, attraverso la quale si riconobbero alcuni debiti fuori bilancio contratti dal comune di Terni, tra i quali alcuni legati ad eventi svoltisi nella città negli anni 2001 e 2002[26].

Inchiesta manutenzioni ordinarie (2010-2015)[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 2015 la corte dei conti dell'Umbria assolse Di Girolamo ed altre 31 persone (tra cui ex assessori, consiglieri comunali ed un dirigente comunale) dall'accusa di aver causato un danno erariale alle casse del comune di Terni di 362.000 euro. L'ipotesi accusatoria era incentrata sul fatto che alcuni fondi relativi ad un mutuo di 500.000 euro acceso presso la cassa depositi e prestiti sarebbero stati utilizzati non solo per procedere ad interventi urgenti di riparazione di danni dovuti ad una alluvione che colpì la città di Terni nell'ottobre del 2010 ma anche per attività di manutenzione ordinaria, estranea all'evento[27].

Inchiesta discarica di Villa Valle (2016-2020)[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 dicembre 2020 insieme ad altre 17 persone venne assolto in primo grado dal giudice monocratico del tribunale di Terni Chiara Mastracchio con la formula "il fatto non sussiste" dalle ipotesi di turbata libertà degli incanti e illecito frazionamento relative all'aggiudicazione delle attività di smaltimento del percolato della discarica comunale di Vocabolo Valle a Terni[28], per le quali vennero svolte gare di appalto in economia[29] dall'ente. L'assoluzione di Di Girolamo, che risultava indagato dal 2016, fu sollecitata anche dal pubblico ministero Marco Stramaglia, che evidenziò come l'avvenuto frazionamento degli appalti fosse causato dalle condizioni di difficoltà finanziaria del municipio[28].

Inchiesta "Operazione Spada" (2016-)[modifica | modifica wikitesto]

II 15 ottobre 2020 Di Girolamo ed altri 18 indagati sono stati assolti in primo grado dal giudice monocratico del tribunale di Terni Biancamaria Bertan con la formula "il fatto non sussiste" da sei capi di imputazione mossi nei suoi confronti[30] nell'ambito di una indagine della Procura della Repubblica di Terni avviata nel 2016 e relativa all’affidamento degli appalti comunali (Operazione Spada)[31];il pubblico ministero Matthias Viggiano aveva chiesto condanne per un totale 17 anni di reclusione[30].

L'indagine, che ebbe ampia eco mediatica anche a livello nazionale[32], vide anche l'emissione di un provvedimento firmato dal GIP di Terni Federico Bona Galvagno con il quale venne applicata a Di Girolamo la misura degli arresti domiciliari[33] nel mese di maggio 2017 (contestualmente fu sospeso anche dalla carica di sindaco dal prefetto di Terni[34] e dall'ordine dei medici di Terni[7]), poi revocata dal nello stesso mese dal Tribunale del riesame di Perugia[35].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b senato.it - Giunta elezioni e immunità parlamentari - Seduta n. 45 - Mercoledì 4 Novembre 2009, su senato.it. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  2. ^ a b Decreto del Presidente della Repubblica 22 febbraio 2018 - Scioglimento del consiglio comunale di Terni e nomina del commissario straordinario., su gazzettaufficiale.it, 8 marzo 2018. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  3. ^ a b Elezioni / dati definitivi: Di Girolamo nuovo presidente, eletti i 10 membri del Consiglio - Provincia di Terni, su cms.provincia.terni.it, 13 ottobre 2014. URL consultato l'8 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ a b c Massimo Colonna, Terni, Di Girolamo ufficializza le dimissioni: per la Provincia ora incognita bilancio e referendum, in Umbria24.it, 20 ottobre 2016. URL consultato l'8 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2016).
  5. ^ a b c Terni Oggi, Terni, Di Girolamo si dimette da presidente della Provincia, in Terni Oggi, 13 ottobre 2016. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  6. ^ a b c d e f g Organi istituzionali - Il Sindaco Leopoldo Di Girolamo - Comune di Terni, su comune.terni.it. URL consultato l'8 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
  7. ^ a b Di Girolamo sospeso dall’Ordine dei medici, su umbriaON, 8 maggio 2017. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  8. ^ senato.it - Scheda di attività di Leopoldo DI GIROLAMO - XIV Legislatura, su senato.it. URL consultato il 24 gennaio 2018.
  9. ^ Camera dei Deputati - XV legislatura - Deputati - La scheda personale - DI GIROLAMO Leopoldo, su leg15.camera.it. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  10. ^ a b c Speciale elezioni 2009 - Elezioni Amministrative 6-7 giugno 2009 - Comunali - Terni, su repubblica.it. URL consultato il 3 ottobre 2016.
  11. ^ Il sindaco Di Girolamo ha presentato le sue dimissioni in consiglio - Comune di Terni, su comune.terni.it, 3 maggio 2011. URL consultato l'8 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
  12. ^ Di Girolamo dopo 16 giorni ritira le dimissioni: «Nuovo patto di fiducia». Il documento politico, su umbria24.it, 19 maggio 2011. URL consultato il 2 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2016).
  13. ^ a b c Terni, tensione al corteo Ast: ferito il sindaco Di Girolamo, su lettera43.it. URL consultato il 2 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  14. ^ Marco Torricelli, Terni, Leopoldo Di Girolamo e un altro mandato: «Voglio portare a termine il lavoro iniziato», su umbria24.it, 19 ottobre 2013. URL consultato l'8 dicembre 2020 (archiviato il 23 ottobre 2013).
  15. ^ a b c Comune di Terni - Umbria - Ballottaggio - Elezioni Comunali - 25 maggio 2014, su repubblica.it. URL consultato il 3 ottobre 2016.
  16. ^ Filmato audio Redazione Umbria 24.it, Terni, giunta ai minimi termini per nuova fase. Di Girolamo: «Atto di responsabilità», su YouTube, 3 ottobre 2016. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  17. ^ Via libera per riequilibrio Comune Terni - Umbria, in ANSA.it, 20 giugno 2017. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  18. ^ ‘Riequilibrio’ bocciato: «Pronti al ricorso», in UmbriaON, 14 luglio 2017. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  19. ^ Riequilibrio Comune Terni, no della Corte conti - Umbria, in ANSA.it, 24 gennaio 2018. URL consultato il 24 gennaio 2018.
  20. ^ a b Mas.Col, Mar. Ros., Terni, il sindaco Di Girolamo: «Mi sono dimesso», in Umbria24.it, 30 gennaio 2018. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  21. ^ Sara Fratepietro, Leopoldo Di Girolamo conferma le dimissioni, Terni torna al voto, in Tutt'oggi, 16 febbraio 2018. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  22. ^ Provincia di Terni, per la presidenza Giorgio Cocco sfida Leopoldo Di Giolamo, su Umbria24.it. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  23. ^ Terni Oggi, Swap, danno erariale di 2 milioni e 700 mila euro: citate a giudizio le giunte Raffaelli e Di Girolamo, su ternioggi.it, 23 giugno 2012. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  24. ^ Terni, vicenda-Swap: atti di citazione nulli, su umbriaon.it, 31 marzo 2015. URL consultato il 31 marzo 2015.
  25. ^ Massimo Colonna, Terni, gip scagiona sindaco e 27 consiglieri comunali sul caso degli Eventi valentiniani, su Umbria24.it, 3 novembre 2015. URL consultato il 2 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  26. ^ a b Terni Oggi, Terni, indagato il sindaco Di Girolamo, assessori della Giunta e consiglieri di maggioranza, su ternioggi.it, 28 ottobre 2013. URL consultato il 2 ottobre 2016.
  27. ^ Terni, lavori 'urgenti': tutti assolti, su UmbriaON, 17 dicembre 2015. URL consultato il 2 ottobre 2016.
  28. ^ a b Terni, processo percolato: assolte le due giunte Di Girolamo, su umbriaON, 7 dicembre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  29. ^ Inchiesta percolato: sindaco Di Girolamo, assessori e tecnici comunali a processo. Chiesti 20 rinvii a giudizio, su umbriadomani.it, 6 maggio 2016. URL consultato il 2 ottobre 2016.
  30. ^ a b Terni, operazione ‘Spada’: tutti assolti, su umbriaON, 15 ottobre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  31. ^ Terni, indagine 'Spada': c'è anche il sindaco, in UmbriaON, 27 dicembre 2016. URL consultato il 6 maggio 2017.
  32. ^ Ermes Antonucci, Giustizia, assolto l'ex sindaco di Terni infangato da Lega e M5s. Chi chiederà scusa?, su ilfoglio.it, 16 ottobre 2020. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  33. ^ Terni, arresti shock. PD: «Andiamo avanti», in UmbriaON, 2 maggio 2017. URL consultato il 4 maggio 2017.
  34. ^ Operazione Spada Terni, sospesi Sindaco e Assessore, in umbriajournal.com, 3 maggio 2017. URL consultato il 3 maggio 2017.
  35. ^ Operazione Spada, revocati gli arresti domiciliari a Leopoldo di Girolamo, in umbriajournal.com, 23 maggio 2017. URL consultato il 23 maggio 2017.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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Predecessore Presidente della Provincia di Terni Successore
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